The Son, il film diretto da Florian Zeller, racconta la storia di Nicholas (Zen McGrath), che due anni dopo il divorzio dei genitori, ancora diciassettenne, decide che non ne può più di vivere con sua madre. Il ragazzo ormai è affetto da un costante male di vivere, che riesce a placare solo rifugiandosi nei ricordi d'infanzia, il periodo finora più felice della sua esistenza. È così che sua madre Kate (Laura Dern) decide di lasciarlo al padre, Peter (Hugh Jackman), che nel frattempo si è rifatto una famiglia insieme alla sua nuova partner.
Peter cerca di essere una presenza paterna per suo figlio e di comportarsi come avrebbe voluto che suo padre facesse con lui, ma allo stesso tempo deve gestire la sua vita frenetica, che comprende, oltre alla sua famiglia, anche la possibilità di una brillante carriera politica a Washington. Mentre cerca di porre rimedio agli errori del passato, l'uomo perde di vista quello che è il presente di suo figlio...
Con The Son, Florian Zeller firma la sua seconda regia cinematografica. Il film è il secondo film di un trilogia iniziata con The Father (2020), vincitore di due Premi Oscar, ed è tratto dalla pièce teatrale, scritta dallo stesso regista, intitolata Le Fils.
All'origine del progetto, spiega Zeller, c’era la volontà di condividere una storia legata alla salute mentale, aprendo una conversazione con il pubblico che aveva già risposto bene allo spettacolo in teatro, riconoscendosi in alcune dinamiche. L’obiettivo è sdoganare un tema di cui ancora oggi ci si vergogna, e verso il quale c’è ancora molta ignoranza.
Un cast d’eccellenza vede insieme sul grande schermo Hugh Jackman, che si è proposto spontaneamente per la parte, Anthony Hopkins, già protagonista del primo capitolo, e Laura Dern. Accanto a loro, il giovane esordiente Zen McGrath, che si confronta con un personaggio particolarmente complesso: Nicholas, adolescente depresso dopo il divorzio dei suoi genitori.
Dopo aver girato il film Jackman ha dichiarato di sentirsi un genitore diverso, sicuramente più attento ai sentimenti dei figli e maggiormente aperto a mostrare loro anche le sue debolezze. Anche McGrath ha spiegato che non ci si può liberare completamente di un ruolo, ma la protezione e l’amore che ha trovato sul set lo hanno aiutato a proteggersi dal dolore del suo personaggio.
The Son è un film sul senso di colpa, sui legami familiari e, in ultima analisi, sull’amore. Volevo realizzarlo da diversi anni. È in parte ispirato a emozioni che conosco personalmente. Volevo condividerle con il pubblico perché so che molte persone si confrontano con i disturbi mentali e che la vergogna e lo stigma associati a questi problemi possono ostacolare conversazioni necessarie e talvolta vitali (Florian Zeller).
Un nuovo capitolo di un percorso di grande interesse nei meandri dei legami familiari, sulla capacità unica dell’amore di far male, sostenuto da una scrittura accuratissima, capace di aprire scenari di lettura sempre più profondi, grazie a una parola usata in un momento inatteso o a un’esitazione. Anche questa volta le interpretazioni sono rimarchevoli, da Hugh Jackman a Laura Dern, all’esordiente Zen McGrath, capace di rendere con inquietante credibilità il male di vivere di Nicholas. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)
The Son: leggi la nostra recensione completa del film.
Opera seconda della trilogia di Zeller, preceduto da The Father - Nulla è come sembra (2020).
Presentato in concorso al Festival di Venezia 2022.
Il cast del film riunisce due vincitori del Premio Oscar (Anthony Hopkins e Laura Dern) e due candidati allo stesso premio (Hugh Jackman e Vanessa Kirby)
Dal Trailer Ufficiale in Italiano del Film:
Peter (Hugh Jackman): Ho provato a starti vicino, ho provarti a darti forza. Che succede?
Nicholas (Zen McGrath): Non so che mi sta succedendo papà.
Nicholas: Fai tutti questi bei discorsi. Parli di vita e poi ti abbandoni!
Il padre di Peter (Anthony Hopkins): Ancora cerchi di dimostrami quale il padre modello sei? Che cosa vuoi un applauso?
Peter: È il mio bambino, non posso abbandonarlo.
Il cinema ha esplorato numerose volte il tema della salute mentale: dai film drammatici al thriller, dalla commedia all’horror.
Basti pensare a Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975) di Miloš Forman e con Jack Nicholson, ambientato in un istituto psichiatrico in cui i pazienti vengono trattati in modo disumano. Stessa location per Ragazze interrotte (1999) di James Mangold, con Winona Ryder e Angelina Jolie, nei panni di due adolescenti con disturbi mentali.
Nel 2001 esce A Beautiful mind di Ron Howard, con Russell Crowe nel ruolo di un brillante matematico affetto da schizofrenia. Nel 2010 è la volta di Shutter Island di Martin Scorsese, con Leonardo Di Caprio nei panni di un detective coinvolto in un’indagine all’interno di un manicomio criminale. Come non citare Joker (2019) di Todd Phillips con il Premio Oscar Joaquin Phoenix, folle artista ignorato dalla società che finisce per impazzire.
Zeller, sia con The Father, in cui porta in scena i problemi legati alla demenza senile, sia con The Son, in cui affronta l’esaurimento emotivo di un adolescente, cerca di normalizzare un tema delicato di cui ancora si ha vergogna di parlare.
Attore | Ruolo |
---|---|
Hugh Jackman | Peter |
Laura Dern | Kate |
Vanessa Kirby | Beth |
Zen McGrath | Nicholas |
Hugh Quarshie | |
Anthony Hopkins | |
Danielle Lewis | Jessica |
William Hope | Andrew |
Shin-Fei Chen | Mr. Yama |
Isaura Barbé-Brown | Sophia |
Erick Hayden | Allan |
Rachel Handshaw | assistente di Brian |
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