Tilda Swinton: “The Human Voice” di Almodovar e altri 4 film da rivedere

Versatile come nessuna, l'attrice britannica, al cinema con l'ultimo lavoro di Pedro Almodovar, è la regina delle trasformazioni. Gelida avvocatessa di “Michael Clayton”, affascinante Strega bianca nelle “Cronache di Narnia”, glam in “Un disastro di ragazza” e davvero creepy in “Snowpiercer”
Tilda Swinton “The Human Voice” di Almodovar e altri 4 film da rivedere

Tilda Swinton: il nuovo The Human Voice e altri 4 film da rivedere

Non esiste una categoria capace di contenere Tilda Swinton: libera da etichette, questa eterea 60enne londinese ha conquistato ogni riconoscimento (l’ultimo, in ordine cronologico, è il Leone d’oro alla carriera alla Mostra internazionale dei film di Venezia). Trasformista per vocazione, attivista per indole, mamma per scelta: amica di Lady Diana, di cui era anche compagna di classe nella scuola femminile che entrambe frequentavano da ragazze, non ha mai perso tempo su niente. Attrice shakespeariana a teatro, laureata in scienze politiche a Cambridge e militante del partito comunista prima e socialista poi, detesta il conformismo in ogni sua forma. Le sue scelte al cinema lo dimostrano ampiamente, perché sono eclettiche, imprevedibili e a volte sembrano persino strampalate. Musa di Luca Guadagnino, sa passare dalle pellicole indie ai cinecomic Marvel (dove ha interpretato l’Antico) per affiancare – ma sempre da pari – icone hollywoodiane come Brad Pitt e Leonardo DiCaprio.

E il 13 maggio arriva al cinema con il nuovo progetto di Pedro Almodovar, The Human Voice, girato in pandemia, un atto di coraggio ma anche un simbolo di grande speranza e rinascita per la sala. Eccolo, allora, assieme ad altri quattro ruoli cult dell’attrice da rivedere in una maratona all’insegna dello stupore.

1. The human voice

The human voice, dal 13 maggio al cinema per Warner Bros. dopo il debutto alla Biennale, racchiude in trenta minuti il dolore e l’incertezza dell’abbandono di una donna (Tilda Swinton), da sola in scena con il suo cagnolino mentre aspetta l’arrivo dell’ex compagno. La storia, liberamente tratta dalla pièce di Jean Cocteau, parte dal presupposto che l’uomo le prometta di passare a casa a prendere le sue cose, tutte racchiuse in alcune valigie. Quest’attesa sembra prolungarsi all’infinito e lei esplora tutta una serie di stati d’animo che passano dall’euforia alla disperazione. Incorniciata nell’universo visivo coloratissimo di Pedro Almodovar, la vicenda diventa un viaggio emotivo toccante e delicato.

The human voice

2. Michael Clayton

Anche il thriller che le è valso un Premio Oscar, Michael Clayton (disponibile su RakutenTV e TIMVision), è stato presentato alla Biennale. L’avvocato protagonista (George Clooney), con una vita a pezzi, si trova alle prese con una multinazionale chimica agraria, la U-North, accusata di far ammalare la gente di cancro. A difenderla ci pensa una collega, Karen Crowder (Tilda Swinton), e quando questi due giganti del foro si affrontano il benessere pubblico e gli interessi privati fanno a braccio di ferro per spuntarla. Per fare da contraltare ad un’icona serve un’altra icona e qui, nel progetto prodotto da Anthony Minghella e Steven Soderbergh, che quest’attrice formidabile dà una delle migliori prove del talento camaleontico di cui è dotata.

Michael Clayton

3. Le cronache di Narnia

Gli adattamenti dei romanzi di C.S. Lewis (editi in Italia da Mondadori) hanno portato una dimensione fantastica sul grande schermo anche grazie all’interpretazione di Tilda Swinton, ieratica incarnazione della Strega Bianca nel primo capitolo, Le cronache di Narnia – Il leone, la strega e l’armadio (disponibile su Google Play). Glaciale non solo nell’aspetto, ma anche nelle intenzioni, la regina Jadis ordina che tutti gli umani le vengano consegnati per impedire la propria caduta. Secondo una profezia antica, infatti, la sovrana dovrebbe essere sconfitta da quattro umani, capaci di riportare la pace nel regno. In quest’eterna lotta tra il Bene e il Male, l’attrice conquista la scena in tutta la sua grandiosa perfidia.

Le cronache di Narnia – Il leone, la strega e l’armadio

4. Snowpiercer

Diretto da Bong Joon-ho, Premio Oscar per Parasite, Snowpiercer (disponibile su Amazon Prime Video) è tratto dal fumetto Le Transperceneige, che immagina un futuro distopico da brividi. In questa realtà del 2031 i pochi umani superstiti alla glaciazione viaggiano a bordo di un treno per evitare il congelamento. La redistribuzione delle carrozze rispecchia un ordine di caste piuttosto rigido e crudele: negli scompartimenti di testa, lussuosi e privilegiati, risiedono i ricchi della terra, in quelli di coda i disperati e i poveri, relegati a lavori pesanti e a cibarsi di barrette di scarafaggi. Tilda Swinton presta il volto a Mason, la guardiana che si fa portavoce delle direttive del “capotreno”, simbolo di chi è asservito in maniera individualista e acritica ad un potere di cui abusa con sadica soddisfazione. Da brividi.

Snowpiercer

5. Un disastro di ragazza

Se non si leggesse il suo nome nei titoli di testa sarebbe impossibile individuare il personaggio di Tilda Swinton nell’irriverente commedia Un disastro di ragazza (su Netflix), scritta e interpretata da una delle comiche di maggior successo negli Stati Uniti, Amy Schumer. Amy è una giornalista piena di slanci ma alquanto pasticciona: colleziona appuntamenti da una notte e casi umani di varia natura. A far leva sulle sue insicurezze ci pensa un capo glamour e graffiante, quintessenza di femminilità e potere, Dianna. Sì, proprio lei, Tilda Swinton, in versione seducente e disinvolta come mai prima d’ora. In questa trasformazione tutta da ridere è assolutamente imperdibile.

Un disastro di ragazza

Mary Cybulski