20 Giugno 1837: La Regina Vittoria sale al trono

La regina Vittoria: i tratti di una modernità occidentale nell’età vittoriana

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Di Martina Capitani

Accadeva 186 anni fa: il 20 giugno 1837, la diciottenne Alexandrina Victoria, meglio conosciuta come regina Vittoria, ereditava il trono del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda, dando inizio all’età vittoriana.

Regno durato 63 anni, sette mesi e due giorni: è il secondo regno più lungo della storia britannica, superato solo dalla sua trisnipote Elisabetta II.

La regina Vittoria: la nonna d’Europa

Regina Vittoria - Photo Credits : blog.unint.eu

Figlia del principe Edoardo, duca di Kent e Strathearn e della principessa tedesca Vittoria di Sassonia-Coburgo-Saalfeld, Vittoria, ereditò il trono a diciotto anni, dopo la morte dei suoi zii paterni che non avevano lasciato alcuna discendenza legittima.

Nel 1837 il Regno Unito era già una monarchia parlamentare definita: il sovrano aveva pochi poteri e doveri politici diretti sul popolo. Vittoria, dal canto suo, cercò di assicurarsi una parte di potere, influenzando il governo e la nomina dei ministri e apparendo in pubblico come icona nazionale rappresentante la moralità dell’epoca.

Sposata con suo cugino, il principe Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha, ebbe nove figli e quarantadue nipoti. Venti dei suoi nipoti, si sposarono con membri dell’aristocrazia europea, consacrando la regina a “nonna d’Europa”.

Il principe Alberto morì nel 1861: il periodo di lutto portò la regina Vittoria all’isolamento dal pubblico, provocando un rafforzamento del repubblicanesimo.

Nella seconda metà del suo regno, però, la sua popolarità aumentò, tanto da segnare i tratti di una modernità occidentale che possiamo constatare ancora oggi.

I tratti di una modernità occidentale

Un regno durato 63 anni ha certamente lasciato in eredità al Regno Unito, fattori sociologici, economici e culturali, di cui tutt’ora possiamo vedere traccia.

Un’epoca la sua, di sviluppo industriale, culturale, politico, scientifico e militare, che hanno fatto del Regno Unito la portatrice di progresso che abbiamo conosciuto.

Il lungo regno della regina Vittoria ha caratterizzato un’epoca, sebbene non sia sempre facile trovare elementi univoci nella sua definizione. Certamente le profonde trasformazioni economiche e sociali del Regno Unito, e le loro rappresentazioni letterarie, hanno prodotto uno dei periodi di maggiore interesse della storia europea, coincidente con l’idea stessa di progresso e con uno straordinario sviluppo tecnologico.

Umberto Eco, Storia della civiltà europea

L’epoca Vittoriana, coincide infatti con la definitiva affermazione, di quegli elementi che hanno contribuito a costituire la modernità occidentale, e dunque le radici della contemporaneità. L’attuale economia, politica, società e cultura, altro non è che il frutto del progresso ottenuto grazie all’influenza della regina Vittoria

Come nota Eco, è nell’età vittoriana che possiamo ricercare l’origine della costituzione delle idee sulla “modernità”.

Infatti, è proprio nel regno della Regina Vittoria, che la classe popolare inizia ad essere percepita come soggetto, che sia pure nei termini di “massa” e “folla”. Ed è in questo periodo, che il cittadino popolare non è più “schiavo”, ma un soggetto sociale in grado di influenzare meccanismi e dinamiche sociali, culturali, politiche ed economiche.

Martina Capitani

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Ph: Regina Vittoria – Photo Credits : blog.unint.eu