Le Magnifiche Tredici, chi sono le rettrici alla guida delle università italiane (e della Crui)
Sale la percentuale di donne alla testa delle istituzioni universitarie: ora sono il 15 per cento, ma la strada per la parità è ancora lunga
Marina Brambilla
Con l’elezione di Marina Brambilla alla guida della Statale di Milano, le «magnifiche rettrici» in Italia salgono a 13. A Milano tre atenei sono ora presieduti da donne, visto che al Politecnico c’è Donatella Sciuto dal novembre 2022 e alla Bicocca Giovanna Iannantuoni che da qualche mese è anche la presidente della Conferenza dei Rettori (Crui). Con Brambilla la percentuale di rettrici nel nostro Paese sale al 15 per cento: ancora poche, visto che i loro colleghi sono 72. L’ ultimo rapporto «Analisi di genere» dell’Anvur, l’agenzia di valutazione dell’università, ha lanciato l'allarme proprio sul fatto che, nonostante le donne costituiscano la maggioranza tra i laureati, man mano che si salgono i gradini della carriera accademica sono poi gli uomini a ricoprire la stragrande maggioranza dei posti. Se nei dottorati c’è parità di genere, le associate sono soltanto il 42 per cento e le ordinarie il 27. Va detto, per quanto riguarda le rettrici, che negli ultimi tre anni il loro numero è in continua crescita.
Giovanna Iannantuoni
Giovanna Iannantuoni (Bicocca)
Vediamo chi sono, a partire dalla presidente della Crui, Giovanna Iannantuoni. Pugliese di Lucera (1970), ha studiato al Des della Bocconi prima di prendere il PhD a Louvain la Neuve in Belgio. Ha lavorato a Londra e poi iniziato la carriera universitaria a Milano, dove è tornata nel 2006. Docente di Economia Politica a Milano-Bicocca, dal 2015 è diventata presidente della Scuola di dottorato e nel 2019 seconda rettrice dell’Ateneo, succedendo all’ex ministra Maria Cristina Messa. Nel 2023 è stata eletta dai suoi colleghi prima donna a Capo della conferenza dei rettori.
Donatella Sciuto (Politecnico di Milano)
Non poteva che essere un ingegnere la rettrice del Politecnico di Milano, Donatella Sciuto. Originaria di Varese, classe 1962, è la prima donna a dirigere la più importante fucina di tecnologia e ricerca italiana. Dopo aver studiato ingegneria elettronica proprio al Politecnico, ha proseguito gli studi con il dottorato negli Stati Uniti prima di rientrare in Italia per la carriera accademica. Per quanto riguarda le politiche di genere si è data come traguardo di metà mandato (nel 2025) di portare al 40 per cento la rappresentanza femminile tra i ricercatori in ingresso e al 30 i corsi con parità di numeri tra studenti e studentesse.
Antonella Polimeni
Antonella Polimeni (Sapienza)
Anche la più grande università europea, La Sapienza di Roma, ha la sua prima rettrice, Antonella Polimeni, dal 2020. Romana, classe 1962, è medico ed ha iniziato la sua carriera alla Sapienza come ricercatrice nel 1989. E’ stata anche preside della Facoltà di Medicina e Odontoiatria dell’ateneo romano.
Tiziana Lippiello (Ca' Foscari)
Ha un curriculum internazionale Tiziana Lippiello, ordinaria di Lingua cinese classica, Storia della filosofia e delle religioni della Cina nel Dipartimento di studi sull’Asia e sull’Africa mediterranea e, dal 2020, rettrice dell’università Ca’ Foscari di Venezia. Qui si è laureata in Lingue e letterature orientali prima di spostarsi a Pechino, alla Fudan di Shangai, a Leiden in Olanda e infine a Trieste per proseguire e completare gli studi e specializzarsi. Poi la sua carriera accademica è stata tutta a Ca’ Foscari. Vive a Portogruaro e ha due figlie.
Paola Inverardi
Paola Inverardi (Gran Sasso Science Institute)
Dal 2022 anche una delle Scuole superiori universitarie più giovani è guidata da una donna: Paola Inverardi, abruzzese dell’Aquila, (1957), laureata a Pisa in Scienze dell’Informazione, una carriera all’Olivetti prima di vincere un concorso da ricercatrice al Cnr, è stata ordinaria di Informatica all’Aquila, poi rettrice della medesima università (2013-2020), prima di diventare rettrice del Gran Sasso Science Institute, la Scuola Universitaria nata dopo il 2009 proprio per rilanciare la ricerca e il territorio.
Sabina Nuti (Scuola Superiore Sant'Anna)
In Toscana sono due le rettrici. Sabina Nuti, pisana, 1959, si è laureata in Scienze Politiche nella sua città e ha frequentato un Mba alla Bocconi prima di fondare il laboratorio Management e Sanità alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Professoressa di Economia nel medesimo ateneo, dal 2019 ne è diventata rettrice.
Alessandra Petrucci
Alessandra Petrucci (Firenze)
Alessandra Petrucci (Milano, 1962), ingegnere civile, ha iniziato la carriera accademica a Firenze dove è professoressa di Statistica sociale. Dal 2021 è alla guida dell’Ateneo.
Daniela Mapelli (Padova)
Nel 2021 è stata eletta anche la prima rettrice dell’Università di Padova, dopo 800 anni di storia. Daniela Mapelli, lombarda, era arrivata a Padova per studiare Psicologia sperimentale, si è fermata nel dipartimento di Neuropsicologia e ha salito tutti grandini della carriera accademica fino a prendere la guida dell’ateneo.
Laura Ramaciotti
Laura Ramaciotti (Ferrara)
Anche Laura Ramaciotti, rettrice dell’università di Ferrara, è stata eletta nel 2021: economista laureata a Bologna e allieva dell’ex ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha una figlia adolescente.
Giovanna Spatari
Sono tre le rettrici elette alla fine del 2023. La prima è Giovanna Spatari, messinese classe 1965, alla guida dell'Università di Messina dal dicembre scorso, dopo le dimissioni anticipate del suo predecessore (e presidente della Crui) Cuzzocrea costretto al passo indietro da uno scandalo che riguardava le spese dell’ateneo. Ordinaria di medicina del lavoro, Spatari, che ha compiuto tutto il percorso di studi e di cariche nello stesso ateneo che ora guida, è anche la prima donna della storia a diventare rettrice in Sicilia.
Manuela Ceretta
Manuela Ceretta (Valle d'Aosta)
Manuela Ceretta invece è già la seconda rettrice di una delle più “giovani” università italiane, nata nel 2000, quella della Val d’Aosta. E’ stata eletta nel novembre 2023, succedendo a sorpresa a Maria Grazia Monaci, che puntava su un secondo mandato. Originaria di Parma, ha studiato alla Statale di Milano e si è specializzata a Torino dove è stata professoressa ordinaria di Storia del pensiero politico. Resterà in carica fino al 2027.
Mariagrazia Russo (Unint)
A settembre del 2023 è diventata rettrice all’Unint (Università internazionale di Roma) anche Mariagrazia Russo, laurea in Lingue, dottorato e post-doc alla Sapienza di Roma e quindici anni di insegnamento all’università della Tuscia di Viterbo, prima di approdare come ordinario all’Unint.