Alice è una bambina di sette anni dai capelli biondi. La sorella maggiore è con lei, le mani strette attorno a un libro senza figure, parole su parole che fluttuano nel silenzio senza catturare davvero l'attenzione di Alice. L'aria è calda, i fiori profumano e un senso di quiete pervade tutto, ma dentro Alice si agita il desiderio di avventura. La noia è come una nuvoletta che oscura il sole del suo pomeriggio.
Ecco che all'improvviso, un coniglio bianco con occhi rossi e nervosi spicca fuori dall'erba alta. È in ritardo, mormora parole di preoccupazione a se stesso e controlla un orologio da taschino. Questo non è certo qualcosa che si vede tutti i giorni! Con una scintilla di curiosità, Alice decide che deve scoprire di più. Salta in piedi e segue il coniglio, una corsa attraverso il giardino che diventa un tuffo dentro una buca profonda come il cielo notturno.
Alice cade, ma non come una pietra - oh no! Lei scende leggera, quasi galleggiando giù per un tunnel addobbato come una casa, con quadri e mensole e libri che sfrecciano accanto mentre lei si domanda: "Ma dove mi porterà questo strano pozzo?" Pensa a casa, alla sua gatta Dina, e si chiede se anche gli animali sognano di cadere.
Quando i piedi di Alice toccano finalmente qualcosa di solido, si ritrova in un lungo corridoio pieno di porte chiuse. Sopra un tavolo, una piccola chiave d'oro luccica sotto la luce fioca. Ma c'è un problema: la porta che la chiave apre è così piccola che lei non può far altro che guardare attraverso il buco della serratura un giardino che sembra dipinto con i colori più vivaci. Accanto a lei appare una bottiglia con un cartellino che dice "Bevimi". Con un sospiro di determinazione, Alice beve e si ritrova a rimpicciolire, ma oh calamità, la chiave rimane lassù, fuori dalla sua portata!
Le lacrime cominciano a scendere, grandi come diamanti. Ma ecco che un biscotto recante la scritta "Mangiami" appare come per magia. Senza pensarci troppo, Alice lo assaggia e cresce così tanto che il suo capo sfonda il soffitto del corridoio. "E adesso?" si chiede. La sua testa tocca le nuvole di polvere sopra, e i suoi occhi si riempiono di un nuovo mare di lacrime.
Le lacrime di Alice formano un lago, e in quello specchio d'acqua salato si avventura una strana compagnia di animali che nuotano e si lamentano. C'è un topo, un grifone, e persino una papera che chiacchiera con lei come se fossero vecchi amici al mercato. "Cosa faremo ora?" si domandano tutti insieme. Si avviano verso la riva e si organizza una gara stravagante, una "corsa confusa" in cui ognuno corre come gli pare e piace.
Dopo aver detto addio agli strani nuovi amici, Alice vede di nuovo il coniglio bianco. È sempre di fretta, sempre preoccupato. La scambia per la sua domestica e le ordina di andare a prendere alcune cose a casa sua. Ma, oh sorpresa, mentre esplora la casetta, trova un'altra bottiglia magica. Beve e cresce a dismisura, tanto che la casa diventa una prigione attorno al suo corpo enorme.
Le avventure di Alice diventano ancora più stravaganti. Bloccata nella casa del Coniglio, la sua mano fruga nella disperazione, finché non afferra un pezzetto di carota dal giardino e, mangiandolo, ritorna a una dimensione gestibile. Uscita dalla casa, si imbatte in un branco di animali che cercano di asciugarla con lezioni di storia e poesia, ma Alice non ha tempo per tali stranezze.
Il cammino la porta poi a incontrare un Bruco saggio che fuma narghilé su un fungo. Questo Bruco la sfida con enigmi e le dà preziosi consigli su come cambiare le sue dimensioni, mordicchiando i lati opposti del fungo. Sentendosi un po' più padrona della situazione, Alice continua il suo viaggio, ora in grado di adattare la sua statura come meglio crede.
Viene poi il momento dell'incontro con il Gatto del Cheshire, una creatura enigmatica con un sorriso che rimane sospeso in aria anche quando il suo corpo svanisce nel nulla. Lui le rivela che in questo mondo tutti sono matti, inclusa lei, e le indica la strada per la festa del Tè del Cappellaio Matto. Qui, il tempo è fermo e il tè è servito in eterno. Alice assiste alle assurdità del Cappellaio, della Lepre Marzolina e del Ghiro che si alternano i posti a tavola, senza mai finire il tè.
Dopo essersi stancata delle loro assurde logiche, Alice riprende il suo cammino e finisce nella foresta, dove incontra un Grifone e una Tartaruga Finta che le raccontano la storia di un’Aragosta e poi la trascinano a vedere un processo assurdo dove un Fante di Cuori è accusato di aver rubato delle torte. Il tribunale è presieduto dalla Regina di Cuori che, con il suo incessante "Tagliategli la testa!", regna con terrore su tutti i presenti.
Alice si ritrova coinvolta nel processo come testimone, ma le cose vanno rapidamente fuori controllo quando cresce improvvisamente fino a riempire l'intera aula di tribunale. La Regina, fuori di sé dalla rabbia, ordina l'arresto di Alice, ma lei, ormai a conoscenza della reale natura di quel mondo, li sfida, dichiarandoli niente più che un mazzo di carte.
Nel culmine del caos che segue, Alice sente qualcosa di diverso: il mondo di sogno inizia a crollare, e una voce familiare la raggiunge attraverso le brume dell'irrealtà. È la sorella che la chiama, dolcemente, riportandola alla realtà. Con gli occhi ancora pieni di paesaggi impossibili, Alice si risveglia nel grembo della sorella, nel sicuro giardino di casa sua. Racconta le sue avventure incredibili, mentre la sorella ascolta meravigliata, il sole inizia a tramontare, tingendo il cielo di sfumature pastello.
E mentre Alice corre verso casa, la sorella rimane ancora seduta, immersa nei pensieri, riflettendo sul mondo fantastico in cui la piccola Alice ha viaggiato con la mente.

 

 

 


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