C'era una volta in America: dal cast alle location, 10 cose da sapere sul film - Cinefilos.it
 

C’era una volta in America: dal cast alle location, 10 cose da sapere sul film

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Tra i film più celebri della filmografia di Sergio Leone, e dell’intera storia del cinema, vi è C’era una volta in America (qui la recensione), gangster movie dai toni epici che ha consacrato Leone come uno dei massimi autori del cinema mondiale. Malgrado lo scarso successo di pubblico alla sua uscita, con il passare degli anni il film è stato definito unanimemente come uno dei più belli di sempre, posizionandosi quasi sempre nelle classifiche dei film preferiti di pubblico e di critica.

Ecco 10 cose che forse non sai su C’era una volta in America.

La trama di C’era una volta in America

La vicende del film si svolgono nell’arco di quarant’anni, e seguono le drammatiche vicissitudini del criminale David “Noodles” Aaronson e dei suoi amici, dal loro progressivo passaggio dal ghetto ebraico all’ambiente della malavita organizzata nella New York del proibizionismo e del post-proibizionismo.

C’era una volta in America è tratto da un libro

1. C’è un’ispirazione letteraria dietro il film. C’era una volta in America è tratto dal romanzo The Hoods, pubblicato dallo scrittore Harry Grey nel 1952. Il romanzo è basato sulle esperienze dello stesso Grey, criminale nei primi decenni del Novecento e la sua fu una delle poche autobiografie di un gangster mai pubblicate. Leone, da tempo desideroso di realizzare un gangster movie, rimase molto colpito dal libro e scelse di trarne ispirazione per il suo film, arrivando a definire quella come la trama che andava cercando ormai da un decennio.

 

C’era una volta in America: il cast del film

2. Ha un cast di grandi attori e giovani debuttanti. Avendo a disposizione un budget piuttosto elevato, Leone si avvalse di un cast misto, composto da grandi stelle internazionali e da attori debuttanti. Protagonista del film è Robert De Niro, nel ruolo di David Aaronson, a cui si affianca l’attore James Woods nel ruolo di Maximilian Bercovicz. Tra gli attori che conobbero la celebrità con il film si annoverano invece Tuesday Weld, Elizabeth McGovern e Jennifer Connelly. Al film partecipò anche l’attore Joe Pesci in un piccolo ruolo.

3. Pesci si era proprosto per un ruolo più importante. L’attore Joe Pesci, molto amico di De Niro, si era proposto per il ruolo di Maximilian Bercovicz, ma Leone non lo ritenne adatto per la parte. Gli propose così di scegliere un qualsiasi altro personaggio e Pesci scelse così la parte di Frankie, originariamente più ampia nella sceneggiatura e drasticamente ridimensionata nella versione finale del film.

4. Jennifer Connelly divenne celebre grazie al film. Jennifer Connelly, all’epoca giovanissima, fu notata da un addetto al casting di un altro film, il quale sapeva che il regista italiano stava cercando una ragazza da far danzare davanti alle cineprese. Dopo aver visto la Connelly ballare decise dunque di proporla a Leone, che la scritturò immediatamente, avviandola alla carriera cinematografica. Connelly è oggi una delle più apprezzate attrici della sua generazione ed è anche una vincitrice di premio Oscar.

5. De Niro cercò di incontrare un vero boss della malavita. Come suo solito, Robert De Niro cercò di prepararsi e approfondire quanto più possibile il suo personaggio. Per farlo, tra le altre cose, chiese ripetutamente di poter incontrare il boss della malavita Meyer Lansky, ma non ottenne mai una risposta positiva e non ebbe dunque modo di conoscerlo. La sua intenzione era quella di poter avere da lui qualche dettagli sulla sua vita, sui suoi modi di fare, traendo così ispirazione per il carattere del suo personaggio.

C'era una volta in America cast
© 1984 Warner Bros.

C’era una volta in America: le location del film, dagli USA all’Italia

6. Il film è stato girato in diverse parti del mondo. Per le riprese del film, Leone scelse il quartiere Brooklyn di New York, spostandosi poi anche in New Jersey per poi andare in Florida, con alcune riprese effettuate sulla St. Pete Beach del Don Cesar Hotel. Le scene nell’immaginario cimitero di Riverdale sono invece state girate nel Woodlawn Cemetery nel Bronx. Si annoverano poi diverse location europee: in Francia a Parigi si è svolta la scena in cui Noodles assiste alla partenza di Deborah in treno, mentra in Italia sono state girate molte scene (soprattutto quelle ambientate negli anni venti e trenta) nei set di Cinecittà, a Roma, ma anche al Lido di Venezia per la scena della cena al ristorante di Noodles e Deborah all’hotel Excelsior.

C’era una volta in America: la colonna sonora del film

7. La colonna sonora fu affidata ad Ennio Morricone. Leone non ebbe mai dubbi su chi ingaggiare per realizzare la colonna sonora del film, affidando tale ruolo ad Ennio Morricone, suo collaboratore di lunga data. La musica del film fu commissionata con così largo anticipo che veniva ascoltata, seppur non nella versione orchestrata, sul set durante le riprese. Oggi, questa è considerata tra i massimi capolavori di Morricone. Il film contiene però anche brani composti da altri, come Yesterday di Paul McCartney o un brano dalla celeberrima sinfonia dell’opera La gazza ladra di Gioachino Rossini.

 

C’era una volta in America non è stato candidato agli Oscar

8. Non ha ricevuto nessuna nomination al celebre premio. Nonostante sia ricordato come uno dei maggiori capolavori della storia del cinema, C’era una volta in America non ricevette nessuna candidatura ai premi Oscar. Il film aveva ricevuto diverse nomination ai premi BAFTA e le candidature per la Miglior regia e la Miglior colonna sonora ai Golden Globe, lasciando immaginare che in tali categorie il film potesse essere nominato anche agli Oscar, ma così non fù. Questa “mancanza” nulla toglie però al valore insindacabile del film.

C'era una volta in America Jennifer Connelly
© 1984 Warner Bros.

C’era una volta in America: le versioni del film

9. Esistono tre versioni del film. Versione cinematografica da 139 minuti, Versione internazionale dal 229 minuti e Versione extended director’s cut da 251 minuti: sono queste le copie esistenti del film. La prima lo vede privato di moltissime scene e caratterizzato da un montaggio che segue l’ordine cronologico degli eventi. La seconda, distribuita in tutto il mondo tranne che negli Stati Uniti, è universalmente riconosciuta come la vera versione, ovvero maggiormente aderente al progetto originario di Leone. Infine, nel 2012, è stata presentata la extended director’s cut, che include scene precedentemente tagliate.

C’era una volta in America: la spiegazione della Teoria del Sogno

10. Leone ha detto la sua sulla celebre Teoria del Sogno. Il film inizia e finisce con la stessa scena del 1933, con Noodles che si nasconde in una fumeria d’oppio. Per questo motivo, alcuni interpretano la storia come un sogno o una fantasia indotta dalla droga, con Noodles che ricorda il suo passato e immagina il suo futuro. Gli oppositori di questa teoria citano però il fatto che la sequenza del 1968 include vari anacronismi: la musica dei Beatles, la televisione, e riferimenti alla guerra del Vietnam, gli hippy nella stazione che discutono su Jimi Hendrix, che ovviamente non esistevano nel 1933 e quindi Noodles non sarebbe stato in grado di sognarli.

I sostenitori affermano che varie scene avvalorano la teoria del sogno: per esempio il telefono che squilla ossessivamente nella mente di Noodles è il sintomo di una allucinazione ossessiva provocata dall’oppio ed egli viene immediatamente soccorso da un inserviente della fumeria che gli passa nuovamente la pipa facendolo immergere nuovamente nella storia. Alla fine del film, il sorriso di Noodles viene interpretato come il sollievo, nell’accorgersi di aver solo sognato, anche se Noodles sorride poco, dopo aver iniziato a fumare oppio. Lo stesso Leone affermò che secondo la sua visione del racconto Noodles, grazie all’oppio, ha effettivamente una visione del suo futuro.

C'era una volta in America colonna sonora
© 1984 Warner Bros.

C’era una volta in America: le frasi più belle del film

Il film è divenuto celebre anche per le sue numerose frasi entrate nella storia del cinema, che sanno racchiudere il senso e l’atmosfera del film e dei suoi personaggi. Ecco alcune delle frasi più belle.

Nessuno t’amerà mai come ti ho amato io. C’erano momenti disperati che non ne potevo più e allora pensavo a te e mi dicevo: “Deborah esiste, è là fuori, esiste!”. E con quello superavo tutto. Capisci ora cosa sei per me? (Noodles)

Il tempo non può scalfire. (Noodles)

A me piace da matti la puzza della strada, mi si aprono i polmoni quando la sento. E mi tira anche di più. (Noodles)

Ho rubato la tua vita e l’ho vissuta al tuo posto. T’ho preso tutto. Ho preso i tuoi soldi, la tua donna, ti ho lasciato solo 35 anni di rimorso. Per la mia morte. Rimorso sprecato. (Max)

Noodles, ci rimangono solo dei bei ricordi e se adesso uscirai da quella porta nemmeno quelli ti rimarranno. (Deborah)

Noodles, cos’hai fatto in tutti questi anni? – Sono andato a letto presto. (Fat Moe e Noodles)

Il trailer di C’era una volta in America e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di C’era una volta in America grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Now, Netflix e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 30 aprile alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza di Roma, è un giornalista pubblicista iscritto all'albo dal 2018. Da quello stesso anno è critico cinematografico per Cinefilos.it, frequentando i principali festival cinematografici nazionali e internazionali. Parallelamente al lavoro per il giornale, scrive saggi critici e approfondimenti sul cinema.

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