La casa di carta è una serie tv spagnola distribuita da Netflix. Racconta lo svolgimento, dalla sua ideazione all'esecuzione, di un incredibile piano criminale ideato dal Professore, Sergio Marquina (Alvaro Morte , Il molo rosso), per derubare la Zecca di Madrid. Il Professore è la mente geniale che ha deciso di mettere in pratica il piano ideato dal defunto padre per portare a termine il colpo più ambizioso mai realizzato in Spagna, che consiste nel barricarsi dentro la Zecca di Stato e da lì stampare un'enorme quantità di denaro - 2,4 miliardi di euro - non tracciabile. Per raggiungere il suo obiettivo, il Professore ha reclutato attentamente un gruppo di otto persone da introdurre nella Zecca, tutte con abilità diverse e specifiche e nulla da perdere.
I criminali reclutati si riuniscono in una tenuta nella campagna di Toledo per studiare scrupolosamente il piano e prepararsi al meglio alla grande imprese. È qui che si conoscono, scoprendo che per motivi di sicurezza non possono instaurare relazioni tali da compromettere il piano e che possono utilizzare solo degli appellativi fittizi di nomi di città: Tokyo, Silene Oliveira (Ursula Corberò); Berlino, Andrès de Fonollosa (Pedro Alonso); Rio, Anibal Cortès (Miguel Herràn); Nairobi, Agata Jimènez (Alba Flores); Helsinki, Yashin Dasàyev (Darko Peric); Oslo, Dimitri Mostovòi (Roberto Garcia); Mosca, Augustìn Ramos (Paco Tous); e Denver, Ricardo Ramos (Jamie Lorente). Ognuno ha un compito preciso per la riuscita del colpo ed è fondamentale rimanere nell'anonimato, motivo per il quale entrati nella Zecca indossano tute rosse e una maschera di Salvador Dalì.
Dall'altro lato della barricata si trova la detective, esperta in contrattazione per il rilascio degli ostaggi, Raquel Murillo (Itziar Ituño), una donna forte e determinata che ha però alle spalle una situazione familiare disagiata a causa della violenza dell'ex marito nonché collega e della malattia della madre, la quale si trova a dover giocare una fondamentale partita a scacchi con il Professore. Lui, rimasto fuori dalla Zecca per gestire il piano, tenterà in ogni modo di manipolare lei e tutto il corpo di polizia.
Il gioco del gatto col topo è vecchio quanto il mondo ma qui assume una forma del tutto nuova, aggiungendo elementi inconsueti e talvolta bizzarri che possono sembrare semplici abbellimenti ma qui diventano iconici, contribuendo a rendere La casa di carta la serie di questo genere più appassionante dai tempi di Prison Break. E decisamente più spassosa. I suoi personaggi sono tra i più carismatici dello schermo. Buoni o cattivi, in qualche modo non entrare in empatia con loro è impossibile. E forse per questo la creazione di Álvaro Morte ha avuto un tale successo. La tensione è costantemente alta; in ogni episodio gli autori riescono a escogitare modi inaspettati - anche estremi - per lasciare lo spettatore con il fiato sospeso, ansioso di vedere il prossimo. La serie non si prende troppo sul serio. Così, momenti estremamente concitati si alternano ad altri stranamente dissacranti. Passando nelle mani di Netflix, La casa di carta fa infine un salto di qualità non indifferente, scatenando un fanatismo che, per quanto a volte incomprensibile, raramente si riesce a vedere di questi tempi. (Emanuele Manta, ComingSoon.it)
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La casa di carta (La casa de papel nella versione originale e Money Heist in quella internazionale) è una serie spagnola trasmessa in anteprima da Antena 3 e distribuita nel resto del mondo da Netflix. Concepita come una serie evento di 15 episodi della durata di circa 70 minuti ciascuno divisi in due parti, quindi come una produzione di una sola stagione con un finale chiuso, il sorprendente successo internazionale (la serie non-inglese più vista di sempre su Netflix) ha incoraggiato il servizio di video in streaming, che ne ha cambiato il formato, variandolo in due stagioni (ufficialmente parti) di 22 episodi della durata di 40-50 minuti ciascuno, ad acquisirne i diritti di esclusiva per produrne ulteriori cicli.
Gli episodi sono stati girati in ordine e gli attori hanno ricevuto le sceneggiature solo per il singolo episodio che dovevano girare in quel giorno, così da non sapere quale sarebbe stato il destino riservato al loro personaggio.
La canzone usata più volte nella serie, Bella Ciao, è un inno partigiano, adattato da una vecchia canzone popolare italiana. Durante il secondo conflitto mondiale, rappresentò la resistenza italiana contro Benito Mussolini. È usato in tutto il mondo come inno antifascista di libertà e sopravvivenza nei momenti difficili.
La risata unica di Denver è stata scritta nella sceneggiatura ancor prima che Jaime Lorente fosse scelto per il ruolo. La sceneggiatura richiedeva semplicemente delle risate sguaiate e ciascun attore che ha fatto il provino le ha interpretate in modo diverso.
Il personaggio di Tokio, dal suo taglio di capelli al suo modo di vestire, è stato ispirato dal personaggio di Mathilda interpretato da Natalie Portman nel film Léon del 1994.
L'esterno dell'edificio in cui si svolge la rapina non è la vera Zecca Reale di Spagna, ma il Consiglio nazionale delle ricerche spagnolo a Madrid. C'è stata una richiesta formale di girare la serie alla Zecca, ma è stata negata dall'istituzione. Per quanto riguarda invece le scene all'interno della Zecca, sono state girate in uno studio.
Attore | Ruolo |
---|---|
Álvaro Morte | Sergio 'Il Professore' Marquina, Salvador Martín |
Úrsula Corberó | Silene 'Tokyo' Oliveira |
Itziar Ituño | Raquel 'Lisbona' Murillo |
Pedro Alonso | Andrés 'Berlino' de Fonollosa |
Miguel Herrán | Aníbal 'Rio' Cortés |
Jaime Lorente | Ricardo/Daniel 'Denver' Ramos |
Darko Peric | Yashin 'Helsinki' Dasáyev |
Esther Acebo | Mónica 'Stoccolma' Gaztambide |
Enrique Arce | Arturo Román |
Rodrigo De La Serna | Martín 'Palermo' Berrote, L'Ingegnere |
Hovik Keuchkerian | Bogotà |
Najwa Nimri | Alicia Sierra |
Luka Peros | Marsiglia |
Belén Cuesta | Julia 'Manila' |
Fernando Cayo | Luís Tamajo |
Alba Flores | Ágata 'Nairobi' Jiménez |
Paco Tous | Agustín 'Mosca' Ramos |
Kiti Mánver | María Victoria 'Mariví' Fuentes |
María Pedraza | Alison Parker |