The Woman King - Film (2022) - MYmovies.it

The Woman King

Film 2022 | Drammatico, Azione, Storico, +13 135 min.

Titolo originaleThe Woman King
Anno2022
GenereDrammatico, Azione, Storico,
ProduzioneUSA
Durata135 minuti
Regia diGina Prince-Bythewood
AttoriViola Davis, Thuso Mbedu, Lashana Lynch, Sheila Atim, John Boyega Hero Fiennes-Tiffin, Jordan Bolger, Jayme Lawson, Adrienne Warren, Angélique Kidjo, Sivuyile Ngesi.
Uscitagiovedì 1 dicembre 2022
TagDa vedere 2022
DistribuzioneWarner Bros Italia
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 2,73 su 15 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Gina Prince-Bythewood. Un film Da vedere 2022 con Viola Davis, Thuso Mbedu, Lashana Lynch, Sheila Atim, John Boyega. Cast completo Titolo originale: The Woman King. Genere Drammatico, Azione, Storico, - USA, 2022, durata 135 minuti. Uscita cinema giovedì 1 dicembre 2022 distribuito da Warner Bros Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,73 su 15 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 30 novembre 2022

La storia di Nasisca, generale dell'unità militare tutta al femminile del regno del Dahomey, uno degli stati africani più potenti tra il XVIII e il XIX secolo. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Golden Globes, 2 candidature a BAFTA, Il film è stato premiato a National Board, 4 candidature a Critics Choice Award, 2 candidature a SAG Awards, 1 candidatura a CDG Awards, Il film è stato premiato a AFI Awards, 2 candidature e vinto un premio ai Critics Choice Super, In Italia al Box Office The Woman King ha incassato nelle prime 5 settimane di programmazione 81,5 mila euro e 57,9 mila euro nel primo weekend.

Passaggio in TV
giovedì 25 aprile 2024 ore 21,00 su SKYCINEMADRAMA

Consigliato sì!
2,73/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,93
PUBBLICO 2,25
CONSIGLIATO SÌ
Le amazzoni della Sparta africana approdano ad Hollywood con enfasi tronfia ma appassionata, tinte melò e spettacolari coreografie acrobatiche.
Recensione di Andrea Fornasiero
martedì 29 novembre 2022
Recensione di Andrea Fornasiero
martedì 29 novembre 2022

Nel 1823, il regno africano del Dahomey (all'incirca l'attuale Benin) è minacciato dal vicino e assai più vasto e potente regno di Oyo (all'incirca l'attuale Nigeria e dintorni). Il Dahomey è però uno stato fieramente militarista e ha anche un corpo speciale femminile: le Agojie. Le guida la generale Nanisca, che cerca di ispirare il re Ghezo - a lei particolarmente legato perché in fondo le deve il trono - ad abbandonare la tratta degli schiavi, in favore della produzione e del commercio di olio di palma. La giovane Nawi, una ragazza ribelle che rifiuta di sposarsi come vorrebbe la famiglia, viene nel mentre affidata alle cure dell'addestramento Agojie. La sua astuzia e la sua tenacia la fanno presto notare da Nanisca, con la quale svilupperà un complesso rapporto nel bel mezzo della guerra incombente.

Per la prima volta Hollywood porta sullo schermo le "amazzoni" della "Sparta africana", ma naturalmente lo fa a modo suo, nel bene e nel male. Da una parte c'è l'enfasi un po' tronfia ma appassionata, dall'altra le libertà prese con la Storia e una pesante dose di melodramma.

Sia Nanisca sia Nawi sono personaggi inventati, anche se i loro nomi derivano da due celebri Agojie, la prima fu descritta da un testimone europeo e la seconda fu l'ultima Agojie: si spense nel 1979 dopo oltre un secolo di vita. È invece un personaggio reale re Ghezo, che però è figura assai diversa da come appare nel film. The Woman King cerca di non tradire palesemente la storia del Dahomey, ma è come se lo facesse, perché racconta un momento specifico di un regno la cui parabola è tutt'altro che ben nota, finendo per farla sembrare pars pro toto.

Dunque urge contestualizzare le cose: re Ghezo valutò effettivamente, proprio nel 1823, di non partecipare più alla tratta degli schiavi in favore della produzione di olio di palma, ma tornò presto sui suoi passi perché non era un commercio altrettanto remunerativo. Cessò queste operazioni infatti solo nel 1852, dopo anni di pressioni da parte dell'impero Britannico, che aveva abolito la schiavitù nel 1833. Non solo: il Dahomey doveva la sua ricchezza proprio alla tratta degli schiavi, a cui contribuiva diffusamente già dalla fine del Seicento.

Un corpo di guerriere femminili, come le Agojie, era comunque una sorprendente conquista per i diritti delle donne di allora, a cui veniva data una possibilità di emanciparsi - anche se rimanevano pur sempre al servizio del re e dunque del patriarcato. È più discutibile però farne una moderna apologia: l'idea che l'emancipazione ancora oggi passi per la militarizzazione (cosa per altro molto americana) è inquietante e in fondo pure destrorsa. Il che non toglie che assistere al furore con cui le Agojie si lanciano in battaglia, fieramente nere e donne decise a non darla vinta al nemico - ossia a eserciti di soli uomini - abbia una sua potenza simbolica e immaginifica. Tanto che si perdonano pure le libertà storiche: siamo del resto a Hollywood e la produzione ha guardato a film epici come Il gladiatore e Braveheart, più aspirazionali che non da prendere come ricostruzioni fedeli del mondo passato.

Naturalmente il film arriva sulla scia del successo delle Dora Milaje, il corpo di guerriere del Wakanda, il fittizio stato africano della Marvel. È infatti in seguito alla fortuna di quel film, le cui fiere combattenti erano ispirate proprio alle Agojie, che il progetto è stato approvato dopo vari anni di tribolazioni. La cosa più notevole di The Woman King è la qualità delle coreografie di queste "amazzoni", davvero diverse da semplice guerriere con una spada, molto acrobatiche ed esperte nelle prese del corpo a corpo, abili in varie armi: dalla lame ricurve alla lancia fino a un pugnale legato a una corda. Tanto che le Agojie soddisfano le esigenze spettacolari della Hollywood odierna, nonostante la grande battaglia del film sia relativamente limitata dal punto di vista della messa in scena bellica.

Meno efficace invece la sottotrama mélo, di cui preferiamo non raccontare nulla. La sua principale utilità è dare momenti drammatici alle protagoniste Viola Davis e Thuso Mbedu (già al centro di The Underground Railroad, da cui arriva anche Sheila Atim, qui nel ruolo della saggia consigliera di Nansica). Ha il ruolo del personaggio più comprensivo invece Lashana Lynch, che dirige con empatia l'addestramento delle Agojie e ha l'etica di una guerriera pura. John Boyega, infine, interpreta re Ghezo e ha così occasione di enunciare con orgoglio alcune battute, di buon effetto retorico, sulla ricchezza culturale africana, ossia la ragion d'essere di The Woman King.

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THE WOMAN KING disponibile in DVD o BluRay

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 16 luglio 2023
Felicity

Un filmone epico che punta sullo spettacolo, su grandi temi popolari come la lotta per la libertà e la giustizia e sui luoghi canonici del genere.  Non riscrive il linguaggio cinematografico del film d’azione ma lo ripropone e lo rinvigorisce con enfasi. In The Woman King la via del sentimento rischia risulta essere l’anello debole: la storia d’amore tra Nawi e il mezzo [...] Vai alla recensione »

lunedì 5 dicembre 2022
Fermat

Tutto sommato un buon prodotto, il film scorre bene anche se un pò lungo. Mancano quei personaggi carismatici e quelle interpretazioni che ti tengono incollato allo schermo e fanno ricordare il film, e forse anche per questo The Woman King non riesce mai a decollare.  Il grosso problema di questo film è però l'atroce distorsione della realtà e l'inaccuratezza [...] Vai alla recensione »

lunedì 5 dicembre 2022
Gino

Bellissimo film, recitato egregiamente ottime regia, fotografia e sceneggiatura. Assolutamente da non perdere!

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
giovedì 15 dicembre 2022
Francesco Bonfanti
Close-up

Un atto dovuto è un atto dovuto, non necessita grandi spiegazioni. Lo si doveva fare, lo si è fatto: serviva un super eroe di origine africana e si è fatto Black Panther (2018) e il successivo Wakanda Forever (2022). Serviva un colossal storico sull'Africa femminista - o meglio, sul popolo africano - e si è fatto The Woman King. Se le spiegazioni si infrangono sullo scoglio dell'atto dovuto a un intero [...] Vai alla recensione »

sabato 3 dicembre 2022
Filippo Marazzini
La Gazzetta di Parma

Quando gli europei, tra Settecento e Ottocento, raggiunsero il regno di Dahomey (oggi Repubblica del Benin) pensarono di trovarsi dentro un mito antico: a difendere quella terra infatti c'era non solo un esercito maschile, ma anche la milizia delle Agojie, guerriere dal coraggio e dall'audacia formidabili. La regista statunitense Gina Prince-Bythewood, affascinata dalla vicenda di queste moderne amazzoni, [...] Vai alla recensione »

sabato 3 dicembre 2022
Marco Minniti
Quinlan

Il cinema storico più muscolare, quello che con qualche forzatura potremmo (ancora) chiamare peplum, era rimasto per un po' lontano dai radar della produzione hollywoodiana, almeno nelle sue declinazioni più mainstream e destinate al grande pubblico. È proprio nell'ottica del recupero del filone, "depurato" da qualsiasi pretesa autoriale, che va probabilmente letta l'uscita di questo The Woman King, [...] Vai alla recensione »

venerdì 2 dicembre 2022
Simon Taylor
Mail & Guardian

Nel 1823, in Africa occidentale, Nansica (Viola Davis), generale delle guerriere agorije, libera alcune donne del regno del Dahomey destinate alla schiavitù dal vicino impero Oyo. La conseguenza è una guerra. Nansica dovrà addestrare una nuova generazione di amazzoni per proteggere il regno. Come opera storica The woman king è impareggiabile, come film è avvincente e, per quanto riguarda la rappresentazione [...] Vai alla recensione »

giovedì 1 dicembre 2022
Matteo Di Maria
Sentieri Selvaggi

Un gruppo di uomini siede al centro di un campo accanto a un falò. Un fruscio nell'erba alta viene improvvisamente spezzato da un grido di guerra che squarcia il silenzio e manda in battaglia un esercito che alza al cielo lance e machete. Una scena così oltreoceano non si vedeva da tempo, degna di Braveheart. Cuore impavido e affine a Il Gladiatore, ispirata a un esercito femminile realmente esistito. [...] Vai alla recensione »

giovedì 1 dicembre 2022
Alessandro De Simone
Ciak

1823: il regno africano di Dahomey è difeso da un'esercito di intrepide amazzoni strappate alla schiavitù comandate dalla generale Nanisca. Le Agojie, questo il loro nome, hanno un possente nemico da fronteggiare, l'impero Oyo al cui comando cè il Generale Oba Ade, che ha stretto un accordo con i trafficanti di schiavi e con cui Nanisca ha un conto aperto che è giunto il momento di regolare.

giovedì 1 dicembre 2022
Ada Guglielmino
NonSoloCinema

storia delle guerriere Agojie: un esercito di seimila donne che tra il 1700 e la fine del 1800 contribuirono a far diventare ricchissimo e potente il Regno del Dahomey (all'interno dell'attuale Benin), in Africa Occidentale, dove si svolge la storia, ambientata nel 1823. La Premio Oscar Viola Davis è Nanisca, comandante in capo delle Agojie, invincibili guerriere che non compongono solo la guardia [...] Vai alla recensione »

giovedì 1 dicembre 2022
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

La generalessa Nanisca guida l'esercito delle Agojie contro la tratta degli schiavi. Se una vicenda di amazzoni, parzialmente documentata nell'africano Dahomey primi '800, finisce nello sguardo action, #MeToo e blockbuster di Hollywood (Warner) le guerriere sono generose e truci, gli eserciti sparano watt in sala e l'emancipazione passa dal sacrificio militare.

giovedì 1 dicembre 2022
D.A.
Il Giornale

Ispirato a eventi reali, è la storia delle Agojie, un'unità femminile di guerriere che nell'800 proteggeva il regno africano del Dahomey da nemici che volevano imporre le loro regole. Al centro della vicenda, il generale Namisca (Viola Davis, con vista Oscar) la quale, mentre addestra le reclute e future combattenti, prende sotto la propria ala la giovane ribelle Nawi.

giovedì 1 dicembre 2022
Roberto Nepoti
La Repubblica

Chi, sotto l'influenza dell'imminente secondo episodio di Black Panther, si aspettasse di trovare in The woman king un film di supereroi in versione afro sbaglierebbe, e di grosso. Il soggetto è liberamente ispirato a eventi d'inizio 800 e ambientato nell' Africa dell'Ovest: più precisamente nel Dahomey, che faceva parte dell'attuale Benin. Per aver rifiutato di sposare un uomo ricco e anziano Mawi, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 30 novembre 2022
Massimo Brigandì
Cineclandestino

E' il 1823 e il regno dell'Africa Occidentale del Dahomey è sotto il giogo dell'Impero Oyo. Questo significa versare ogni anno un pesante tributo ai dominatori, potenti anche grazie ai favori degli europei in termini di moschetti e denaro. Un vantaggio ottenuto grazie alla turpe ma lucrosa tratta degli schiavi. Il re Ghezo (John Boyega) è determinato a liberare il Dahomey, ben conscio della soverchiante [...] Vai alla recensione »

martedì 29 novembre 2022
Lorenzo Ciofani
La Rivista del Cinematografo

Poiché non siamo nati ieri e dato che il cinema ci piace anche per la sua capacità di immolare la verità sull'altare della finzione per trasformarla in una nuova verità, non ci appassiona la polemica sull'accuratezza storica di The Woman King. A un grande intrattenimento spettacolare - e questo promette il film di Gina Prince-Bythewood - chiediamo ritmo incalzante e capacità di coinvolgere, non una [...] Vai alla recensione »

martedì 29 novembre 2022
Marco Minniti
Asbury Movies

Regista proveniente dalla factory di Spike Lee, con un solido retroterra nel cinema indie a tematica sociale, Gina Prince-Bythewood si cimenta per la prima volta, in questo The Woman King, nel dramma epico a sfondo storico. Un genere che la regista di Love & Bastketball declina ovviamente a suo modo, tentando di portare avanti, in ambito mainstream, quel discorso "intersezionale" che le aveva sempre [...] Vai alla recensione »

martedì 1 novembre 2022
Giona A. Nazzaro
Film TV

Inutile minimizzare l'impatto del film di Gina Prince-Bythewood nel contesto delle conversazioni che attraversano il cinema americano: la necessità di ammendare un'immagine stereotipata del continente africano, ricontestualizzare lo schiavismo da una prospettiva affermativa (non vittimistica) e rimettere al centro la questione femminile. In questo senso la vicenda della guerriera Nanisca (un'imponente [...] Vai alla recensione »

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giovedì 7 luglio 2022
 

Regia di Gina Prince-Bythewood. Un film con Lashana Lynch, Viola Davis, John Boyega, Thuso Mbedu, Hero Fiennes-Tiffin. Ad autunno al cinema. Guarda il trailer »

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