Papaya: benefici, varietà, valori nutrizionali e dove trovarla | Frutta e Bacche

Papaya: benefici, varietà, valori nutrizionali e dove trovarla

Papaya: benefici, varietà, valori nutrizionali e dove trovarla

Papaya

La papaya, o papaia, attualmente è coltivata in tutti i paesi tropicali e in molte regioni subtropicali del mondo: in Florida, alle Hawaii, nello Sri Lanka, in India, in Australia, in Brasile e nel sud est asiatico. In questo articolo abbiamo raccolto per voi le principali informazioni sui benefici, le varietà, le proprietà e i valori nutrizionali della papaya.

Cos’è la papaya?

La papaya è il frutto della Carica papaya, una pianta erbacea dicotiledone poliennale appartenente alla famiglia delle Caricaceae, con fusto carnoso anziché legnoso, chiamata anche “pianta gigante”. La papaya è un frutto ovoidale giallo-arancione, che contiene numerosi semi grigio-neri.

Aspetti botanici e origini della papaya

L’origine della Carica papaya è da ricondursi alle pianure dell’America Centro-Orientale, quelle che si estendono dal Messico a Panama. I semi poi si sono diffusi nei Caraibi e nel sud est asiatico (in particolare nelle Filippine) durante l’esplorazione spagnola del XVI secolo, da dove si sono estesi rapidamente all’India, al Pacifico e all’Africa.

Impropriamente chiamata albero, la Carica papaya è in realtà una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Caricaceae. Questa specie raggiunge la piena maturità in meno di un anno, può superare in altezza i 20 metri e vive anche fino a 10 anni. La pianta ha un unico fusto di color grigio-bruno, che diviene fibroso con l’avanzare degli anni. Le radici si sviluppano nei primi 30 cm di terreno, le foglie sono lunghe 40-70 cm e larghe 25-27 cm, profondamente lobate e dotate di un lungo picciolo. La Carica papaya è una specie dioica, per cui i fiori maschili e femminili, entrambi gialli chiari, sono su piante diverse, anche se ci possono essere dei soggetti dotati di fiori ermafroditi. Il frutto è una bacca ovoidale che si presenta in forme e dimensioni variabili (10-25 cm di lunghezza; 7-15 cm di larghezza) di colore verde-giallastro che vira al giallo o giallo-arancione quando il frutto è maturo. La polpa è succosa, spessa, più o meno consistente, di color arancione-rosato e al centro, in una cavità, racchiude piccoli semi neri ricoperti da una pellicola mucillaginosa. I frutti non sono tutti uguali tra loro: i frutti degli alberi femminili sono sferici mentre la forma dei frutti delle piante ermafrodite è influenzata da fattori ambientali, in particolare dalla temperatura che modifica la morfologia del fiore durante le prime fasi di sviluppo dell’infiorescenza.

Papaya varietà

Le varietà più importanti di papaya, a fiori ermafroditi (così da permettere l’autoimpollinazione senza il ricorso agli impollinatori maschili) e con frutti aventi un peso inferiore ai 500g, sono Solo, Kapoho Solo e Sunrise. Ne elenchiamo di seguito le caratteristiche:

  • Solo: varietà introdotta dalle Barbados alle Hawaii nel 1911. Il nome di Solo le è stato attribuito nel 1919, i suoi frutti sono a forma di pera e pesano circa 500g, sono di ottima qualità e a piena maturazione hanno una buccia sottile di colore giallo arancio con polpa arancione dorata, molto dolce.
  • Kapoho Solo o Puna Solo: è una varietà divenuta popolare con i coltivatori di Kauai prima del 1950.
  • Sunrise: introdotta dalle Hawaii a Porto Rico, i suoi frutti sono a forma di pera, di qualità simile alla varietà Solo, e a piena maturazione hanno una buccia sottile di colore giallo arancio con polpa arancione dorata ad alto contenuto di zucchero.

Tra le cultivar a frutto più grosso si ricordano Hortus e Honey Gold (che si adattano meglio ai climi più freddi), Maradol, Cartagena, Cera, Semangka e Bangkok. In Camerun sono diffuse le cultivar ad alta resa in lattice, tra cui le principali sono Red Panama, Florida e Andes.

Papaya valori nutrizionali e benefici

La papaia è ricca di fibre, calcio, potassio, rame e vitamina C. È inoltre fonte di magnesio, selenio e acido pantotenico. Dalla papaya si estrae in medicina la papaina, enzima proteolitico, che può essere utilizzata in vari impieghi nelle industrie cosmetiche e alimentari oltre che nell’elaborazione della gomma naturale. Contrariamente alla credenza popolare, non favorisce il dimagrimento ma la semplice digestione delle proteine.

Papaya Curiosità

Il nome della papaya è quello più ampiamente diffuso nel mondo, ma esistono molte altre varianti. In Asia meridionale e in India orientale il nome è stato trasformato in kapaya, kepaya, lapaya o tapaya. In Francia, il nome è papaye (il frutto) e papayer (la pianta), oppure anche figuier des îles Le popolazioni di lingua spagnola, a seconda del paese, usano i nomi melón zapote, lechosa, papaya (frutto), papayo o papayero (pianta), fruta bomba, mamón o mamona. In Brasile il nome comune è mamao. In Australia e nelle isole delle Indie Occidentali viene chiamata anche paw paw o papaw.

Gli aborigeni australiani conoscevano da secoli i benefici effetti della papaya sull’organismo, ed essa costituiva un alimento chiave della loro dieta per la sua ricchezza di sostanze nutritive. Cristoforo Colombo scoprì nel Nuovo Mondo questo frutto chiamato dalla gente dei Caraibi “frutto degli angeli”. Da allora la papaya ha guadagnato la diffusione in tutte le aree tropicali del mondo, grazie alla coltivazione introdotta dagli spagnoli nelle Filippine, in India e Africa. Il grande navigatore Vasco De Gama colse l’essenza di questo prezioso frutto e della sua pianta che definì: “albero d’oro dell’eterna giovinezza”. Marco Polo verificò la sua efficacia contro lo scorbuto, malattia causata dalla carenza di Vitamina C, anticamente diffusa fra i naviganti che stavano in mare moltissimo tempo senza potersi approvvigionare di cibi freschi.

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Fonti

Nutspaper “Papaya” 2/2010

Francesca Buccella, I macro e micro nutrienti nella frutta secca, disidratata, nei semi oleosi e nei prodotti macinati, NutsforLife Edizioni, 2020

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