Pulp Fiction compie 30 anni: il cast si riunisce per celebrare il cult di Quentin Tarantino [VIDEO]

All'indomani della spiazzante cancellazione di The Movie Critic, che avrebbe dovuto essere il decimo ed ultimo film di Quentin Tarantino, si celebra un importante anniversario legato alla carriera del regista. Pulp Fiction, opera seconda del vulcanico autore, compie 30 anni. Così, per l'occasione, le star del cult che ha scritto la storia del cinema si sono riunite per una proiezione speciale del film.

A far da cornice all'imperdibile reunion è stata la serata d'apertura del quindicesimo TCM Classic Film Festival a Los Angeles. Sul tappeto rosso hanno camminato John Travolta, Uma Thurman, Samuel L. Jackson e Harvey Keitel. Presenti anche Rosanna Arquette (che nel film interpretava Jody), Phil LaMarr (il malcapitato Marvin), Julia Sweeney (la Raquel dello sfasciacarrozze del Mostro Joe), Frank Whaley (Brett) ed Eric Stoltz (lo spacciatore Lance).

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Si è fatta sentire la mancanza di Bruce Willis. Purtroppo l'attore, che in Pulp Fiction ha prestato il volto al pugile Butch Coolidge, dal 2022 è affetto da una grave patologia neurologica: la demenza frontotemporale. Assente ingiustificato, invece, è stato proprio il buon Tarantino.

Pulp Fiction, giocando con la cronologia e svelandosi a poco a poco, segue più storie che s'intrecciano tra loro. I gangster Jules (Samuel L. Jackson) e Vincent (John Travolta) ne passano di tutti i colori per consegnare una misteriosa valigetta al loro capo, il pericoloso Marsellus Wallace (Ving Rhames). Fortunatamente, il signor Wolf (Keitel) che 'risolve problemi' accorrerà in loro aiuto. Vincent, inoltre, trascorrerà una serata inaspettata (con finale a sorpresa) con la moglie del mafioso, l'affascinante Mia (Uma Thurman).

C'è poi Butch (Willis), che si rifiuta di perdere l'incontro di pugilato a tavolino e si mette nei guai con la mafia. Al tempo stesso, gli innamorati Zucchino (Tim Roth) e Coniglietta (Amanda Plummer) decidono di rapinare una tavola calda. Il film - grazie a dialoghi iconici, trovate imprevedibili ed interpretazioni indimenticabili - è uno di quei gioiellini che si rivedono sempre volentieri. E che intrattengono come la prima volta.

La pellicola ha ottenuto ben 7 nomination al Premio Oscar, portando a casa la statuetta per la miglior sceneggiatura originale. Il clamore suscitato dal gangster movie spianò a Quentin Tarantino la strada verso il successo, regalandogli la consacrazione nell'Olimpo di Hollywood. L'influenza di Pulp Fiction nella cultura pop è forte ed evidente ancora oggi. Basti pensare alla scena del twist al Jack Rabbit Slim's, o al look dei personaggi principali, tanto riconoscibile quanto imitato. Quanti di noi, poi, si sono chiesti che sapore avessero gli hamburger del Big Kahuna Burger, che Jules morde con gusto nella sequenza iniziali? O il caffè che Jimmy (Quentin Tarantino) offre controvoglia a Vincent, Jules e Wolf, ricevendo copiosi elogi?

Chissà se Tarantino era consapevole, durante le riprese, dell'impatto che la sua seconda creatura avrebbe avuto nell'immaginario collettivo. O del fatto che, nel corso degli anni, sarebbe diventato uno dei registi più folli dei nostri tempi. Chiudiamo con una piccola curiosità: una delle tantissime celate nel lungometraggio. Una costante del film è che, ogni volta che qualcuno si reca alla toilette, si verifica una svolta, generalmente drammatica. Ad esempio, quando Vincent va in bagno a casa di Mia, quest’ultima trova l’eroina nel cappotto di lui e va in overdose. Nella sequenza finale, invece, ambientata nella tavola calda, Vincent interrompe la conversazione con Jules per fare pipì. Quando torna in sala, si ritrova nel bel mezzo della rapina di Zucchino e Coniglietta.