Sofia Coppola

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Sofia Coppola
Statuetta dell'Oscar Oscar alla migliore sceneggiatura originale 2004

Sofia Carmina Coppola (New York, 14 maggio 1971) è una regista, sceneggiatrice, attrice e produttrice cinematografica statunitense.

È la figlia del regista italoamericano Francis Ford Coppola, sorella del regista Roman Coppola, nipote dell'attrice Talia Shire, cugina di Nicolas Cage, Jason Schwartzman e Robert Carmine e zia di Gia Coppola.

Debutta dietro la macchina da presa nel 1999 con il film Il giardino delle vergini suicide. Nel 2004 è stata la prima donna statunitense e la terza in assoluto ad avere ottenuto una candidatura all'Oscar al miglior regista per il pluripremiato film Lost in Translation - L'amore tradotto, per cui si aggiudica l'Oscar alla migliore sceneggiatura originale, il Golden Globe per la migliore sceneggiatura, l'Independent Spirit Award per il miglior regista e per la miglior sceneggiatura. Nel 2006 dirige il film biografico Marie Antoinette, candidato alla Palma d'oro al Festival di Cannes.

Nel 2010 si aggiudica il Leone d'oro al miglior film (il premio più prestigioso) per il suo Somewhere alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia dalla giuria presieduta da Quentin Tarantino. Nel 2013 dirige il film Bling Ring. Nel 2017 dirige il film L'inganno, con il quale si aggiudica il Prix de la mise en scène al Festival di Cannes 2017. Sofia Coppola è considerata una dei registi del nuovo cinema statunitense, di cui è una delle autrici di punta assieme a registi come Spike Jonze, Wes Anderson, Paul Thomas Anderson, Charlie Kaufman e Richard Linklater.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Sofia Carmina Coppola è nata a New York il 14 maggio 1971,[1] la figlia più piccola della documentarista Eleanor (nata Neil) e del regista Francis Ford Coppola. È di origini italiane (lucane[2] e napoletane[3]) dal lato paterno, irlandesi dal lato materno,[4] ed è cresciuta nella fattoria dei suoi genitori a Rutherford, in California. Coppola si è diplomata alla St. Helena High School nel 1989.[5] In seguito ha frequentato il Mills College e il California Institute of the Arts.[6][7] Dopo aver terminato gli studi, Coppola ha avviato una linea di abbigliamento chiamata Milkfed, che ora viene venduta esclusivamente in Giappone.[8] Tra la sua vasta famiglia di Hollywood ci sono sua zia Talia Shire, i suoi cugini Nicolas Cage e Jason Schwartzman. Coppola aveva molti interessi diversi, tra cui moda, fotografia, musica e design, e inizialmente non intendeva diventare una regista. Tuttavia, dopo aver realizzato il suo primo cortometraggio Lick the Star nel 1998, ha realizzato che "riunisse tutte le cose che amava" e ha deciso di continuare le sue attività cinematografiche.[9]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Attrice[modifica | modifica wikitesto]

La carriera di attrice di Coppola, caratterizzata da frequenti critiche al nepotismo e recensioni negative,[10][11] comincia da bambina, con comparse in sette film di suo padre. Il suo primo ruolo è quello di un maschio, Michael Francis Rizzi, il nipote di Michael Corleone, nella scena del battesimo.[12][13] Il primo film non diretto dal padre in cui recitò fu Anna (1987). Coppola è tornata alla trilogia di suo padre sia nel secondo che nel terzo film de Il Padrino, interpretando una figlia di un immigrato in Il Padrino Parte II. Il suo ruolo più noto rimane quello di Mary Corleone ne Il padrino - Parte III (1990), che ricoprì all'ultimo minuto dopo l'abbandono del set da parte di Winona Ryder, dovuto a problemi di salute.[14][15] Coppola ha commentato la vicenda legata al suo ruolo in Il Padrino - Parte III in un'intervista del 2013:

(EN)

«Let's see. Did I not wanna do it? Um. I was game. I was trying different things. It sounded better than college. I didn't really think about the public aspect of it. That took me by surprise. The whole reaction. People felt very attached to the Godfather films. I grew up with them and it's no big deal. I mean, I understand they're great films but... I dunno. I'm not surprised. It makes sense that people would have an opinion about it but I got a lot of attention I wasn't expecting. I was going to art school anyway so I was able to get back to what I was doing. It was before the Internet so magazines would come out but then the next month they were gone. There wasn't even as much paparazzi around back then.»

(IT)

«Vediamo. Non volevo farlo? Emh.. Mi andava. Stavo provando cose diverse. Sembrava migliore del college. Non ho proprio pensato all'aspetto pubblico. Mi ha sorpreso. L'intera reazione. La gente si sentiva molto legata ai film de Il Padrino. Sono cresciuta con loro e non è un grosso problema. Voglio dire, capisco che sono grandi film ma... Non so. Non sono sorpresa. Ha senso che la gente abbia un'opinione al riguardo, ma ho avuto molta attenzione che non mi aspettavo. Stavo andando a scuola d'arte, quindi sono stata in grado di riprendere quello che stavo facendo. Era prima di Internet dove uscivano le riviste, ma poi il mese successivo se ne andavano. Allora non c'erano nemmeno tanti paparazzi in giro.»

È stato commentato che la situazione abbia danneggiato la carriera di Francis Ford Coppola e abbia rovinato quella di Sofia prima ancora che iniziasse.[16] Sofia Coppola ha detto che non ha mai voluto davvero recitare e lo ha fatto solo per dare una mano quando suo padre le ha chiesto di farlo.[17] Dopo le riprese, confermò di non voler entrare nel mondo della recitazione.[17] È stato anche presunto che il ruolo di Sofia nel film potrebbe aver contribuito al successo, che, alto all'inizio, è poi andato scemando.[16] Coppola ha detto che suo padre ha basato molto del suo personaggio su di lei durante la stesura della sceneggiatura, prima ancora che fosse interpretata nel ruolo.[16] Sofia si era preoccupata di aver ricevuto il ruolo solo perché era la figlia del regista, e il ruolo l'ha messa a dura prova durante le riprese.[16]

Coppola ha anche recitato nel film di suo padre I ragazzi della 56ª strada (1983), in una scena in cui Matt Dillon, Tommy Howell e Ralph Macchio stanno mangiando in un locale di Dairy Queen; Rusty il selvaggio (1983); Cotton Club (1984); e nei panni della sorella di Kathleen Turner, Nancy Kelcher in Peggy Sue si è sposata (1986)[15] la quale avrebbe successivamente lavorato al suo debutto come regista, Il giardino delle vergini suicide.[18]

Frankenweenie (1984) è stato il primo film in cui ha recitato che non è stato associato a suo padre; tuttavia, spesso non viene annotato a causa del suo nome d'arte "Domino", che all'epoca adottò perché credeva che fosse glamour.[19] Il cortometraggio, intitolato Life Without Zoe (1989) e distribuito come parte di un film tripartito di New York Stories, è stato co-scritto da Coppola con suo padre, che ha anche diretto il film.[20]

La sua prestazione ne Il padrino - Parte III venne criticata al punto da mettere quasi fine alla sua carriera di attrice. Nel 1990 si aggiudicò infatti il Razzie Award alla peggior attrice non protagonista per l'interpretazione di Mary Corleone. Negli anni successivi apparve solo brevemente nel film indipendente Inside Monkey Zetterland (1992) e in un cameo per Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma (1999). Ha recitato anche la parte di una ginnasta nel video Elektrobank dei Chemical Brothers.

Regista[modifica | modifica wikitesto]

Coppola nel 2003

L'attività di Sofia Coppola è oggi principalmente rivolta alla regia; dopo il debutto con il cortometraggio Lick the Star, ha scritto e diretto diversi lungometraggi: Il giardino delle vergini suicide (1999), Lost in Translation - L'amore tradotto (2003), per il quale ha vinto il premio Oscar per la miglior sceneggiatura originale e Marie Antoinette (2006). Nel 2010 presenta alla 67ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia il film Somewhere, che si aggiudica il Leone d'oro. Nel 2012 ha diretto lo spot per la nuova fragranza femminile Miss Dior Eau de Toilette, con Natalie Portman.

Nel 2013 scrive, produce e dirige Bling Ring, che apre la sezione Un Certain Regard al Festival di Cannes 2013.

Nel 2016 debutta con successo[21] nella regia teatrale al Teatro Costanzi di Roma con l'opera lirica La Traviata di Giuseppe Verdi andata in scena con i costumi disegnati da Valentino e dalla sua maison, le scenografie di Nathan Crowley e la direzione musicale di Jader Bignamini.[22]

Nel 2017 dirige il film L'inganno, con protagonisti Kirsten Dunst, Nicole Kidman e Colin Farrell. La pellicola è tratta dall'omonimo romanzo di Thomas Cullinan, e narra la storia di un collegio femminile nello stato della Virginia del 1864, che durante la guerra civile viene protetto dal mondo esterno fino a quando un soldato ferito viene trovato nelle vicinanze.[23][24] Il film è stato presentato durante il Festival di Cannes, vincendo il premio come Miglior regia, e facendo di Sofia la seconda donna a ricevere il premio.[25]

Esperienza cinematografica e stilistica[modifica | modifica wikitesto]

Coppola è arrivata alla carriera cinematografica con conoscenze di recitazione, modellistica e design. Tutto ciò ha influenzato il suo lavoro di regista.[26] Le sue conoscenze nel campo della moda, in particolare, hanno avuto un ruolo importante nei toni estetici dei suoi film e ha accentuato i ruoli di design e stile nel suo lavoro.[27] La sua istruzione in una famiglia di Hollywood ha anche influenzato notevolmente il suo lavoro, così come la sua accoglienza pubblica e l'immagine, e ha sempre dovuto combattere le accuse contro i suoi privilegi. Dopo aver vinto un Oscar per Lost in Translation - L'amore tradotto e aver mostrato L'inganno, Coppola è stata accusata da alcuni critici di mostrare i privilegi sociali e culturali della sua infanzia.[26]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

È stata sposata con il regista Spike Jonze dal 26 giugno 1999 al 5 dicembre 2003. Il 27 agosto 2011 ha sposato Thomas Pablo Croquet, in arte Thomas Mars, voce principale della rock band francese Phoenix, a Bernalda, in provincia di Matera, nell'ex palazzo Margherita, che il regista Francis Ford Coppola, di origini bernaldesi, ha comprato per la famiglia. Si sono incontrati durante la produzione della colonna sonora de Il giardino delle vergini suicide.[28] Hanno due figlie: Romy (nata il 28 novembre 2006), il cui nome è un omaggio al fratello Roman Coppola,[29][30] e Cosima (nata a maggio 2010).

Coppola e la sua famiglia hanno vissuto a Parigi per diversi anni prima di trasferirsi a New York nel 2010.[31]

Coppola ha intenzionalmente mantenuto un basso profilo pubblico e garantisce che la vita delle sue figlie non sia influenzata dalla sua carriera.[26] Alla domanda se le sue scelte come genitore di tenere i suoi figli fuori dai riflettori sono il risultato della sua stessa educazione, Coppola ha spiegato che non vuole che i suoi figli siano stanchi.[26] "Non ho mai capito il motivo di portare i bambini alle prime cinematografiche e cose del genere," dice, "voglio solo che abbiano un'infanzia".[26]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Sofia Coppola a Cannes 2014

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Regista e sceneggiatrice[modifica | modifica wikitesto]

Sceneggiatrice[modifica | modifica wikitesto]

Produttrice[modifica | modifica wikitesto]

Attrice[modifica | modifica wikitesto]

Videoclip[modifica | modifica wikitesto]

Cortometraggi[modifica | modifica wikitesto]

Regista[modifica | modifica wikitesto]

Sceneggiatrice[modifica | modifica wikitesto]

Attrice[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Razzie Award

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Some sources give May 12, per Sofia Coppola Biography (1971-), su FilmReference.com. URL consultato il 19 marzo 2014.
  2. ^ Peter Cowie, Coppola: a biography, Da Capo Press, 1988, p. 2, ISBN 978-0-306-80598-1.
  3. ^ Michael Cabanatuan, Italia Coppola – mother of filmmaker, su sfgate.com, SFGate, 23 gennaio 2004. URL consultato il 14 maggio 2014.
  4. ^ Sofia Coppola Interview, su The Talks.
  5. ^ Sofia Coppola, Interview with Sofia Coppola, in WTF Podcast, 22 giugno 2017.
  6. ^ Suzy Menkes, Sofia Coppola: Discreet, chic and grown-up, in The New York Times, 14 ottobre 2008. URL consultato il 29 luglio 2009.
  7. ^ Lisa Armstrong, Sofia Coppola: I'm more interested in looking than being looked at, in The Times, London, 4 giugno 2008. URL consultato il 3 giugno 2008.
  8. ^ Helen Lee, Did you know Sofia Coppola has a fashion line called MilkFed?, su Sassybella.com, 5 novembre 2007. URL consultato il 29 luglio 2009.
  9. ^ (EN) Sofia Coppola, Sofia Coppola on making The Virgin Suicides: 'When I saw the rough cut I thought: Oh no, what have I done?', in The Guardian, 25 gennaio 2018. URL consultato il 1º aprile 2020.
  10. ^ Sofia Coppola from Marie Antoinette – Celebrity Biographies at, su Film.com, 21 novembre 2006. URL consultato il 12 settembre 2010.
  11. ^ John Patterson, If only... we could confine all nepotism to Los Angeles, in The Guardian, London, 12 gennaio 2008.
  12. ^ Filmato audio https://www.npr.org/2010/12/20/132203547/sofia-coppola-mimics-hollywood-life-in-somewhere.
  13. ^ Filmato audio https://www.youtube.com/watch?v=-eu3DWJjYP0.
  14. ^ (EN) The Teenage Heartbreak of Sofia Coppola's Mary Corleone, su TIFF. URL consultato il 27 febbraio 2020.
  15. ^ a b Sofia Coppola Biography, in Tribute, Tribute Entertainment Media Group. URL consultato il 5 luglio 2013.
  16. ^ a b c d (EN) Storm over Sofia Coppola, in EW.com. URL consultato il 16 aprile 2018.
  17. ^ a b (EN) Revisited: Sofia Coppola - Interview Magazine, in Interview Magazine, 26 ottobre 2017. URL consultato il 15 aprile 2018.
  18. ^ The Virgin Suicides, IMDb.
  19. ^ FFWD Weekly Interview - May 18, 2000, in FFWD Weekly, 18 maggio 2000. URL consultato il 27 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2012).
  20. ^ Dennis Lim, It's What She Knows: The Luxe Life, in The New York Times, 10 dicembre 2010. URL consultato il 5 luglio 2013.
  21. ^ La traviata di Sofia Coppola e Valentino per la stagione digitale del teatro dell'Opera, su ilmessaggero.it. URL consultato il 23 maggio 2020.
  22. ^ La traviata firmata da Valentino e Sofia Coppola in prima tv, su RAI Ufficio Stampa. URL consultato il 23 maggio 2020.
  23. ^ Cannes 2017 – Nicole Kidman, Colin Farrell e Kirsten Dunst nel nuovo trailer di L’Inganno, su badtaste.it, 20 aprile 2017. URL consultato il 29 maggio 2017.
  24. ^ The Beguiled: Nicole Kidman e Kirsten Dunst nel poster del film di Sofia Coppola, su badtaste.it, 12 maggio 2017. URL consultato il 29 maggio 2017.
  25. ^ Cannes, premio per la miglior regia a Sofia Coppola per 'L'inganno', su lapresse.it, 28 maggio 2017. URL consultato il 29 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2017).
  26. ^ a b c d e (EN) Guy Lodge, Sofia Coppola: 'I never felt I had to fit into the majority view', su the Guardian, 2 luglio 2017. URL consultato il 15 aprile 2018.
  27. ^ S&S Sofia Coppola.pdf, in Google Docs. URL consultato il 15 aprile 2018.
  28. ^ Exclusive! Sofia Coppola Gives Birth!, in E! Online, 28 novembre 2006. URL consultato il 12 settembre 2010.
  29. ^ (EN) Rebecca Winters Keegan, People: Dec. 11, 2006, in Time, 3 dicembre 2006, ISSN 0040-781X (WC · ACNP). URL consultato l'11 febbraio 2018.
  30. ^ People: Nicole Kidman, Sofia Coppola, Michael Richards, in International Herald Tribune, 29 marzo 2009. URL consultato il 27 agosto 2012.
  31. ^ My New York: Sofia Coppola, su nypost.com, 19 dicembre 2010.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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