L'incoronazione di Carlo Magno a imperatore

L'incoronazione di Carlo Magno a imperatore

Il 25 dicembre 800 il re franco Carlo Magno fu incoronato imperatore dei romani nella basilica di San Pietro a Roma. Con questo gesto, il papa cercò di ripristinare l'autorità della cristianità occidentale nella figura di un nuovo leader, trasferendo nuovamente a Roma il potere effettivo e simbolico che aveva perso a favore di Costantinopoli

Carlo Magno è spesso considerato il padre dell'Europa medievale, per diversi motivi: creò la prima potenza imperiale che l'Europa avesse visto dalla deposizione dell'ultimo imperatore romano, assorbì le popolazioni germaniche nella società e – cosa probabilmente più importante –, governando su un territorio troppo vasto per essere controllato direttamente, gettò le basi del sistema feudale basato sul vassallaggio.

"L'incoronazione di Carlo Magno", affresco dipinto da Raffaello e dai suoi assistenti tra il 1516 e il 1517

"L'incoronazione di Carlo Magno", affresco dipinto da Raffaello e dai suoi assistenti tra il 1516 e il 1517

Foto: Pubblico dominio

La sua incoronazione divenne così la rottura definitiva tra le ultime vestigia della tarda antichità e l'Europa propriamente medievale. Un momento chiave nella storia del vecchio continente che avvenne a Roma la vigilia di Natale dell'800 d.C.

Un’incoronazione conveniente

L'incoronazione di Carlo Magno a imperatore fu innanzitutto una questione di convenienza tra lui e papa Leone III, al quale aveva offerto protezione dopo che era sfuggito a un attentato e si era rifugiato alla sua corte. Carlo Magno, che all'epoca aveva ampliato enormemente il regno franco con la forza delle armi, aveva bisogno dell'autorità morale che solo il papa poteva concedergli per mantenerne il controllo. Da parte sua, Leone III aveva bisogno di un potente protettore che garantisse il suo posto a capo della Chiesa e la sua stessa vita. Inoltre, Carlo Magno era l'uomo di cui aveva bisogno per restaurare la leadership della cristianità occidentale di fronte al potere di Costantinopoli.

L'incoronazione di Carlo Magno a imperatore fu innanzitutto una questione di convenienza tra lui e papa Leone III

Nell'autunno dell'800 il re franco accompagnò Leone III a Roma, assicurandogli la propria protezione contro i suoi avversari all’interno della Chiesa e ripristinando il suo potere di papa. Per iniziativa del pontefice, o più probabilmente per un accordo tra i due, durante la messa di Natale celebrata nell'antica basilica di San Pietro Carlo Magno s’inginocchiò all'altare per pregare, e a quel punto Leone III lo incoronò imperatore dei romani: un titolo che sanciva la sua autorità sui nobili di qualsiasi rango nei territori sotto il dominio franco.

Ritratto di Carlo Magno, di Albrecht Dürer

Ritratto di Carlo Magno, di Albrecht Dürer

Foto: Pubblico dominio

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Il potere dell’impero

La strada verso un nuovo potere imperiale forte si rivelò più difficile del previsto: alla sua morte, nell'814, l'impero carolingio si disgregò presto in diversi regni. Tuttavia, la figura di Carlo Magno sarebbe rimasta come riferimento in quanto primo imperatore europeo del Medioevo, ispirando la brama di potere di coloro che lo avrebbero seguito e diventando una sorta di figura mitica, come lo fu nell'antichità l'altro imperatore a cui fu dato l'appellativo di "magno": Alessandro III di Macedonia.

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