Vengeance Is Mine, all Others Pay Cash

Indonesia, anni 80. Ajo Kawir è impareggiabile nella lotta corpo a corpo: tutti lo sanno, almeno quanto sono a conoscenza della sua condizione di impotenza. Ajo sfoga la sua frustrazione picchiando gente su commissione, finché non incappa in Iteung, una guardia del corpo che lo mette a dura prova. Tra Ajo e Iteung scocca la scintilla e, benché quest'ultima sia a conoscenza del suo stato, i due convolano a giuste nozze. Ma l'ex di Iteung, il sordido Budi, non è affatto d'accordo.

Dopo il debutto di Blind Pig Who Wants to Fly del 2008, vincitore del premio internazionale della critica a Rotterdam, l'aura di Edwin come nuovo talento del cinema indonesiano si è gradualmente affievolita, relegando le sue opere al mercato locale.

Con Vengeance is Mine, All Others Pay Cash - accattivante titolo per il mercato internazionale dal sapore pulp, dove la traduzione letterale del titolo originale suona all'incirca "Come la vendetta, anche il desiderio deve essere soddisfatto" - Edwin si riaffaccia sulla ribalta dei festival europei, grazie a un mix di generi cinematografici che guarda astutamente al gusto corrente.

La vicenda di Ajo e Iteung sembra provenire dalla più classica trama di un action exploitation indonesiano anni 80, intinto di mélo, ma l'adattamento del romanzo omonimo di Eka Kurniawan per il grande schermo inietta nella vicenda sottotesti sessuali e politici che aggiungono nuovi livelli di lettura all'apparenza da B-movie.

L'impotenza di Ajo, contrapposta all'insistenza di Budi sulle proprie prestazioni sessuali, diviene una metafora dei danni prodotti dal machismo di una società fallocratica e violenta. Non a caso Edwin colloca la vicenda negli anni 80 del sanguinario regime di Suharto, responsabile di un genocidio tristemente noto e denunciato su grande schermo dal documentario L'atto di uccidere di Joshua Oppenheimer.

La pagina politica è rievocata attraverso la metafora dell'eclisse di sole, un chiaro riferimento al fatto che sull'omertà di chi guarda dall'altra parte si regge un sistema di potere intimidatorio e iniquo. Nella fattispecie nel buio dell'eclisse avviene un misfatto tragico, che si rivelerà alla base della condizione attuale del protagonista e della concatenazione di eventi susseguenti. Iteung d'altro canto rappresenta il ribaltamento tra sesso forte e sesso debole, tipico della nostra epoca e dell'esigenza dii un necessario freno al machismo.

Ad arricchire ulteriormente un calderone a rischio di sapidità da troppi ingredienti, intervengono anche elementi fantastici e di fluidità sessuale - un deus ex machina sotto forma di spirito transessuale - sul piano contenutistico e di animazione digitale su quello stilistico.

L'esito è quello di un accattivante e modaiolo oggetto pop ad uso e consumo dei cinefili, con qualche fondato sospetto di astuzia acchiappapremi ma una garanzia certa di intrattenimento. 