"Lontano dalla fantasia": l'approccio privo di stranezze di Dune 2 e la sua spiegazione di fantascienza ancorata fornita da Villeneuve - Asiatica Film Mediale
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“Lontano dalla fantasia”: l’approccio privo di stranezze di Dune 2 e la sua spiegazione di fantascienza ancorata fornita da Villeneuve

“Lontano dalla fantasia”: l’approccio privo di stranezze di Dune 2 e la sua spiegazione di fantascienza ancorata fornita da Villeneuve
Erica

Di Erica

27 Marzo 2024, 16:56


L’approccio realistico di Denis Villeneuve alla fantascienza in Dune: Part Two spiegato

Film come Arrival e Blade Runner 2049 hanno aperto la strada per Dune

Sebbene abbia realizzato anche film angoscianti ambientati nel mondo reale, come Incendies e Prisoners, Denis Villeneuve è ora un regista ampiamente conosciuto per il suo lavoro nel genere della fantascienza. Il suo primo grande approccio alla fantascienza è stato nel 2016 con Arrival, un film acclamato dalla critica con Amy Adams nel ruolo di una linguista che cerca di comunicare con degli alieni atterrati sulla Terra. L’anno successivo, Villeneuve ha realizzato Blade Runner 2049, il sequel del seminale film del 1982 diretto da Ridley Scott, che purtroppo non ha avuto il successo sperato al botteghino.

Titolo

Punteggio della critica su Rotten Tomatoes

Punteggio degli spettatori su Rotten Tomatoes

Arrival (2016)

94%

82%

Blade Runner 2049 (2017)

88%

88%

Dune (2021)

83%

90%

Dune: Part Two (2023)

93%

95%

Sia Arrival che Blade Runner 2049 sono chiaramente film di fantascienza, ma entrambi appaiono realistici e credibili. Questo è in parte merito dell’occhio di Villeneuve per le riprese, con il regista che ha una solida comprensione di come unire la fotografia reale agli effetti visivi generati al computer. Villeneuve è anche molto attento agli aspetti umani di queste storie, senza lasciare che gli effetti speciali prevalgano sugli sviluppi personali dei personaggi.

Oltre a Chalamet, nel cast di

Dune: Part Two
figurano Zendaya, Florence Pugh, Austin Butler, Javier Bardem, Rebecca Ferguson, Josh Brolin e molti altri.

Riepilogo

  • Denis Villeneuve rivela di aver cercato di rendere plausibili persino gli elementi più fantastici della storia in Dune: Part Two.
  • Il regista precisa che Paul non ha “poteri magici”, è solo molto sensibile allo spezia.
  • Villeneuve si è dimostrato abile nel rendere credibile e reale anche la fantascienza più complessa, attraverso una splendida direzione fotografica e una focalizzazione sui personaggi.

Il regista di Dune: Part Two, Denis Villeneuve, parla del suo approccio più pragmatico al materiale originale di Frank Herbert. Uscito all’inizio di questo mese, il sequel di Villeneuve riprende la storia dopo la conclusione di Dune del 2021 e segue Paul Atreides interpretato da Timothée Chalamet mentre lotta con una profezia che lo dipinge come una figura messianica per i Fremen. Il film è stato ampiamente applaudito, con critici e pubblico che hanno apprezzato il modo in cui Villeneuve ha utilizzato la sua visione per la fantascienza per dare vita al mondo del romanzo del 1965 di Herbert.

In una recente intervista con Steven Spielberg sul podcast “The Director’s Cut”, Villeneuve approfondisce il suo approccio più ancorato e accessibile al mondo di Dune: Part Two. Secondo il regista, era importante che la storia fosse plausibile, nonostante alcuni dei suoi elementi più stravaganti. Di seguito trovate la sua spiegazione completa:

“Ho fatto del mio meglio per stare lontano dalla fantasia, nel senso che ho cercato di essere il più plausibile possibile. Si può quasi spiegare tutto, tranne la sua reazione super potente a quella sostanza che è lo spezia… Amo l’idea che Paul non sia una figura messianica in realtà. È solo che il contesto e le altre persone lo percepiscono, e tutto il potere che mettono su di lui, lui non ha alcun potere magico, a parte una sensibilità estrema a quella sostanza. Lo spezia è quasi come LSD o qualcosa del genere.”

Anche se ha realizzato anche film angoscianti ambientati nel mondo reale, come Incendies e Prisoners, Denis Villeneuve è ora un regista ampiamente riconosciuto per i suoi lavori nel genere della fantascienza. Il suo primo grande approccio al genere è stato con Arrival nel 2016, un film acclamato dalla critica con Amy Adams nel ruolo di una linguista che cerca di comunicare con degli alieni atterrati sulla Terra. Proprio l’anno successivo è stato rilasciato Blade Runner 2049, il sequel del fondamentale film del 1982 di Ridley Scott che purtroppo non ha avuto successo al botteghino durante la sua programmazione.

Sia Arrival che Blade Runner 2049 sono chiaramente film di fantascienza, ma entrambi appaiono realistici e credibili. Questo è in parte merito dell’occhio di Villeneuve per le riprese, con il regista che ha una solida comprensione di come unire la fotografia reale agli effetti visivi generati al computer. Villeneuve è anche molto attento agli aspetti umani di queste storie, senza lasciare che gli effetti speciali prevalgano sugli sviluppi personali dei personaggi.

Oltre a Chalamet, nel cast di

Dune: Part Two
figurano Zendaya, Florence Pugh, Austin Butler, Javier Bardem, Rebecca Ferguson, Josh Brolin e molti altri.

Fonte: The Director’s Cut

Anche se Dune del 2021 è stato ben accolto, le recensioni di Dune: Part Two sono ancora migliori, e il film rappresenta probabilmente il culmine perfetto della carriera di regista di Villeneuve fino ad oggi. Il film presenta delle immagini mozzafiato e comunica in modo magistrale un senso di scala e di luogo. Tuttavia, non perde mai di vista i suoi temi, e l’arco narrativo di Paul è particolarmente potente ed emotivamente coinvolgente. Resta ancora da vedere a cosa si dedicherà Villeneuve dopo Dune: Part Two, ma l’approccio realistico del regista alla fantascienza è indubbiamente uno dei suoi maggiori punti di forza.

Fonte: The Director’s Cut


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