Situato nell'Aberdeenshire, territorio verdeggiante nel Nord della Scozia, Balmoral è una delle residenze reali più celebri del Regno Unito, capace di accogliere ogni anno migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo. Dimora in cui Elisabetta II ha trascorso gli ultimi giorni della sua lunga vita, la fortezza nasce in realtà come tenuta di caccia e diventa maniero solo grazie alla Regina Vittoria. Ripercorriamo allora la storia secolare attraverso cui il parco e gli interni del Castello di Balmoral sono passati per diventare oggi uno dei simboli della corona britannica.

La storia del Castello di Balmoral

Il Castello di Balmoral nasce come residenza di caccia di Re Roberto II di Scozia sul finire del Trecento e, prima di diventare una residenza reale, ha dovuto subire diversi passaggi di proprietà. Solo alla morte del sovrano avvenuta nel 1390, infatti, divenne un’abitazione definitiva in cui alloggiare tutto l’anno. La trasformazione in castello avvenne invece nella seconda metà del XV secolo, quando fu eretta una casa-torre per volere della famiglia Gordon di Abergeldie che aveva acquistato la proprietà nel 1486.

L’arrivo della corona inglese risale all’Ottocento e fu incentivato dalla costruzione di una linea ferroviaria che rendeva più agile raggiungere la Scozia da Londra. Complici i suggestivi scorci panoramici offerti dal territorio, la Regina Vittoria iniziò a frequentare il luogo nel 1842 e, dopo sei anni, decise di acquistare l’edificio e il suo immenso parco. Le modeste dimensioni della struttura, tuttavia, la convinsero a dar vita a una nuova fortezza attraverso cui dimostrare tutto il suo potere.

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Lisa Sheridan//Getty Images

Il cantiere prese ufficialmente il via il 28 settembre del 1853 dopo la definizione del progetto da parte di John e William Smith, due architetti che si ispirarono alle costruzioni già presenti sul posto armonizzando l’estetica del maniero all’architettura scozzese. Tuttora, infatti, il Castello di Balmoral è uno dei più alti esempi di stile neogotico, perfettamente combinato ad alcuni elementi originali come la torre dell’orologio. Grazie all’amore provato dalla Regina Elisabetta II per la fortezza e alle intricate vicende che hanno avuto come protagonisti l’attuale Re Carlo III e Lady Diana, l’edificio è diventato oggi uno dei simboli della corona britannica.

Gli interni del Castello di Balmoral

Essendo tuttora una delle residenze estive predilette dai sovrani inglesi, gran parte degli interni del Castello di Balmoral rimangono nascosti agli occhi dei curiosi e possono essere solo immaginati attraverso gli scatti ufficiali realizzati nelle sue sale. La possente architettura in granito locale visibile dall’esterno protegge un elevato numero di stanze, alcune riservate ai momenti privati di Re e Regine e altre adibite a luogo di incontro pubblico. Di particolare interesse, ad esempio, è la sfarzosa Sala da Ballo, in cui dominano esuberanti lampadari appesi al soffitto, teste di cervo che rimandano alle origini venatorie del luogo e ricche decorazioni parietali che hanno come elemento centrale dei disegni a trifoglio.

Alcune illustrazioni dell’Ottocento, inoltre, mostrano l’aspetto degli ambienti interni del Castello di Balmoral durante il periodo d’oro vissuto con la Regina Vittoria. Compaiono infatti un tripudio di tappezzerie pregiate, raffinati mobili in legno intagliato e opere d’arte esposte su ogni centimetro delle pareti. Abbondante era poi l’uso della moquette e dei motivi floreali, ispirati dal paesaggio delle Highlands circostante. Lo sfarzo della residenza reale è poi ribadito nell’ampio utilizzo di materiali come il marmo e gli specchi, che illuminano le alte stanze riflettendo la luce proveniente dalle finestre a golfo.

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Il parco attorno al Castello di Balmoral

Nato come residenza di caccia, il Castello di Balmoral incornicia i suoi ambienti interni con un immenso parco di circa 20mila ettari. Gran parte della superficie è ricoperta da boschi rigogliosi, mentre una piccola porzione è destinata alla coltivazione e all’allevamento degli Highland Cattle, dei bovini tipici del territorio. L’area offre quindi lavoro a più di cento persone, impegnate nei campi e nei giardini per tutto l’anno, con particolare enfasi in occasione delle visite annuali dei sovrani. Mille ettari di giardino sono poi riservati alla Ballochbuie Forest, una delle più importanti zone verdi del territorio che la Regina Vittoria acquistò nel 1878 per impedirne la distruzione. Grazie all’intervento della regnante, infatti, fu possibile salvare gli ultimi esemplari di pino della Caledonia, una pianta autoctona della Scozia che ora si estende per circa 300 ettari. Il Castello di Balmoral, infine, è una struttura strategica per la salvaguardia della fauna locale. A seguito di un netto calo di esemplari di cervi rossi durante gli anni Novanta, ad esempio, è stato avviato un programma di ripopolamento che continua ancora oggi.