Come è iniziata la storia tra il principe Carlo e Camilla?

Il principe del Galles e la duchessa di Cornovaglia si sono sposati nel 2005, ma il loro amore, tanto discusso, raccontato e spesso calpestato, è iniziato nel 1972. E fu tutto merito di una (lungimirante) ex di lui…
Come è iniziata la storia tra il principe Carlo e Camilla
Rob Jefferies/Getty Images

«Credo che a nessuno piaccia essere sempre guardato e criticato» ha detto recentemente la duchessa di Cornovaglia, nella sua prima intervista a Vogue Uk, realizzata in occasione del suo compleanno il 17 luglio: «Ho imparato che dovevo trovare il modo di conviverci per sopravvivere».

Che Camilla di Cornovaglia, nata Shand poi sposata e divorziata Parker Bowles, per anni sia stata messa sotto i riflettori è innegabile, ed erano riflettori che le proiettavano addosso una luce che aveva il solo obiettivo di farle ombra. Per anni Camilla è stata oggetto di accuse e critiche (e anche bodyshaming, anche se all’epoca nessuno ci faceva caso): era la «bruttina» che aveva reso il matrimonio di Lady Di «troppo affollato» (come disse la stessa Diana nella celebre intervista alla BBC del 1995 facendo infuriare l’adolescente principe William) e che aveva fatto soffrire la bellissima e amatissima principessa del popolo. Tutti parlavano di lei, ma nessuno se ne interessava davvero: per Penny Junor, autrice di The Duchess (William Collins, 2018), «la gente conosceva Camilla solo da quello che Diana diceva di lei». E certo Diana non poteva parlarne bene.

Eppure l’unica colpa di Camilla è stato cedere all’amore. Un amore che non era un impulso passeggero, ma un sentimento vero, solido, costruito nel tempo, a tratti trattenuto e perfino respinto. Fatto di affinità mentale, interessi comuni, background simile, complicità e anche stesso senso dell’umorismo. Oggi, che è sposata al principe del Galles ormai da 17 anni, su di lei tutti convengono che sia «la roccia di Carlo». Ma quasi dimenticano quanto lo sia sempre stata. Fin da quando si incontrarono a Cambridge, nel lontano 1972.

A presentare Camilla Shand a Carlo fu Lucia Santa Cruz, con la quale il principe aveva avuto una breve relazione, finita di comune accordo e senza traumi. Camilla da qualche anno era legata a Andrew Parker Bowles, ufficiale dell’esercito i cui genitori erano intimi amici della Regina Madre, ma la loro era una storia - come si dice oggi - on/off, a causa soprattutto delle numerose infedeltà del bell’ufficiale (che nel suo carnet ha segnato anche il nome della principessa Anna, sorella di Carlo).

Camilla e Lucia non erano grandi amiche, ma nell’ambiente si conoscevano tutti e Lucia pensò che quella ragazza così solare, attiva e ironica, ma allo stesso tempo accudente, riflessiva e colta fosse la persona giusta per Carlo. Come lui, Camilla amava andare a caccia e a cavallo, adorava i cani, preferiva la vita di campagna (dalla cui aristocrazia discendeva) a quella di città, e passava moltissimo tempo a leggere. 

Camilla aveva studiato alla Dumbrells School di Ditchling dove avevano domato il suo lato più selvaggio («Era una scuola così dura che si diceva che chi era sopravvissuto a Dumbrells sarebbe poi sopravvissuto a qualunque cosa gli potesse capitare nella vita, come la stessa Camilla ha poi dimostrato», scrive Vittorio Sabadin nel suo Carlo, il principe dimenticato, Utet, 2016) e poi a Parigi, dove si era liberata da certi formalismi britannici e si era in qualche modo «sprovincializzata». 

Conosceva perfettamente le convenzioni della società alla quale apparteneva ma non ne era schiava: la ragazza che fin dai tempi della scuola chiamavano «tomboy» per il suo essere spontanea e incurante delle imposizioni femminili, era un donna libera e sicura di sé, molto lontana dall’immagine di sfasciafamiglie che per anni è stata data di lei dai media, ed era tutt’altro che stupida o incosciente. Infatti non fu semplice per Carlo conquistarla.

Se Camilla uscì con lui le prime volte fu solo perché in quel momento  la storia con Parker Bowles era in fase off. Lucia Santa Cruz ci aveva visto giusto: i due si piacquero subito, erano affini e si capivano al volo. Ma Carlo non aveva ancora 30 anni termine oltre il quale, aveva stabilito, la sua vita di scapolo sarebbe finita, e Camilla, che comunque da Parker Bowles era affascinata come poteva esserlo una ragazza di 25 anni, era già sufficientemente saggia e consapevole da capire di non voler essere il passatempo dell’erede al trono fino alla prossima avventura. Così dopo qualche mese la relazione s’interruppe.

I biografi sono discordi sulle motivazioni contingenti: c’è chi dice che fu Lord Mountbatten a decidere per loro, facendo spedire Carlo (che nel frattempo aveva iniziato il servizio militare in marina come suo padre) ai Caraibi per allontanarlo da quella «pericolosa ragazza» (si dice lui avesse per il nipote altre mire); altri sostengono che a muovere le fila dietro le quinte sia stata invece la Regina Madre, che aveva nel suo radar una delle ragazze Spencer, Sarah, Jane o la giovane Diana, ottima famiglia e soprattutto nessun discutibile passato. Sta di fatto che Carlo non prospettò mai a Camilla l’ipotesi di un matrimonio, e Camilla, che ben sapeva come gira il mondo, si defilò elegantemente.

Camilla Shand e Andrew Parker-Bowles il giorno del matrimonio, il 4 luglio 1973. Wood/Express/Hulton Archive/Getty Images

Nel frattempo la storia con Andrew Parker Bowles tornò in modalità on, l’età per sistemarsi e metter su famiglia c’era, e fu prenotata la chiesa. Per tutti quel matrimonio era il modo «in cui le cose sarebbe dovute andare» e infatti nel 1973 Camilla e Andrew  si sposarono. La principessa Anna fu invitata alla cerimonia e quando nacque Tom, il primo figlio della coppia, fu chiesto a Carlo di fargli da padrino.

Nonostante la fine della storia, infatti, Carlo e Camilla continuarono a mantenere buoni rapporti. Dopotutto andavano d’accordo, avevano tante amicizie in comune, frequentavano gli stessi ambienti e le stesse persone, ignorarsi sarebbe stato impossibile. Per loro, almeno all’inizio, il classico «restiamo amici» funzionò. Fino alla morte di Lord Mountbatten, assassinato da una bomba dell’Ira nel 1979.

Per Carlo, che aveva trovato in Mountbatten il padre che Filippo per lui non riusciva a essere, fu un trauma più che per il resto della famiglia. Fu allora che si riavvicinò a Camilla, l’unica persona al mondo che riusciva a capirlo davvero. Fu allora che Camilla - il cui matrimonio peraltro cominciava a traballare, perché sposarsi non era stato per Parker Bowles un valido motivo per la fedeltà - diventò la sua roccia.

 Fu allora che capirono davvero di essere fatti l’uno per l’altra. Se lo avesse capito subito anche il mondo intorno a loro, probabilmente la storia del Regno Unito sarebbe stata molto diversa.

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