Un gelido inverno - Winter's Bone - recensioni del pubblico | MYmovies

Un gelido inverno - Winter's Bone

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Un film di Debra Granik. Con Jennifer Lawrence, John Hawkes, Kevin Breznahan, Dale Dickey, Lauren Sweetser.
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Titolo originale Winter's Bone. Drammatico, durata 100 min. - USA 2010. - Bolero Film uscita venerd� 18 febbraio 2011. MYMONETRO Un gelido inverno - Winter's Bone * * * - - valutazione media: 3,36 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari. Acquista »
   
   
   
writer58 luned� 28 febbraio 2011
l'inverno del nostro scontento... Valutazione 4 stelle su cinque
88%
No
12%

In "Winter's bone", il clima -umano e atmosferico- � gelido, l'ambientazione richiama un inverno postatomico, uno scenario da apocalisse fatto di miseria materiale ed emotiva, sottocultura criminale ed emarginazione. La fotografia del film sottolinea questa scelta: colori smorti, privati della loro luce, che richiamano la gamma dei grigi. I rapporti umani sono feroci, ostili, basati su esigenze elementari di sopravvivenza e difesa del proprio clan famigliare, appaiono devastati dall'uso e dallo spaccio della metanfetamina. Ambientato in un Missouri desolato, il film di Debra Granik propone il ritratto spietato e asciutto di una comunit� rurale dove vive una famiglia composta dalla madre malata, da un padre scomparso per questioni di droga, da due minori confinati in una fattoria fatiscente e da un'adolescente di 17 anni che si fa carico dell'intera famiglia e che intraprende un "viaggio dell'orrore" per salvare la propria casa e il proprio futuro. [+]

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ecoval domenica 9 gennaio 2011
l'america pi� dura Valutazione 4 stelle su cinque
83%
No
17%

Ambientato nello sperduto altopiano d'Ozark in Missouri, il film è un ritratto spietato e glaciale di un'America marginale e abbandonata a se stessa, dove non sembrano esserci più regole e dove vige unicamente la legge del più forte. Una fotografia fredda e distaccata trasmette ancor di più un senso d'inquietudine e smarrimento, all'interno di uno scenario visivo che ricorda quello di pellicole e romanzi post-apocalittici, come «La strada» di Cormac McCarthy, ma che invece è semplicemente la raffigurazione dell'America di oggi.Grande l'interpretazione della giovane Jennifer Lawrence nella parte della protagonista,lo consiglio davvero!

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cannedcat sabato 19 febbraio 2011
sarei persa senza il vostro peso sulle mie spalle! Valutazione 5 stelle su cinque
82%
No
18%

Se c'è una cosa che un cinefilo attento scopre non appena sbarcato in un punto qualsiasi degli Stati Uniti è che tutto gli è molto familiare, ci si immerge in uno scenario già praticato: è l'effetto del cinema e della letteratura americana, che è un dipinto dal vero, anche quando è brutale, come in questo film, che associa alla magistrale regia di Debra Granik una Jennifer Lawrence assolutamente eccezionale!
Una storia che non è una favola, una storia brutale di miseria, di violenza, di sopraffazione, una storia tipica di una comunità isolata dove il rapporto di sangue, che sia familiare o quello versato in interminabili faide, è la logica ferrea che fa vivere i personaggi in un qualcosa che sembra abnorme solo per chi non ne è mai stato coinvolto, e la bravura della regista è di farci immergerci totalmente in questo universo malmostoso da dove, paradossalmente , i personaggi non vogliono scappare, anzi, combattono ostinatamente per restarci, perchè suonare un banjo a NYC, a LA o San Francisco non sarebbe la colonna sonora della propria vita ma solo pallido folklore per turisti di bocca buona e di nessuna lettura. [+]

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davide belloni mercoled� 23 febbraio 2011
un'ottima attrice nei gelidi inverni interiori Valutazione 4 stelle su cinque
89%
No
11%


Jennifer Lawrence è un'attrice veramente dotata, e dopo la prova offerta in 'The Burning Plain' di Arriaga, si ritrova nuovamente a vestire abilmente i panni della ragazza (Ree Dolly) dell'estrema provincia degradante americana, questa volta costretta a sobbarcarsi il peso dei due fratellini e della madre malata negli inospitali altopiani del Missouri, a dispetto di parenti e conoscenti per nulla amichevoli e di un padre latitante , la cui ricerca da parte della ragazza (che non vuole perdere la sua casa impegnata per il processo) costituisce il fulcro dell'intreccio del film. Come molti dei film che vengono premiati al Sundance, anche questo rivela i propri punti di forza nei particolari, piuttosto che nell'immediatezza della storia e dei fatti. [+]

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hidalgo luned� 28 febbraio 2011
il gelido inverno di ree Valutazione 3 stelle su cinque
81%
No
19%

Una madre malata. Una famiglia da mandare avanti. Un padre, produttore e spacciatore di metanfetamine, che ha dato la sua proprietà come cauzione se non risponderà, una volta uscito di prigione, al mandato di comparizone. Di lui, nessuna traccia. La casa - la baracca - dove vivono la giovane e tosta Ree con il resto della famiglia, sta per essere confiscata dalla polizia.  Ree comicerà così  pericolosa "caccia all'uomo", suo padre, ma dovrà fare i conti con i segreti della gente del posto, disposta a tutto pur di non far emergere la scomoda verità.  Un dramma duro e realistico, ambientato tra i cupi ma suggestivi boschi del Missouri, paesaggi che diventano importanti come e quanto gli attori per dare al film un'atmosfera ancora più inquietante e sinistra. [+]

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nino quincampoix marted� 5 aprile 2011
la ballata dei trailer trash Valutazione 4 stelle su cinque
82%
No
18%

nell'America più profonda, quella della Bibbia sotto un braccio e un fucile pronto all'uso nell'altro, delle case mobili e dei materassi ad acqua (in un'unica definizione, tanto spietata quanto icastica, dei "poor white trash"), la diciassettenne Ree difende il suo diritto di accudire i fratelli minori e la madre catatonica nella loro umile casa malandata; in un ambiente cupo, triste (nel film gli unici sorrisi si vedono solo alla fine), fatto di spacciatori e criminali, ma soprattutto di regole e d'onore (comunque, anche se vieni vessato, picchiato e fatto a pezzi si ha l'impressione che tutto segua un giusto ordine prestabilito), lotta con tutte le sue forze per non soccombere alle decisioni degli altri
in una scala di colori che va da [+]

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pietro viola gioved� 17 marzo 2011
il freddo acciaio che ci lega Valutazione 4 stelle su cinque
78%
No
22%

Ottimo film. Duro e crudo. Ma anche poetico e struggente, perfetto nel descrivere dal punto di vista della "devianza" (fisica, mentale, ambientale, comportamentale) la forza dei legami di sangue, che tanto spesso la protagonista tira in ballo con i suoi interlocutori, tutti parenti e quasi-parenti. Il film descrive benissimo gli angoli più bui dell'essere umano, ma anche la luce della forza, della volontà, del coraggio. Fino all'epilogo quasi didascalico: "non potrei vivere senza il vostro peso sulle mie spalle" .
Assolutamente da vedere

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reservoir dogs gioved� 24 febbraio 2011
un immersione nell'essere umano Valutazione 4 stelle su cinque
64%
No
36%

Ree (Lawrence) vive in una zona montuosa del Missouri, la vita � dura e la ragazza si � accollata tutta la responsabilit� che la madre malata ed il padre latitante non possono dare ne alla casa ne ai due fratelli pi� piccoli. L'arrivo dello sceriffo rompe del tutto l'equilibrio gi� precario di una famiglia sul baratro: il padre non si � presentato in tribunale e la casa che aveva messo come garanzia verr� di conseguenza confiscata entro breve. Appresa la notizia Ree parte alla ricerca dell'uomo, il suo � un viaggio in un luogo popolato da lupi dove i legami (di sangue e non) affogano nel marciume di una palude e nel sangue, dove l'abbrutimento del bellissimo viso di porcellana di Ree � lo specchio di un habitat cupo e brutale. [+]

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renato volpone gioved� 24 febbraio 2011
gelido come l'inverno Valutazione 4 stelle su cinque
70%
No
30%

Gelido come l'inverno: è la sensazione che si prova nel vedere questo film. Il freddo ti entra nelle ossa, nella testa, nel cuore e ti lascia rapito dagli occhi della protagonista, coraggiosa, decisa, indifesa di fronte ad un clan famigliare che la condanna per gli errori commessi dal padre. Il suo orgoglio ribelle, il suo senso di appartenenza, di giustizia in fondo, le permettono di sopravvivere al dramma che le si pone di fronte, sola con due fratelli piccoli da allevare e una madre malata cui chiede aiuto almeno per una volta, ma che non le risponderà mai. Il film è crudo, non lascia spazio a facili speranze. Ottima la sceneggiatura, bella la fotografia e molto bravi gli interpreti. [+]

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pepito1948 marted� 8 marzo 2011
il trionfo del freddo Valutazione 3 stelle su cinque
83%
No
17%


Un film sul freddo, non solo quello naturale di un inverno nel Missouri (contesto marcatamente simbolico, dove si ripetono le immagini inquietanti di alberi e arbusti spogli e secchi), ma soprattutto quello umano. Non ci sono passioni, neanche negative, non c'è odio, semmai rancore, quello che cova e serpeggia implacabile nell'ombra senza tregua. Anche la violenza è fredda, ma atroce; al punto di derubare una minorenne della sua giovinezza e costringerla a fare da madre a se stessa, alla propria madre ed ai fratellini, ed a mascherare fuori di casa il proprio candore di adolescente con l'asprezza e il rude linguaggio di coloro che le girano attorno. Un freddo che distrugge i rapporti interfamiliari e crea clan contrapposti, genera cadaveri presunti ed introvabili, mette uomini e donne sullo stesso piano di degrado e sterilità interiori, ed i pochi impeti affettivi emergono timidamente come fiorellini radi in mezzo ad una coltre di neve. [+]

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