Women Talking - Il diritto di scegliere, il film diretto da Sarah Polley, è tratto dall'omonimo romanzo di Miriam Toews.
Un gruppo di donne che appartiene a una comunità religiosa isolata e rigida, subisce ogni tipo di sopruso, maltrattamento e violenza sessuale da parte dei loro uomini.
Queste donne si troveranno un giorno a dover fare una scelta decisiva: non fare niente, restare e combattere o andare via. La scelta più importante della loro vita. Dovranno però confrontarsi con l’ostacolo più grande, la loro profonda Fede. Ma il bisogno di giustizia e di non subire e non far subire alle proprie figlie tutta quella violenza, le aiuteranno a reagire e affrontare la lotta.
Sarah Polley porta sul grande schermo il dolore delle donne con empatia e durezza, guadagnandosi ben due candidature ai Premi Oscar 2023. Tratto dall’omonimo libro di Miriam Toews (2018), la pellicola affronta il tema dal punto di vista di una comunità femminile che deve decidere come rispondere agli abusi subiti, senza che questo si traduca mai in immagine: “Nonostante il retroscena dietro gli eventi di Women Talking sia violento, il film non lo è. Non vediamo mai la violenza che le donne hanno subito. Vediamo solo brevi scorci delle conseguenze” - ha spiegato la regista. L’obiettivo, per Polley, era dare una risposta alle numerose domande che il romanzo le aveva smosso e capire come ricostruire un mondo distrutto. Rimanere e perdonare? Combattere affinché le cose cambino? O andare via e ricominciare altrove?
L’idea del progetto, però, si deve a Frances McDormand, tra le protagoniste nel cast. È stata proprio l’attrice a proporre la storia alla produttrice Dede Gardner, colpita dalla passione che c’era dietro la richiesta. Per la regia entrambe volevano qualcuno che scrivesse anche la sceneggiatura e la scelta è presto ricaduta su Sarah Polley. “Ciò che mi ha sorpreso è stato il modo epico in cui Sarah ha immaginato il film. Forse me lo aspettavo più intimo e stilisticamente più rustico, ma lei ha capito che doveva avere una grandiosità epica” - ha dichiarato McDormand.
Claire Foy è Salome, madre di una bambina che nella storia è stata stuprata. Dopo il ruolo della regina Elisabetta II nella serie drammatica The Crown, l’attrice ha dichiarato che questa era la parte che aspettava da tempo: un personaggio forte e determinato, in un gruppo più ampio di donne che discutono su come affrontare la violenza. "Quello che offre questa pellicola è ciò di cui il film ha più bisogno, il dialogo con il pubblico su argomenti così difficili. Credo che queste siano conversazioni che le donne abbiano avuto nelle stanze tra loro o che avrebbero voluto avere e non gli è mai stato dato il permesso. Mi piacerebbe vederne di più sullo schermo” - ha confessato in un’intervista. Fanno parte del cast del film anche Rooney Mara e Jessie Buckley. Quest’ultima ha ribadito che il punto di forza di Women talking sia proprio nella scelta di conversare a lungo di un argomento così delicato. Ben Whishaw, che interpreta August Epp, ha dichiarato come il messaggio del film, alla fine, sia spiegare agli uomini che il patriarcato non serve neppure a loro.
Ho immaginato questo film nel regno di una favola… volevo sentire in ogni fotogramma il potenziale infinito e le possibilità contenute in una conversazione su come rifare un mondo distrutto (Sarah Polley).
Tornata dietro la macchina da presa dopo dieci anni di assenza, Sarah Polley racconta una storia che parte da fatti reali e atroci ma che sullo schermo diventa astratta e priva di ogni violenza. Chiaramente femminista e militante, Sarah Polley non commettere l'errore di generalizzare, cosciente della differenza tra la questione esemplare e paradigmatica che racconta e la realtà, e non dimentica mai di mettere al primo posto le esigenze formali e narrative del cinema. A lei non interessa la messa in scena della violenza ma, come già la Maria Schrader in Anche io, curiosamente anche quello prodotto da Brad Pitt, restituire alle donne la parola attraverso la quale trovare coscienza, identità, coraggio, determinazione. E le interessa fare del suo film una testimonianza di dibattito e autocoscienza, di ragionamento su generi e società, da consegnare al suo spettatore, maschio ma non solo. (Federico Gironi - Comingsoon.it)
Women Talking: leggi la nostra recensione completa del film.
Il film Women Talking è basato sull'omonimo romanzo di Miriam Toews del 2018, a sua volta basato su una storia vera di stupri seriali in una comunità mennonita e ultraconservatrice della Bolivia nel 2010.
Il film ha ricevuto 2 nomination ai Golden Globes 2023: Candidatura per la migliore sceneggiatura a Sarah Polley e Candidatura per la migliore colonna sonora originale a Hildur Guðnadóttir
Candidato a due Premi Oscar 2023: Miglior Film e Miglior Sceneggiatura non originale
Dal Trailer Ufficiale in Italiano del Film:
Scarface Janz (Frances McDormand ): Il perdono fa parte della nostra fede, saremo costrette ad abbandonare la colonia se non perdoniamo quegli uomini.
Salome (Claire Foy): Sappiamo che non ci siamo inventate queste aggressioni, sappiamo che siamo doloranti e terrorizzate!
Greta (Sheila McCarthy): Siamo state trattate come animali… forse dovreimo risonodere come animali.
Miriam Toews è l’autrice dell’omonimo bestseller da cui è tratto Women talking. La scrittrice di origini canadesi ha pubblicato il libro nel 2018, raccontando nella prefazione che è ispirato a una storia realmente accaduta tra il 2005 e il 2009, in una colonia mennonita boliviana. Per anni gli abusi subiti dalle donne di quella comunità erano stati attribuiti a fantasmi, finché i veri autori delle violenze non sono stati accusati e arrestati. L’autrice, attraverso la finzione, cerca di immaginare quale potesse essere stata la reazione e la risposta all’epoca di queste donne.
Toews ripropone spesso nei suoi romanzi dinamiche di gruppo, come in questo caso, spesso legate alla famiglia e alla religione (la donna è cresciuta in una in una comunità mennonita in Manitoba, Canada). In un certo senso quasi tutti i suoi personaggi cercano di liberarsi da qualcosa o qualcuno che li opprime. Il libro più intimo e personale che ha scritto si intitola Swing Low: A Life (2000) ispirato a una tragedia che la colpì: il suicidio del padre.
Non solo letteratura ma anche cinema: Toews è stata protagonista di un film intitolato Luz Silenciosa (2007), diretto da Carlos Reygadas, esperienza che l’ha spinta a scrivere il suo quinto romanzo, Mi chiamo Irma Voth (2011).
Attore | Ruolo |
---|---|
Rooney Mara | Ona |
Frances McDormand | Scarface Janz |
Judith Ivey | Agata |
Emily Mitchell | Miep |
Kate Hallett | Autje |
Liv McNeil | Neitje |
Claire Foy | Salome |
Sheila McCarthy | Greta |
Jessie Buckley | Mariche |
Michelle McLeod | Mejal |
Kira Guloien | Anna |
Shayla Brown | Helena |
Vivien Endicott Douglas | Clara |
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