Marvel Studios

Il lavoro di Victoria Alonso come produttore del film candidato all’Oscar Argentina, 1985 è stato imputato come motivo per il licenziamento della dirigente Marvel Studios dall’azienda, stando a tre fonti a conoscenza delle vere ragioni che ne hanno causato l’allontanamento. L’avvocato di Alonso, tuttavia, ha respinto tale motivazione, definendola “assolutamente ridicola“.

 

In una dichiarazione a Variety, l’avvocato Patty Glaser, che rappresenta Alonso in occasione della sua partenza dalla Disney, afferma invece che la dirigente è stato “messa a tacere” dalla Disney e che ha avuto la “benedizione” dello studio per lavorare su Argentina, 1985.

In questione, secondo le fonti, c’era il contratto di lavoro di Victoria Alonso con la Disney, sottoscritto nel 2018, che le proibiva di lavorare a progetti per qualsiasi studio rivale. Argentina, 1985 è stato prodotto in parte da Amazon Studios, che ha distribuito il film su Prime Video a ottobre.

Alonso, che è nata e cresciuta in Argentina, non ha avvisato in anticipo la Disney del suo coinvolgimento in Argentina, 1985, secondo le fonti. I suoi anni di servizio con la Marvel, tuttavia, hanno concesso ad Alonso abbastanza potere tanto che lo studio ha accettato il lavoro extra-studio, nonostante un contratto in esclusiva che le impediva di andare a lavorare con altri studi. Sebbene i progetti presso distributori esterni siano insoliti per un dirigente della statura di Alonso, non sono inauditi.

Dopo che Argentina, 1985 è stato selezionato come candidato ufficiale per gli Academy Awards per il Paese del Sudamerica, Alonso è entrata nel circuito della stagione dei premi per promuovere il film verso la sua eventuale nomination all’Oscar come film internazionale. Ad Alonso è stato ripetutamente ricordato per iscritto che stava violando il suo contratto, dicono queste fonti, ma è andata avanti comunque, sostenendo agli Oscar proprio Argentina, 1985 invece che Black Panther: Wakanda Forever, pure candidato in diverse categorie. Solo otto giorni dopo, Alonso è stata licenziata per violazione del contratto e violazione degli standard di condotta aziendale della Disney.

“L’idea che la Disney conoscesse e approvasse la sua capacità di lavorare su [“Argentina, 1985″], e poi afferma di averla licenziata per un’intervista o due a sostegno di quel film, sembra folle”, ha dichiarato un ex dipendente della Disney a Variety, dichiarazione per la quale ha chiesto l’anonimato.

“L’idea che Victoria sia stata licenziata per una manciata di interviste alla stampa relative a un progetto di passione personale sui diritti umani e la democrazia che è stato nominato per un Oscar e per lavorare al quale ha ottenuto la benedizione della Disney è assolutamente ridicola”, afferma Glaser. “Victoria, una latina gay che ha avuto il coraggio di criticare la Disney, è stata messa a tacere. Poi è stata licenziata quando si è rifiutata di fare qualcosa che riteneva riprovevole. Disney e Marvel hanno preso una decisione davvero sbagliata che avrà gravi conseguenze. C’è molto di più in questa storia e Victoria lo racconterà a breve, in un forum o in altra forma”.

Una fonte vicina alla questione afferma anche che in seguito alle osservazioni di Alonso ai premi GLAAD del 2022, in cui ha citato per nome l’allora CEO Bob Chapek per la sua reazione al disegno di legge “Don’t Say Gay” della Florida, le è stato detto che non poteva fare più attività stampa per i progetti Marvel.

In una dichiarazione inviata a Variety, un portavoce della Disney ha definito i commenti di Glaser “sfortunati”. “È un peccato che Victoria condivida una narrazione che tralascia diversi fattori chiave riguardanti la sua partenza, tra cui un’indiscutibile violazione del contratto e una violazione diretta della politica aziendale”, afferma il portavoce. “Continueremo ad augurarle il meglio per il futuro e la ringraziamo per i suoi numerosi contributi allo studio”.

Sembra che il lavoro di Alonso su Argentina, 1985 sia stato un evento culminante per il mandato della dirigente alla Marvel, che era diventato sempre più a rischio a causa delle critiche ben note all’approccio dello studio agli effetti visivi, uno dei dipartimenti supervisionati da Alonso. Ant-Man and the Wasp: Quantumania ha subito aspre critiche per i suoi effetti visivi, e il film è uno dei progetti Marvel Studios con il minor incasso nella storia dell’azienda.

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