Studio comparativo della Cambridge University sulla conservazione della natura nell’Ue: in Italia situazione preoccupante - Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile

Studio comparativo della Cambridge University sulla conservazione della natura nell’Ue: in Italia situazione preoccupante

30 anni di politiche ambientali non hanno impedito che molti habitat siano minacciati

[30 Maggio 2023]

Secondo il volume “Nature Conservation in Europe – Approaches and Lessons”, pubblicato da Cambridge University Press, nonostante 30 anni di politica attiva, una percentuale significativa degli habitat naturali dell’Italia è ancora minacciata o in declino.

Lo studio comparativo realizzato da un folto team di ricercatori è il testo più aggiornato e completo sulla conservazione della natura in Europa ed è stato curato da Graham Tucker, uno dei più autorevoli conservazionisti a livello internazionale e già a capo del Programma Biodiversità dell’Institute for European Environmental Policy. Il volume traccia un quadro esaustivo della situazione europea, fornendo «Un’analisi critica delle risposte, dei risultati e dei fallimenti nella conservazione della natura, motivati dal preoccupante stato della biodiversità e dal mancato raggiungimento degli obiettivi di conservazione» e riassume «Le condizioni degli habitat naturali europei e l’impatto delle attività umane, fornendo una panoramica sulle convenzioni internazionali, la politica ed il quadro legislativo sulla conservazione della natura in Europa».

Gli esperti nazionali contribuiscono a tracciare un’analisi di dettaglio della situazione attuale e delle prospettive future della conservazione della natura in Europa, presentando anche casi studio comparativi dai quali trarre preziosi insegnamenti. Gli esperti dell’Università di Pavia e di Comunità Ambiente mettono in evidenza come «Negli ultimi 30 anni, le politiche italiane sulla conservazione della biodiversità abbiano fatto notevoli progressi, spaziando tra argomenti di vasta portata come le pressioni sulla biodiversità, la legislazione e la governance, le strategie per la biodiversità, la protezione delle specie, le aree protette, la gestione degli habitat e i finanziamenti».

Ma “Nature Conservation in Europe”, che raccoglie e analizza gli studi realizzati anche in Italia fra il 2013 e il 2018, incluso il monitoraggio nazionale delle specie e habitat in Direttiva Habitat e Uccelli, fa notare che «Gli habitat italiani maggiormente minacciati o in declino includono quelli dunali (71% delle valutazioni), di acqua dolce (47%) e di prateria (39%). Dal punto di vista delle specie, animali e vegetali, i gruppi più a rischio (in cattivo stato di conservazione o in declino) includono pesci (39% delle valutazioni), anfibi (15%) e piante vascolari (12%).

La situazione dell’avifauna sembra meno grave, anche se nel periodo 2007-2018 le popolazioni nidificanti e svernanti in Italia sono comunque diminuite rispettivamente il 17% e il 9%.