Incredibile ma vero: Tom Cruise ha quasi 60 anni (li compirà il prossimo 3 luglio) ma sembra eternamente giovane. In questi giorni ha portato Top Gun: Maverick, sequel del film cult anni ’80, al Festival di Cannes e l’energia è la stessa di quasi quattro decenni fa.
La star di Hollywood ha ricevuto, a sorpresa, una Palma d’Oro d’onore e mentre sfilava sul red carpet insieme al cast di Top Gun: Maverick gli è stato reso omaggio con frecce tricolori (quelli della bandiera francese, ça va sans dire).
Non solo: il divo si è anche concesso per una masterclass di un’ora, in cui ha dichiarato il suo amore per il cinema. La prossima missione impossibile di Tom Cruise è salvare la sala cinematografica.
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Nella competizione tra cinema e streaming Tom Cruise si schiera nettamente in favore del primo:
Capisco il business e ci sono tanti modi diversi di fare un film: io faccio film che non si fermano agli incassi del primo weekend, ma film che durano sulla lunga distanza. Si possono fare moltissimi tipi di film, ci sono tantissimi modi di vederli, ma io faccio film per il grande schermo. Ogni tipo di schermo ha un modo di raccontare una storia. E il cinema è il mio grande amore. Seguo tutto: i trailer, passo tanto tempo con le agenzie, gli Studios. Voglio capire il loro lavoro per capire come aiutarli a farlo ancora meglio.
Tom Cruise in Top Gun: Maverick: le foto di Cannes 2022
Tom Cruise è il Maverick del cinema americano
Pochi attori si sono spesi fisicamente e attivamente per il cinema come Tom Cruise: scorrendo la sua filmografia si può notare come il divo abbia lavorato con i più grandi registi, affrontando qualsiasi genere, dal dramma alla commedia, ballando e cantando quando serviva (tutti ricordiamo la scena di Risky Business, ma è fantastico anche in Tropic Thunder e Rock of Ages).
La cosa per cui però è più famoso è il fatto di fare da solo le proprie scene d’azione: l’allenamento di Tom Cruise è costante e non si tira indietro di fronte a nulla. Trattenere il fiato sott’acqua, pilotare un aereo, lanciarsi con il paracadute: ha fatto di tutto. Ecco perché si stupisce quando gli chiedono perché lo faccia:
Nessuno ha mai chiesto a Gene Kelly: perché balli? Perché fai tu i tuoi numeri? Faccio i miei stunt perché è ciò che amo, come mi esprimo. Ho provato a spingere il limite sempre più in là: per rendere i miei film più divertenti, più emozionanti. Non solo per le scene d’azione: per Risky Business ho preso lezioni di canto e danza. Sono convinto di riuscire a creare un’esperienza unica per il pubblico.
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Tom Cruise si è lanciato per la prima volta con un paracadute a 4 anni e mezzo!
La passione di Tom Cruise per l’adrenalina è cominciata presto, quando non aveva nemmeno cinque anni:
Il mio amore per l’adrenalina viene da lontano: a quattro anni e mezzo giocavo con una bambola che aveva un paracadute. L’ho guardata e ho detto: voglio farlo anche io! Ho preso un lenzuolo e ho fatto il mio paracadute: mi sono buttato dal tetto. In quel momento ho capito che non avrebbe funzionato. Ho sbattuto fortissimo, per fortuna il terreno era bagnato. Ho pensato subito: mia madre mi ucciderà! E poi: voglio fare questo. Sul set di un film capisco sempre come fare una cosa, acquisisco nuove abilità. Sul set di “Giorni di tuono” ho capito come guidare auto da corsa. Ogni nuova cosa che imparo penso sempre: mi servirà in un film un giorno.
Tom Cruise vuole che andiate al cinema!
L’impegno di Tom Cruise a favore del cinema e della sala non è solo recente: è cominciato negli anni ’80, proprio dopo essere diventato una star grazie a Top Gun. Insomma, se amate l’attore e i suoi film dovete proprio uscire di casa per andarlo a vedere:
Negli anni ’80 ho cominciato a promuovere i miei film in casa, all’estero, ovunque: non per fare pubblicità a me stesso, ma per capire cosa piace alla gente. Anche questo mi serve per capire come fare meglio il mio lavoro. Ho studiato quanti cinema c’erano nel mondo: e non ce n’erano poi così tanti. A un certo punto ho detto: non faccio promozione dei miei film se prima non apriamo più sale. Se ne apriamo di più a Taiwan allora vengo a fare il red carpet lì. È fondamentale.
