Un mondo a parte: intervista a Riccardo Milani, Antonio Albanese e Virginia Raffaele

Un mondo a parte: intervista a Riccardo Milani, Antonio Albanese e Virginia Raffaele

Un mondo a parte è un film che ti invita a esplorare territori spesso trascurati, trasportandoti all’interno di comunità remote per farti sperimentare le loro complesse realtà. Affronta temi come la rassegnazione, la perdita di speranza nel futuro e la diversità. Noi di CiakClub abbiamo avuto il piacere di intervistare il regista e gli attori.
Virginia Raffaele, Riccardo Milani e Antonio Albanese in una foto dal set di Un mondo a parte

Un mondo a parte, il nuovo film di Riccardo Milani, che vede come protagonisti Virginia Raffaele e Antonio Albanese, mette in luce le piccole comunità spesso trascurate, offrendo uno sguardo intimo su quei paesi meno popolati e, in un certo senso, dimenticati. Il film sarà disponibile nelle sale italiane a partire dal 28 marzo 2024. In occasione dell’imminente uscita del film, abbiamo avuto il piacere di intervistare il regista e il cast principale, subito dopo la proiezione riservata alla stampa presso il cinema Ettore Scola di Pescasseroli, incantevole località situata nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo.

Con Un mondo a parte, Riccardo Milani ha composto una vera e propria lettera d’amore verso quei luoghi spesso trascurati. Insieme a Antonio Albanese e Virginia Raffaele, il regista conduce lo spettatore in un viaggio alla scoperta di queste realtà nascoste. Appassionato dei paesaggi montani e abituale frequentatore di Pescasseroli, Milani esplora questi ambienti con la sua caratteristica mescolanza di dramma e comicità, un marchio distintivo già apprezzato in opere come Grazie Ragazzi e Come un gatto in tangenziale.

Riccardo Milani e il personaggio Michele Cortese

La passione di Riccardo Milani per il Cinema Ettore Scola di Pescasseroli è palpabile, tanto che la sua dedizione ha contribuito a preservarne l’esistenza, come da lui stesso raccontato. Questo ha ispirato la prima domanda spontanea sul quanto di sé Milani abbia messo nel personaggio di Michele Cortese, interpretato da Antonio Albanese. Nel film, Michele, insieme ad Agnese (Virginia Raffaele), lotta con tenacia per impedire la chiusura dell’istituto scolastico Cesidio Gentile detto “Jurico”, situato nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, dove si è fatto trasferire per fuggire dalla giungla romana. Milani si è aperto riguardo il suo legame con il personaggio:

C’è tanto è vero. C’è uno sguardo su questo posto come se fossi arrivato, invece che da bambino, alla sua età” qui ha indicato Antonio Albanese, per poi continuare “con il suo percorso da insegnante ma con quella stessa sorpresa infantile e anche con quello stesso affetto. Io penso che questo personaggio abbia, nel corso della storia, imparato delle cose, come credo di aver fatto io stando qua. Il motivo per cui ho fatto questo film è stato proprio questo, aver assorbito dei valori e aver cercato di raccontarli. Credo che questo possa essere un esempio per tutti.

L’antidoto a quel “Tutti perdenti, tutti contenti”

Antonio Albanese e Virginia Raffaele in una scena del film Un mondo a parte

Nel film emerge una frase emblematica che ha particolarmente colpito l’autore di questo articolo, tanto da diventare il titolo della sua recensione: “Tutti perdenti, tutti contenti. Questa espressione cela profonde verità, in particolare quelle relative all’invidia di coloro che desiderano il fallimento altrui. Tale riflessione ha stimolato una domanda al regista e agli attori sul miglior antidoto contro questa mentalità tipicamente italiana. Riccardo Milani, il primo a rispondere, ha condiviso il suo pensiero:

Tanto immobilismo di queste zone è stato dovuto a questo tipo di ragionamento, questo tipo di equazione. Però è vero che la fortuna di uno o due, poi diventano oggetto di invidia di altri. Questo purtroppo è un limite di queste comunità. Il passo avanti lo fa Duilio che lascia da parte tutto, le chiacchiere che possono arrivare. Lei si aggrappa a Duilio” indicando Virginia Raffaele (Agnese nel film) seduta accanto a lui, per poi concludere “perché in Duilio c’è la possibilità di un presente e di un futuro“. Virginia Raffaele è intervenuta subito dopo dicendo:

è una frase applicata ad un paese, ad una comunità, ma è anche molto intima come frase, molto personale. Quindi è un cercare di spostare lo sguardo sul prossimo, piuttosto che su noi stessi e pensare a proteggere solo il nostro orticello“. Antonio Albanese ha poi approfondito il discorso dicendo: “Però è una frase assolutamente drammatica secondo me, che racconta una forma di rassegnazione quasi totale che è quasi una malattia terribile. Quindi bisogna reagire assolutamente a questo. Il problema è proprio [nella mancanza di reagire] e questo film è capace di suggerire questa reazione e di far notare questa situazione“.

Duilio è la speranza nel futuro

Antonio Albanese e Duilio Antonucci in una scena del film Un mondo a parte

Duilio è un giovane con un sogno non convenzionale: vuole dedicarsi all’agricoltura, una passione che non trova sostegno nei suoi genitori, poiché si discosta dagli obiettivi tipici degli adolescenti. Questa sua scelta lo rende un outsider agli occhi della comunità. Durante la conferenza stampa, è emerso un dettaglio interessante: Duilio esiste davvero. Residente a Pescasseroli, a 16 anni ha sorpreso tutti scegliendo una pecora in regalo anziché il più comune motorino, scelta che conferma il suo legame con la terra.

A proposito di Duilio è venuto spontaneo chiedere al regista e agli attori se si fossero mai sentiti nella loro vita o nella loro carriera proprio come lui, ovvero non sostenuti negli obiettivi che volevano raggiungere. Riccardo Milani ha risposto per primo, rivelando: “Si mi è capitato, ma credo che faccia parte del percorso di tutti, in cui devi cominciare a credere nelle cose che fai. Quindi è un percorso comune. Quella situazione [di Duilio] credo sia più esasperata però, per un ragazzo di 19 20 anni affrontare quelle cose nudo di sostegno. Penso che sia ancora più degno di attenzione e di merito“. Antonio Albanese ha risposto condividendo un’esperienza personale:

Assolutamente si, ma parecchie volte, a partire dai genitori, da mio padre. La reazione non ve la posso dire che è stata quasi illegale, la frase” qui ha sorriso per poi continuare il discorso con parole davvero profonde, “però io ero molto convinto e se hai la fortuna di essere convinto, perché godi, perché ti piace quello che fai, nessuno ti potrà mai fermare. Nessuno. Sono due situazioni differenti, lui è determinato [riferendosi a Duilio], ma come lo eravamo anche noi, perché tutti hanno avuto, almeno nel nostro ambiente, in un modo o nell’altro delle enormi difficoltà, ma le difficoltà a volte aiutano a crescere“. Virginia Raffaele ha espresso il suo pieno accordo con un semplice ma significativo “Sottoscrivo“.

Con queste ultime parole dal grande significato vi ricordiamo che Un mondo a parte vi aspetta al cinema dal 28 marzo 2024. Lo andrete a vedere? Fatelo sapere nei commenti attraverso i nostri social.

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