Rino Gaetano | Musica | Rai Cultura

Rino Gaetano

L'inventore dell'Itpop

Ha cantato un'Italia grottesca negli anni della tensione e delle P38, i migranti del Sud e gli sfruttati, l’ipocrisia dei politici. Dopo la sua morte, le sue canzoni graffianti e appassionate sono assurte a culto di intere generazioni di cantautori. Rino Gaetano è il padre geniale e inclassificabile del pop italiano. 

Salvatore Antonio Gaetano nasce a Crotone, in Calabria, il 29 ottobre 1950. A dieci anni, segue a Roma i genitori, impiegati come portieri di uno stabile in via Nomentana. Ancora adolescente, si appassiona alla musica e inizia comporre i primi brani. Si esibisce al Folkstudio, dove è scoperto da Vincenzo Micocci (passato alla storia per le invettive che Alberto Fortis - al quale aveva negato un'audizione - gli lancia nel brano del 1978 Milano & Vincenzo). 

Nel 1973 Rino Gaetano debutta con la casa discografica It pubblicando (con lo pseudonimo di Kammamuri’s) il 45 giri I love you Marianna, che però non riesce ad attirare l'attenzione degli addetti ai lavori nè del pubblico. La stessa sorte tocca al primo album, Ingresso libero (che esce nel 1974). Forse l'Italia non è ancora pronta per la sua sottile ironia, per il suo amore sincero per la vita, per la sua gentile e cortese denuncia.

I primi successi arrivano l’anno successivo con la pubblicazione del singolo Il cielo è sempre più blu, un brano atipico, mai ufficialmente incluso in nessuno dei suoi album, inizialmente diviso in due parti e solo successivamente riunito nella "extended version" che tutti conosciamo di otto minuti e venti. Ma il songwriting di Rino Gaetano è già chiarissimo: frasi nonsense sempre in bilico tra sentimento e denuncia sociale, ironia e passione, la voce ruvida, il tono scanzonato. Nel 1976 arriva il primo album di successo, Mio fratello è figlio unico.

Ma è con l’esibizione a Sanremo del 1978 che arriva la vera consacrazione. Rino Gaetano – con cilindro e ukulele – canta Gianna, conquistando il terzo posto. Del brano, pieno di calembour e accostamenti insoliti, dirà:  

Gianna è una ragazza, una quindicenne che si pone un grave problema: che faccio – chiede a se stessa– mi politicizzo subito o prima aspetto di diventare donna? Una dura lotta che poi non si risolve, perché alla fine fa tutte e due le cose insieme. Senza annientare l’una o l’atra parte. 

Nello stesso anno incide l'album Nuntereggae più. Il singolo omonimo che gli fa da traino è un colossale sberleffo a ritmo di reggae contro tutto e contro tutti, da Gianni Agnelli alla P2, dalle P38 a Berlinguer, dal giornalismo protopadano di Gianni Brera allo scandalo della spiaggia di Capocotta (dove venne trovata morta Wilma Montesi dopo un festino a base di stupefacenti in una altolocata residenza, frequentata da importanti politici e noti facoltosi dell'epoca).

A Enzo Siciliano che loda l’esprit anarchiste delle sue canzoni, il cantautore crotonese risponde:

Ma questa  l’arte di tutti gli italiani! Solo adesso, chissà perché, vogliamo nasconderla. Ci siamo ritrovati tutti molto impegnati, molto tristi, perfino macabri… Noi, il paese di Petrolini, di Totò, di Pietro Germi…

Il pubblico aumenta e Gaetano lascia la It per approdare alla major Rca, con la quale nel 1979 produce il suo quinto album, Resta vile maschio, dove vai?, aperto dal salace brano omonimo firmato da Mogol. Nel 1980 pubblica E io ci sto.  

Nei primi mesi del 1981, il crescente successo lo conduce in tournée con Riccardo Cocciante e il New Perigeo di Giovanni Tommaso. 

La notte del 2 giugno dello stesso anno, mentre percorre con la sua Volvo via Nomentana a Roma, all'altezza di via XXI Aprile, si schianta contro un camion. Cinque ospedali ne rifiutano il ricovero. Muore quella notte stessa al appena 31 anni. Avrebbe dovuto sposarsi pochi giorni dopo. 

La sua salma viene sepolta al cimitero del Verano di Roma.

Per ironia della sorte, in una delle sue prime canzoni del periodo del Folkstudio, La ballata di Renzo, immaginava la storia di un giovane che, a seguito di un incidente automobilistico, non trovava un ospedale che riuscisse a ospitarlo. 

Moltissime le raccolte di cover pubblicate postume, tra cui Dalla parte di Rino (2011) e Istantanee e tabù (2021).

Nel video Rino Gaetano canta Gianna a Discoring.