Scheda film
Regia: Riccardo Milani
Soggetto e Sceneggiatura: Riccardo Milani e Michele Astori
Fotografia: Saverio Guarna
Montaggio: Patrizia Ceresani e Francesco Renda
Scenografie: Marta Maffucci
Costumi:
Alberto Moretti
Musiche: Piernicola Di Mauro
Suono: Adriano Di Lorenzo
Italia, 2024 – Commedia – Durata: 113′
Cast:
Antonio Albanese, Virginia Raffaele, Sergio Saltarelli, Alessandra Barbonetti, Sergio Meogrossi, Corrado Oddi, Enzo De Sanctis
Uscita in sala: 28 marzo 2024
Distribuzione: Medusa Film

Pro: La montagna lo fa…

Il maestro elementare Michele (Antonio Albanese), dopo anni di insegnamento in città, stanco delle continue minacce da parte dei genitori dei suoi piccoli allievi, come anche di quelle degli stessi studenti, fa richiesta di essere destinato temporaneamente presso una sperduta scuola in quel di Rupe, (immaginario) paesino immerso nel Parco nazionale d’Abruzzo, l’istituto “Cesidio Gentile detto Jurico”. Quando giungerà sul posto, scoprirà anche a sue spese come i problemi di una realtà piccola come quella siano diametralmente opposti, se non peggiori. Lì i maestri sono più che maestri, come i veterinari sono quasi dottori, ed anche gli alunni diventano quasi figli. Come scriveva Cesare Pavese, “Un paese vuol dire non essere soli”. Ma in un paese sperduto tra nevi e montagne si è anche davvero soli: dimenticati dalle istituzioni e strozzati dagli interessi dei più forti, siano essi sindaci di paesi più grandi o leggi che costringono alla chiusura di una scuola se è rimasta pochi studenti. E quando chiude pure la scuola, la comunità intorno rischia di estinguersi…

Riccardo Milani – che quando si scrolla di dosso l’ingombrante compagna (la quale finalmente pare aver raggiunto una dorata e consacrata autonomia), realizza film sempre più convincenti, come i recenti Corro da te Grazie ragazzi – frequenta da tempo le zone che racconta in questo film, quelle del Parco Nazionale d’Abruzzo e nello specifico l’Alto Sangro, e conosce bene la popolazione locale. Un mondo a parte è così un film molto di pancia, sincero con gli abitanti del luogo, ampiamente coinvolti nel progetto, e con gli spettatori. I difetti non mancano e le soluzioni adottate sono spesso le più semplici, ai limiti del semplicistico, come anche certi tormentoni – uno su tutti: “la montagna lo fa”. Anche il ricorso agli immigrati del posto e alla “nuova vena” dei profughi ucraini, per quanto intelligente come soluzione, è al limite della decenza. Ma le accuse che gli abruzzesi rurali fanno agli inurbati che giungono, come il maestro Michele, a fare poco più che i turisti e con le migliori, teoriche intenzioni, senza (pre)occuparsi troppo delle reali condizioni e dei problemi dei locali, sono vere e condivisibili.

Però Un mondo a parte, nella sua faciloneria, nel suo vincere facile sua??? trasuda verità e schiettezza da ogni fotogramma. E non sarà difficile per chi, come il regista, ha frequentato largamente quei luoghi commuoversi, e per chi ne abbia a malapena sentito parlare, desiderare, come il protagonista, di correre in mezzo ai prati e alle nevi del Parco nazionale d’Abruzzo, magari con una consapevolezza nuova. Ma non preoccupatevi: La montagna lo fa.

Voto: 7

Paolo Dallimonti

Contro: Lo spopolamento della Penisola

Michele, insegnante di scuola elementare di Roma, per dare una scossa alla sua vita lavorativa decide di domandare un trasferimento temporaneo in un piccolo paese al centro del Parco nazionale d’Abruzzo. Oltre a doversi ambientare, Michele si troverà al centro di una disputa che potrebbe portare alla chiusura della scuola, a causa della carenza di alunni. Insieme ad Agnese, la vicepreside, dovrà escogitare un modo perché questo non accada…
Buoni sentimenti nel centro della riserva naturalistica del parco nazionale dell’Abruzzo, è questo in estrema sintesi il riassunto del nuovo film di Riccardo Milani, ancora una volta assistito da Antonio Albanese e questa volta con la complicità comico-brillante di Virginia Raffaele, capace di imparare il dialetto abruzzese con estrema facilità. I tre, grazie all’aiuto di numerosi abitanti del luogo, anche loro protagonisti della pellicola, danno vita a un film capace di mietere un prevedibile successo di pubblico e critica narrando questa volta non più le vicende di due classi sociali differenti e divergenti che s’incontrano, come avvenuto sia in Come un gatto in tangenziale (2017) o nel suo sequel (Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto; 2021), o l’aiuto che un docente di teatro può dare al mondo carcerario (Grazie Ragazzi; 2023), ma cercando di entrare nella vita di un maestro appassionato che desidera fuggire dalla Roma periferica, dove non trova più senso al suo ruolo di educatore, per essere spedito a Rupe, un paese di nemmeno 400 anime, nel quale il ruolo sociale della scuola va ben oltre l’orario delle lezioni.
Se la descrizione della trama vi ricorda Benvenuti al Sud (2010), con Albanese nel ruolo che fu di Claudio Bisio, ma con ben più entusiasmo iniziale rispetto a quest’ultimo, e la Raffaele in quello che fu di Alessandro Siani, non siete poi troppo lontani dalla verità. Al tempo stesso la pellicola, scritta a quattro mani dal regista e da Michele Astori, ha il pregio di toccare, strappando un sorriso, alcuni dei problemi che possono affliggere le comunità più isolate della nostra penisola, come lo spopolamento, la distanza dai centri abitati più popolosi e quindi meglio serviti, fino alle incomprensioni genitori-figli, il precariato nel mondo della scuola, per arrivare al recente conflitto russo-ucraino.
Alla fine è proprio seguendo le peregrinazioni di Michele che ci si accorge come l’uomo sia capace di adattarsi a qualunque situazione riuscendo a toccare anche a piene mani la felicità, ma solo a patto che lo voglia ardentemente. Film quindi perfetto per essere visto in occasione di un’uscita famigliare e per ammirare le bellezze naturalistiche del Parco Nazionale d’Abruzzo. Di Milani, per poterlo ammirare nella sua forma più recente e migliore, suggeriamo di recuperare soprattutto gli ultimi documentari a sfondo musicale (Io, noi e Gaber; 2023) e sportivo (Nel nostro cielo un rombo di tuono; 2022)

Voto: 6

Ciro Andreotti