Un sogno chiamato Lipsia, città d'arte e di musica - la Repubblica

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Un sogno chiamato Lipsia, città d'arte e di musica

Lipsia, piazza del mercato
Crediti: Andreas Schmidt 
Tour nella città della Sassonia tra musei, chiese e dintorni naturalistici spettacolari
5 minuti di lettura
LIPSIA. Antica e moderna insieme, vivibile e godibilissima ma anche segnata da un passato doloroso e violento, Lipsia è la città della Sassonia forse più densa di contraddizioni, affascinante e imperdibile proprio per questo. Il centro storico accoglie il turista come una mano tesa che accompagna, lungo un ginepraio di viuzze elegantissime, attraverso la Storia. Anzi, le Storie: quella della musica, scandita dalle vite dei grandi musicisti, quella moderna, sotto il giogo della DDR, e quella contemporanea, dedicata agli studenti di tutto il mondo, che grazie al programma Erasmus ogni anno scelgono questa come meta di studio, e raramente poi l'abbandonano.

Un po' di Storia. Sorta tra il VII e il IX secolo da un primo insediamento slavo, Lipzk, ovvero "il luogo dei tigli" - assunse attorno al 1015 la denominazione di "urbis Libzi" e solo più tardi divenne Lipsia, fiorente centro commerciale che intorno al 1165 ottenne ufficialmente il titolo di città e il diritto a tenere il mercato. Nel 1497, con l'imperatore Massimiliano I, si vide riconosciuto anche il diritto a ospitare la fiera, e fu primo il passo verso la Lipsia che conosciamo oggi, vale a dire una delle città espositive più importanti del mondo.

Il tour della città non può non cominciare dalla Marktplatz, la Piazza del Mercato sulla quale si affaccia il Vecchio Municipio: è questo il cuore della città, un centro vivo e pulsante di negozi, ristoranti e localini popolati da studenti. L'Università, del resto, è a due passi, e la freschezza dei ragazzi ha indubbiamente contribuito a smorzare, anno dopo anno, il clima da post-Ddr che altrimenti avrebbe ingrigito la città.

"Stasi, potere e banalità". Per capire fino a che punto la storia della città è importante, tra i 25 musei di Lipsia, il consiglio è quello di visitare la mostra permanente "Stasi, potere e banalità" nel Runde Ecke (il nome deriva dalla forma arrotondata dell'ingresso principale), edificio che è stato per 40 anni il quartier generale della Stasi nel distretto di Lipsia, l'unico in tutta la Germania le cui stanze originali siano state conservate e aperte ai visitatori come memoriale dopo il 1989. All'interno l'ambiente originale è stato preservato in modo autentico per dare ai visitatori l'impressione di trovarsi nella Lipsia della Repubblica Democratica Tedesca.

Imperdibile anche il Zeitgeschichtliches Forum o Forum di Storia Contemporanea, dedicato alla storia della città e della Germania dell'est dalla seconda guerra mondiale in poi, è concepito come un luogo della memoria e comprende anche una biblioteca e un centro informazioni.

La città della musica. Con le sue 6 orchestre sinfoniche (al primo posto la celebre Gewandhausorchester Leipzig, una delle migliori di tutta la Germania), Lipsia è però soprattutto la città della musica, e quindi, dopo un viaggio nel luogo simbolo di rinascita e auto-liberazione dalla Ddr, godetevi un tour musicale alla scoperta delle vite di alcuni dei più grandi compositori e maestri della storia della musica classica, lungo quella che dagli appassionati viene definita la "traccia delle note di Lipsia", un ideale percorso culturale sulle note del pentagramma, paragonabile per ricchezza e varietà solo a quello di Vienna.

Il musicista più emblematico è molto probabilmente John Sebastian Bach, da vivo apprezzato come virtuoso organista e ispettore d'organo ma solo a metà dell'ottocento Bach conosciuto e riscoperto davvero. Il musicista era nato a Eisenach ma trascorse a Lipsia gli ultimi 27 anni della sua vita, dove fu maestro di scuola alla scuola dei Thomaner e cantori alla chiesa di Tommaso, nella quale oggi è anche sepolto. In città Bach scrisse molte delle sue opere più conosciute, come le Passioni secondo Giovanni e secondo Matteo e l'Oratorio di Natale. Nella casa del suo amico Bose, di fronte alla chiesa di Tommaso, si trovano l'Archivio Bach e il Museo a lui dedicato.

Purtroppo l'appartamento di Johann Sebastian Bach non esiste più, ma si trovano ancora in Sassonia molte abitazioni autentiche di famosi compositori, da Jakob Ludwig Felix Mendelssohn Bartholdy a Robert Schumann, la cui casa natale - dove visse con la moglie Clara Wieck - è un museo. C'è anche un memoriale per Wilhelm Richard Wagner nella sua vecchia scuola.

La fontana di Mendebrunnen, in Augustusplatz
 

Sulle tracce di Goethe. Dopo aver visitato la Piazza del Mercato e omaggiati i vostri musicisti preferiti, fate tappa alla Mädler-Passage, elegante galleria commerciale nonché salotto cittadino nota soprattutto per l'Auerbachs Keller (Cantina di Auerbach) storico locale risalente al 1530-1538 in cui Goethe ha ambientato alcune scene del suo Faust. Al drammaturgo, Lipsia ha dedicato anche un monumento davanti al palazzo della vecchia borsa.

Di chiesa in chiesa. La città è famosa anche per le sue chiese meravigliose. La Nikolaikirche - la chiesa di San Nicola, evangelica - è il luogo di culto più antico e più grande di Lipsia, divenuto famoso per la grande manifestazione per la pace e la democrazia del 9 ottobre 1989, che portò poi alla rivoluzione pacifica, e quindi alla riunificazione delle due Germanie.

Nella Thomaskirche - chiesa di San Tommaso, luterana - ha sede il Thomanerchor, coro di voci bianche di fama mondiale, ai cui mottetti si può assistere ancora oggi il venerdì e il sabato, proprio come ai tempi di John Sebastian Bach, che ne fu direttore per 27 anni e a cui è dedicato un museo proprio di fronte all'edificio.
La chiesa di San Nicola
 

Chiusura in bellezza ad Augustusplatz. Tra musei, gallerie, cavare e varietà, templi del gusto e dello shopping, la passeggiata attraverso il centro di Lipsia non può non concludersi in Augustusplatz, piazza in cui si trovano la famosissima orchestra del Gewandhaus e il Teatro dell'Opera, uno dei più antichi d'Europa.

Altri luoghi da visitare sono il Völkerschlachtdenkmal, monumento alla Battaglia delle Nazioni, in seguito alla quale Napoleone I dovette ritirarsi in Francia, lo zoo, il Panometer (teatro circolare con proiezioni a 360° delle immagini del relitto del Titanic), l'eccentrico quartiere di Plagwitz e il Cospudener See, attrezzato lago artificiale appena fuori porta.

Qualche consiglio, infine, su dove mangiare: se vi fermate a pranzo al ristorante Telegraph ordinate le sue abbondanti e ottime insalate; da non perdere una cena al Panorama Tower (almeno se non soffrite di vertigini!).

Dal vecchio al nuovo. Accanto a quella classica c'è poi un'altra Lipsia ancora da scoprire, più moderna e seducente che mai. Se amate i grandi capannoni industriali riconvertiti in poli culturali non perdetevi la Baumwollspinnerei, nel distretto di Lindenau, ex cotonificio oggi spettacolare sede di gallerie d'arte, studi e ristoranti; molto interessanti anche il Tapetenwerk, ex fabbrica di tappezzeria, e il Kunstkraftwerk, ex centrale elettrica per il tram, che offre ai visitatori un modo completamente nuovo di entrare in contatto con le opere più importanti dei tre geni dell'Alto Rinascimento. Con i loro atelier, laboratori, gallerie e locali alternativi, sono questi ambienti il cuore pulsante della nuova Lipsia, che tra queste mura fascinosamente underground si sente particolarmente a suo agio.

Alla scoperta dei dintorni. Perfetta per un weekend e ancor più per una vacanza di quattro o cinque giorni, Lipsia lascia al visitatore tempo e voglia per organizzare anche un giro nei dintorni, tra i laghi del Leipziger Neuseenland.
Il Lago di Cospuden 

Fino al 1990, la regione del Leipziger Neuseenland era caratterizzata da un'intensa attività mineraria, ma nel tempo, con la cessazione delle attività, quest'area è stata protagonista di un intenso programma di rinaturalizzazione: oggi ciò che si presenta agli occhi del turista è un paradiso acquatico per visitatori di tutte le età. Dall'allagamento delle miniere sono infatti nati 22 laghi che conferiscono al paesaggio un aspetto surreale, quasi magico.

Tra i laghi del Leipziger Neuseenland. Si parte dal Lago di Cospuden, o "Cossi", come viene affettuosamente chiamato dagli abitanti di Lipsia, con le sue vaste spiagge sabbiose: qui si possono praticare sport acquatici di tutti i tipi, rilassarsi in centri benessere, gustare cibo locale in ottimi ristoranti e noleggiare biciclette e barche. D'estate il cartelloni è pieno di eventi, per la gioia anche dei giovani. Il "Kulki", o lago di Kulkwitz, è una meta popolare da quasi 40 anni, essendo uno dei primi laghi nati dalle vecchie miniere. Dal 2004, un moderno impianto crea un fresco venticello che per gli appassionati di sci nautico e wakeboard è una vera manna.

Anche il lago di Schladitz sorprende il visitatore per le sue tantissime offerte, dentro e fuori dall'acqua: dalla sua apertura, nel 2003, è forse la meta di svago più rinomata per la qualità dell'acqua, impreziosita da una fitta rete di percorsi ciclabili e pedonali. La "spiaggia dello sport", nell'insenatura di Schladitzer Bucht, offre la possibilità di praticare kitesurf e wakeboard.

Tra rafting e oggetti d'arte. Il lago di Markkleeberg, famoso per le spiagge di sabbia finissima, si trova a due passi dalla città: qui è possibile praticare un'esperienza imperdibile a livello di rafting, grazie all'impianto progettato in occasione della candidatura alle Olimpiadi del 2012, uno dei due più all'avanguardia d'Europa.
La Baumwollspinnerei 

I chilometri di spiagge sabbiose del lago di Störmthal, infine, attirano bagnanti da tutta la Germania, ma la principale attrazione di questa distesa d'acqua è Vineta, una chiesa galleggiante e oggetto d'arte al tempo stesso, che può essere visitata in un'escursione su un veicolo anfibio del 1942 rimesso a nuovo, un'iniziativa unica in tutta la Germania.