Solov´ëv, Vladimir Sergeevič nell'Enciclopedia Treccani - Treccani - Treccani

Solov´ëv, Vladimir Sergeevič

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Filosofo (Mosca 1853 - Uzkoe, Mosca, 1900), figlio dello storico Sergej Michajlovič. Il suo insegnamento universitario a Mosca (iniziato con molto successo nel 1874 con la prolusione Krizis zapadnoj filosofii. Protiv pozitivistov "Crisi della filosofia occidentale. Contro i positivisti") e poi a Pietroburgo (iniziato nel 1880 con la prolusione, anch'essa famosa, Kritika otvlečënnych načal "Critica dei principî astratti"), fu interrotto nel 1881 dall'autorità. Anche l'attività letteraria e l'apostolato religioso e sociale di S. furono molto contrastati, tanto che egli dovette pubblicare alcune sue opere all'estero. S. ripensò profondamente la posizione dell'ortodossia russa di fronte alla Chiesa romana e vagheggiò una mistica unione delle Chiese separate; nel 1896 accettò, in segreto, il credo cattolico. La sua filosofia, incentrata nella problematica della vita cristiana, risultò (benché non immune da influssi neoplatonici, spinoziani, idealistici specialmente schellinghiani, böhmiani, schopenhaueriani) congeniale con la spiritualità russa, essendo riuscita a risolvere in sé molti fondamentali motivi e problemi di precedenti pensatori russi e a prepararne molti altri alla posteriore riflessione etico-religiosa dei suoi connazionali. S. tendeva a una sintesi di razionalismo occidentale e fideismo religioso dell'Oriente antico e specialmente cristiano; e tuttavia il tenace attaccamento alla tradizione ortodossa e la prevalenza in lui dell'interesse mistico-religioso lo portarono a vedere nella conoscenza razionale il regno dell'astrazione e la nemica della vita, e a dar quindi valore solo alla rivelazione religiosa particolarmente cristiana. Opere principali: Filosofskie načala cel´nogo znanija ("I principî filosofici della conoscenza integrale", 1877); C̆tenija o Bogočelovečestve ("Lezioni sul teandrismo", 1877-81); Kritika otvlec̆ennych načal ("Critica dei principî astratti", 1880); Velikij spor i christianskaja politika ("La grande lotta e la politica cristiana", 1883); Istorija i buduščnost´ teokratii ("Storia e avvenire della teocrazia", 1887); La Russie et l'Église universelle (1889; trad. it. 1947); Krasota v prirode ("Il bello nella natura", 1889); Obščij smysl iskusstva ("Il senso integrale dell'arte", 1890); Smysl ljubvi ("Il senso dell'amore", 1892-94; trad. it. Due saggi sulla filosofia dell'amore, 1938); Opravdanie dobra ("Giustificazione del bene", 1895); è rimasta incompiuta l'opera Osnovy teoretičeskoj filosofii ("Fondamenti di filosofia teoretica", 1897-99). Il suo ultimo lavoro, Tri razgovora ("Tre conversazioni", 1900; trad. it. L'avvento dell'anticristo, 1951), tratta fra l'altro dell'etica tolstoiana. Postume furono pubblicate a Pietroburgo le sue "Opere complete" (Sobranie sočinenij, 9 voll., 1901-07; 2a ed., 10 voll., 1911-14).

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