Amadeus-Rai: perché il matrimonio sta finendo male (e perché invece Fiorello non se ne andrà) | Corriere.it

Amadeus-Rai: perché il matrimonio sta finendo male (e perché invece Fiorello non se ne andrà)

diRenato Franco

La storia tra la Rai e Amadeus è ai titoli di coda, gli ultimi sviluppi hanno fatto precipitare la situazione

Dopo Amadeus se ne va pure Fiorello? Pare troppo. Lo showman scherza a VivaRai2! sulle possibilità di passare a Discovery: «A me nessuno ha offerto nulla, nessuno mi ha chiamato. Ho il contratto blindato con il mio divano. Addirittura mia madre mi ha chiesto: “dove minchia è questo Nove?”». Fiorello giura fedeltà a viale Mazzini. Certo non è da escludere che tra qualche mese faccia visita ad Amadeus (in Rai avrebbero dovuto fare uno show in prima serata in autunno, titolo provvisorio Gli Amarello), ma in vista non c’è un cambio di editore, anche se lui lavora a progetto (non a contratto a lunga scadenza) e sembra che l’esperienza di VivaRai2! sia comunque destinata a concludersi definitivamente il 10 maggio. Fiorello assicura che all’orizzonte non c’è nessun canale 4 + 5, nessun 3 per 3, nessuna radice quadrata di 81. Non c’è niente in ballo: «Sono voci attendibilissime... le mie!»

In Rai comunque rimane aperta la questione del prossimo Sanremo e il borsino delle quotazioni porta sempre più in alto quelle di Carlo Conti. Fiorello — sempre lui — è ben informato: «Le autostrade sono spianate. Carlo è stato contattato per Sanremo 2025, ci sta pensando. Posso dire la mia? Dopo Amadeus bisogna andare sul sicuro e Carlo Conti è il sicuro». Il conduttore non si tira indietro («chissà»), così come Bonolis intervistato da Nunzia De Girolamo: «Ho 63 anni e sono 45 anni che faccio questo lavoro, credo che mi spettino altre cose. Ma Sanremo resta comunque una eventualità, l’ho già fatto. Se poi ti può tornare la voglia e qualcuno avrà anche voglia di ascoltarmi, si vedrà».

Intanto la storia tra la Rai e Amadeus è ai titoli di coda, gli ultimi sviluppi hanno fatto precipitare la situazione. Le indiscrezioni su uno dei motivi del malumore del conduttore — le pressioni subite, pressioni smentite dalla Rai ma non da lui — hanno reso i rapporti tra le parti sempre più tesi. Da viale Mazzini infatti sono emerse le richieste che il conduttore avrebbe avanzato (una società di produzione propria con la quale produrre format da vendere alle tv; un programma per la moglie Giovanna Civitillo; la non «presenza» del suo ex manager Lucio Presta) e si capisce che ormai i margini di manovra sono quasi a zero: tutto assomiglia ormai alla fine di un matrimonio in cui i coniugi si rinfacciano le rispettive mancanze. A Warner Bros. Discovery l’amministratore delegato Alessandro Araimo — impegnato in prima persona nella trattativa — sente che il secondo colpo (dopo Fabio Fazio) si avvicina. Le bozze del contratto sono pronte, per l’annuncio ufficiale non manca molto.

13 aprile 2024 ( modifica il 13 aprile 2024 | 07:08)