The Road - Film (2009) - MYmovies.it

The Road

Film 2009 | Drammatico, V.M. 14 111 min.

Anno2009
GenereDrammatico,
ProduzioneUSA
Durata111 minuti
Regia diJohn Hillcoat
AttoriViggo Mortensen, Kodi Smit-McPhee, Charlize Theron, Robert Duvall, Guy Pearce Michael Kenneth Williams, Garret Dillahunt, Molly Parker, Brenna Roth, Bob Jennings, David August Lindauer, Jack Erdie, Jeremy Ambler, Nick Pasqual, Aaron Bernard, Mark Tierno, Amy Caroline, Matt Reese, Jared Pfennigwerth, Agnes Herrmann, Buddy Sosthand, Kirk Brown.
Uscitavenerdì 28 maggio 2010
TagDa vedere 2009
DistribuzioneVidea
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14
MYmonetro 3,66 su 27 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di John Hillcoat. Un film Da vedere 2009 con Viggo Mortensen, Kodi Smit-McPhee, Charlize Theron, Robert Duvall, Guy Pearce. Cast completo Genere Drammatico, - USA, 2009, durata 111 minuti. Uscita cinema venerdì 28 maggio 2010 distribuito da Videa. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 - MYmonetro 3,66 su 27 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 6 novembre 2015

Argomenti:  Virus

Una storia post apocalittica su un uomo e suo figlio che cercano di sopravvivere con ogni mezzo possibile. Il film ha ottenuto 1 candidatura a BAFTA, 3 candidature a Critics Choice Award, In Italia al Box Office The Road ha incassato nelle prime 7 settimane di programmazione 1,2 milioni di euro e 269 mila euro nel primo weekend.

The Road è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato assolutamente sì!
3,66/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 2,79
PUBBLICO 3,35
CONSIGLIATO SÌ
La capacità di condividere, il coraggio di affrontare le avversità attivando le proprie umane risorse.
Recensione di Marzia Gandolfi
giovedì 3 settembre 2009
Recensione di Marzia Gandolfi
giovedì 3 settembre 2009

Sulla strada un uomo e un bambino procedono dietro a un carrello e dentro "una notte più buia del buio e un giorno più grigio di quello passato". Una pioggia radioattiva ha spento i colori del mondo, una guerra o forse un'apocalisse nucleare ha terminato la natura e le sue creature: gli alberi cadono, gli uccelli hanno perso l'intenzione del volo, il mare ha esaurito il blu, gli uomini non sognano più e si nutrono di uomini e crudeltà. Dal passato verso un futuro che non si vede si muovono un padre e un figlio, resistendo alle intemperie e agli assalti dei disperati con due colpi in canna e il fuoco dell'amore. In viaggio verso sud, il genitore racconta al bambino la sua vita a colori, piena di musica e della dolcezza bionda di sua madre, inghiottita dalla notte e dalla paura di sopravvivere. Lungo la strada il ragazzo esplorerà la propria umanità, imparando la conoscenza del bene e del male.
Bastano pochi minuti e una manciata di inquadrature a consegnare allo spettatore il senso di un'opera che si incammina su una strada chiusa dentro l'ossessione di un padre concentrato e accanito nella cura genitoriale. Trasponendo le visioni disperate di Cormac McCarthy, il regista John Hillcoat, colloca la relazione padre-figlio dentro un mondo estremo, un ambiente post- apocalittico di cui non si saprà mai niente, se non le informazioni contenute nello sguardo, nel pensiero o nel sogno dei protagonisti. Se con Non è un paese per vecchi, i Coen hanno dimostrato che il cinema può lavorare sull'universo letterario di McCarthy, l'autore australiano sottoscrive questo impegno e si confronta opportunamente con l'arte, la trama compatta e le parole solenni dello scrittore di Rhode Island.
Accomunati dalla matrice letteraria Non è un paese per vecchi e La strada sono film intimamente legati, con l'inaridimento morale del primo come logica causa (e premessa) del secondo. La tempesta di violenza, denaro, edonismo e droga che si abbatteva sull'orizzontalità delle grandi pianure texane, l'ineluttabile decadenza del Paese per cui smetteva di battersi lo sceriffo Bell di Tommy Lee Jones, si accumulano e deflagrano lasciando vuoto, cenere e silenzio ferale. Ma se il road movie dei Coen veniva desaturato di sentimenti e di pathos, se nel loro Texas senza più regole chiare i padri si potevano soltanto evocare in sogno, nell'America smantellata e spogliata di Hillcoat avanza irresistibile l'amore incondizionato che investe i due protagonisti, che resistono ai guasti della solitudine e ai morsi della fame.
Alla base del loro sentimento c'è la capacità di condividere, il coraggio di affrontare le avversità attivando le proprie umane risorse. Viggo Mortensen, ancora una volta emotivamente aderente alla situazione drammaturgica, è un padre "sempre in campo" scandito da urgenza e dolcezza, è un genitore che si racconta, evocando nei flashback "a colori" momenti intensi di vita "navigata", è ancora fonte di (in)formazione e conoscenza per quel figlio che trasforma nell'epilogo da oggetto passivo di "cure" a soggetto emancipato, avanzato, civilizzato.
Un figlio che si ingigantisce nella sua presenza e dentro l'ultimo primo piano che lascia fuori campo l'America, un mondo dove gli spietati sopravvivono ma dove si può (ancora) scegliere di abbandonare la vita o di restare in vita.

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THE ROAD disponibile in DVD o BluRay

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
mercoledì 7 novembre 2012
Ashtray_Bliss

The Road, e' un film imponente e impegnativo. Quanto il libro omonimo, quanto l'autore che sta dietro le parole dei protagonisti. E' un film importante quanto il libro non solo perche' e' praticamente fedelissimo ma anche perche' e' un ottimo inizio per quelli che non hanno ancora conosciuto l'universo oscuro creato da McKarthy.

domenica 30 maggio 2010
Nicola Barbera

Cosa può insegnare un genitore a un figlio? In particolare, cosa può insegnargli un padre che sa che a un certo punto dovrà lasciarlo - come è normale nella vita - ma sa anche che non ci sarà una madre (di norma, biologicamente predisposta a “vegliare” più a lungo…) ad aiutare e confortare il ragazzo? Cerca di insegnargli a sapersi muovere nella vita; a distinguere il bene del male; a difendersi [...] Vai alla recensione »

martedì 1 giugno 2010
www.cine-amando.blogspot.com

Tratto dall'omonimo romanzo di Cormac McCharty (autore di Non è un Paese per Vecchi): la Terra, sconvolta da un disastro non meglio specificato, è divenuta landa cupa, fredda ed abitata da pochi sopravvissuti, impauriti ed affamati. Un Padre (Viggo Mortensen) e suo Figlio si mettono in cammino verso sud, in cerca del mare: hanno con loro pochi stracci, misere razioni di cibo ed una pistola con due [...] Vai alla recensione »

martedì 8 giugno 2010
CarmineAntonelloVillani

In tempi bui sognare luoghi paradisiaci è foriero di morte, persino quando il sole riesce a squarciare l’oscurità di un mondo inghiottito dalle tenebre. Accusato di cupo pessimismo, “The road” è un viaggio senza meta per quei sopravvissuti ad una non meglio specificata apocalisse che ha sterminato ogni forma di vita. Papà e figlioletto al seguito vagano nelle lande desolate, solo più tardi scopriamo [...] Vai alla recensione »

venerdì 4 giugno 2010
Catia P.

“Quando si svegliava in mezzo ai boschi nel buio e nel freddo della notte allungava la mano per toccare il bambino che gli dormiva accanto. Notti più buie del buio e giorni uno più grigio di quello appena passato. Come l’inizio di un freddo glaucoma che offuscava il mondo...” Questo l'incipit letterario di The Road, di Cormac McCarthy, che ben rende, nella sua essenza, anche l'atmosfera di ansia e [...] Vai alla recensione »

lunedì 7 marzo 2011
christo77

Noia.... per molti è un film senza supereroe, nessuna scena di aerei che si alzano in volo mentre gli crolla sotto la statua della libertà , o il colosseo, o la tour eiffel. Noia secondo alcuni può essere un film ambientato in un grigio e anonimo paesaggio post apocalittico, con degli antieroi che vivono in costante ansia,dove la paura attanaglia e la speranza è l'unico dono che un padre può dare al [...] Vai alla recensione »

giovedì 8 luglio 2010
mr blonde

Giustificare il posticipo dell'uscita di questo capolavoro con la crisi economica è certamente una (per usare un eufemismo) “stupidata”. Più che un film sembra una fuga da un predatore dai mille volti disperati e cannibali degli ultimi esseri (dis)umani superstiti sulla faccia della Terra, ed essere sommerso da quest'ansia, che non lascia respirare lo spettatore, [...] Vai alla recensione »

giovedì 26 agosto 2010
Federinik

La strada è lunga, livida di dolore e squarciata dal cupo del cielo. Un uomo e un bambino, padre e figlio, percorrono le strade deserte e ricche d’insidie con un carrettino di sopravvivenza. Questo nuovo mondo è fatto di distruzione, forse un disastro naturale o una guerra nucleare hanno cancellato l’ordine apparente delle cose e quel sole che tanto riscaldava le belle gambe della moglie di quel [...] Vai alla recensione »

giovedì 9 dicembre 2010
Liuk

Film notevole, quasi impressionante. Il tema del day after è sviluppato come mai nessun film aveva fatto: il mondo è desolato, grigio e l'uomo torna pian piano agli istinti primordiali. La trama non è completa ma è uno spaccato di vita (o meglio di morte) in questo contesto, quindi lo spettatore non avrà risposte e non vedrà un finale definitivo: molti potrebbero quindi rimanere delusi.

giovedì 14 ottobre 2010
Peer Gynt

Angosciante viaggio disperato di un padre e un figlio 13enne attraverso una terra semidistrutta e quasi deserta. Non si sa cosa sia successo, ma sulla terra non vi sono piu' animali, moltissimi uomini sono morti e quelli che sono rimasti sono portatori di una violenza cieca, che la fame implacabile ha reso cannibali. La fuga dei due superstiti e' da tutto e da tutti, perche' di nessuno [...] Vai alla recensione »

venerdì 8 aprile 2011
JokerDB

Bel film! Strappalacrime sopratutto nel finale! Per tutti coloro che, dall'inizio del film fino all'ultima scena, hanno voluto sapere il perché la terra giacesse in quelle condizioni, consiglierei di non concentrarsi molto su come il genere umano è arrivato a quella situazione, che sia stata una terza guerra mondiale o l'apocalisse non è così importante.

lunedì 2 agosto 2010
taniamarina

Tutto è già successo, e non ci sarà alcuna spiegazione. La fotografia di questo film è mozzafiato, e gli attori sono stati ben "addestrati" ad avere sul volto l'inizio della fine. Alcune immagini sono davvero crudeli, quasi indigeribili, eppure la poesia della rassegnazione pervade di continuo la pellicola, scandita da una musica sempre nelle note giuste. [...] Vai alla recensione »

lunedì 29 giugno 2015
Beppe Baiocchi

In una America devastata, grigia e sporca, un uomo e il suo bambino attaccati ad un barlume di umanità, in cerca di sopravvivenza, camminerano verso sud, sulla strada. Tratto dal libro La Strada di Cormac McCarthy (vincitore del premio pulitzer proprio per questo libro), The Road è un film crudo, decisamente duro, ma intimamente profondo.

martedì 21 settembre 2010
Nalipa

E' la fine del mondo? IL film é tratto da un libro di Corman McCarty. Una qualche catastrofe ha devastato la Terra, gli uomini superstiti sembrano animali e cercano di sopravvivere in condizioni critiche. Padre e figlio attraversano un paese desolato e  pericoloso. Non ci sono action post-apoclittici ma l'angoscia della lotta quotidiana per l'acqua, il cibo, per ogni cosa [...] Vai alla recensione »

giovedì 23 settembre 2010
filippaccio

In senso primitivo, l’atto di crudeltà consiste nel lacerare la carne e farne colare il sangue, ed è dunque un atto impietoso. Film tratto dal romanzo di Cormac McCarthy. L'autore del libro racconta la storia piu' banale del mondo, ovvero la terra si ribella all'uomo, che di fronte alla morte e miseria mostra le sue carte piu' instintive, o piu' adatte alla sopravvivenza.

domenica 20 febbraio 2011
Kildem

Avete presente quei film in cui, in un ipotetico mondo post-apocalittico, la razza umana è sopravvissuta e per le terre desoltate si affrontate donne cazzute e uomini muscolosi e senza paura? Bene. Questo non è così. Scordate resident evil o codice genesi o mad max. Questo film ci mostra come sarebbe la situazionee DAVVERO la situazione degli esseri umani sopravvissuti ad un [...] Vai alla recensione »

lunedì 6 agosto 2012
La Druga

Il regista John Hillcoat dà forma alla fantasia visionaria e apocalittica dello scrittore Corman McCarthy in questo film che lascia indubbiamente il segno. Quello che viene mostrato allo spettatore è uno scenario devastante, un mondo raso al suolo da una imprecisata catastrofe che ha cancellato via, insieme ai colori e a quasi tutte le forme di vita, anche ogni speranza.

domenica 8 aprile 2018
Ennio

Raro esempio di adattamento cinematografico riuscito. Per nulla facile, stante le atmosfere costantemente cupe angoscianti e apocalittiche in cui si immerge il romanzo originale. La regìa sceglie il colore, ma è un colore molto tenue, più simile al biancoenero, quel biancoenero che chi ha letto il libro ha costantemente davanti agli occhi.

giovedì 21 ottobre 2010
filippomazz

The Road è la storia di un padre (Viggo Mortensen) e di suo figlio (Kodi Smit-McPhee), diventato per lui ormai l'unica ragione di vita..perchè sopravvivere nel cinereo mondo di The Road non avrebbe alcun senso per questo padre se non per proteggere suo figlio, fino all'ultimo alito di vita. Eccolo quindi il cuore, il punto cardine del film: l'indissolubile legame che unisce [...] Vai alla recensione »

mercoledì 18 marzo 2015
Nanni

E' successo qualcosa che in un attimo ha cancellato memoria, presente e forse futuro. Alcuni propenderebbero per una interpretazione che vedesse come responsabile la mano diretta dell'uomo. Una catastrofe nucleare o roba del genere siamo portati ad immaginarla. Forse anche un cataclisma. In realtà non è detto né accennato.

mercoledì 4 settembre 2013
angelo umana

 Lupi famelici senza futuro sono diventati gli uomini, quei pochi che ancora si aggirano sulle strade americane, sopravvissuti a una catastrofe incomprensibile, ma che deve essere qualcosa di molto simile alla fine del mondo. Derubano e uccidono oppure vagano verso mete improbabili, in un paesaggio cinereo – scene a colori sono solo quelle in cui il protagonista ricorda la sua vita com’era [...] Vai alla recensione »

martedì 13 novembre 2012
Elia Andreotti

 Per la strada ci si può perdere. Soprattutto se questa ha perso anima e moralità in un turbinio di sofferenza ed angoscia durato ormai 14 anni. Questo è infatti il periodo che separa la storia di The Road dall'apocalisse ignota che ha sconvolto il mondo e i suoi abitanti. Ma l'apocalisse è stato solo il principio; è adesso che il mondo sta iniziando [...] Vai alla recensione »

mercoledì 9 maggio 2012
spacexion

Il sipario si è chiuso sulla civiltà, il mondo è finito. Una apocalisse totale, assoluta, spietata si è abbatuta sull'umanità, spazzando via ogni segno tangibile di civiltà, fin dentro le anime dei sopravvissuti. Bande di selvaggi dediti al cannibalismo, madri che scelgono il suicidio alla sopravvivenza, uomini come bestie senza altri scopi se non cibarsi, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 4 gennaio 2012
Emilio Zampieri

Spiace che The Road, il film, sia stato un mezzo fiasco a causa del fatto che è “troppo deprimente” (si pensava addirittura di non farlo passare nelle sale italiane). Se il film è deprimente, è perché lo è il romanzo. E “deprimente” non deve essere un giudizio di valore. Lo sono anche molte canzoni di De Andrè. E chi potrebbe a ragione sostenere che un film dell’orrore è orribile, solo perché è dell’orrore? [...] Vai alla recensione »

martedì 3 maggio 2011
DarkOmen98

"The Road" è la storia di un padre (Viggo Mortensen, A History of Violence, Il signore Degli Anelli) e di suo figlio (Kodi Smith-McPhee, Let Me In) in lotta contro la natura e il resto dell'umanità per sopravvivere. Film corredato da scene particolarmente forti, non tanto per la violenza visiva ma quanto per le tematiche trattate, che ci regala un grande Viggo Mortensen [...] Vai alla recensione »

mercoledì 27 ottobre 2010
Reservoir Dogs

Il complesso rapporto tra padre e figlio in una situazione estremamente avversa, l'insegnamento che il genitore da al figlio sul bene e sul male sul "portare il fuoco", così mi sento di riassumere "The Road". L'insegnamento del padre risulta difficile in quel determinato contesto infatti come il figlio non è solo insegnante ma anche alunno.

martedì 27 luglio 2010
micumicu

Uno sguardo onirico su un improbabile mondo post-apocalittico ricco di simboli e soprattutto caratterizzato da un ben preciso filo conduttore: il naturale e indissolubile legame che lega un padre a suo figlio e suo figlio al suo mentore. Un film che si fa guardare per tutta la durata dei suoi 110 minuti circa nonostante i pochi effettivi cambi di ritmo che lo renderebbero ancora piu' gradevole nel [...] Vai alla recensione »

mercoledì 24 giugno 2020
Tom Cine

  Ci sono tanti modi per raccontare l’apocalisse, una catastrofe mondiale, il momento in cui (nel migliore dei casi) l’intero genere umano potrebbe fare i conti con le capacità di sopravvivenza dei singoli individui che, di fronte ad un evento catastrofico dalle conseguenze globali ed estreme (e non  si sa quanto fatali e definitive), sono spinti a tirare fuori il [...] Vai alla recensione »

giovedì 24 aprile 2014
Forackone

Film catastrofico che del filone dei film catastrofici ha veramente ma veramente poco. La storia è quella di un padre e di un figlio, i cui nomi non sono mai citati nella pellicola, per aumentare il senso di generalità dei personaggi e in questo modo favorire l'immedesimazione in essi da parte dello spettatore, in viaggio, on the road, in un mondo devastato da un disastro naturale [...] Vai alla recensione »

giovedì 31 gennaio 2013
Mirko77

Un uomo e suo figlio lottano per sopravvivere in un futuro apocalittico. Le risorse scarseggiano e così molti 'cattivi' si trovano nella situazioni di dover cibarsi dei propri simili, infrangendo l'ultimo tabù. L'Uomo, quando non può più compiere crudeltà verso altre forme di vita (uccidere, cucinare e mangiare un pollo, è un'atrocità [...] Vai alla recensione »

domenica 6 maggio 2012
Elia Andreotti

The Road, film drammatico-angosciante basato sulla storia di un padre e di un figlio che devono sopravvivere ad un ambiente divenuto completamente inospitale per qualcunque essere vivente, dalle piante, agli animali, finanche all'uomo. Padre e figlio saranno in viaggio attraverso gli Stati Uniti per trovare cibo, acqua, scarpe e un residuo della vecchia civiltà, che in seguito a un olocausto [...] Vai alla recensione »

giovedì 12 gennaio 2012
giugy3000

Immaginatevi un presente opprimente senza la luce del sole, costretti a convivere con la costante certezza che del vostro passato rimangono solo macerie che stentate a riconoscere, privi di un qualsiasi futuro dove giorno e notte si assomigliano.In questo scenario alla fine del mondo due minuscole creature umane rispetto alla mastodontica desolazione, un padre e un figlio, continuano imperriti a camminare [...] Vai alla recensione »

mercoledì 1 aprile 2015
Dandy

Fedele adattamento dell'omonimo romanzo di Cormac McCarthy,che unisce una narrazione laconica a frammentazioni verbali.Hillcoat riesce a creare un'ambientazione suggestiva e allucinante,in un mondo perennemente grigio e desolato.Ma sfortunatamente non aggira il senso di dèjà vu:niente novità rispetto a "Mad Max","28 giorni dopo",o uno qualsiasi dei classici [...] Vai alla recensione »

giovedì 15 marzo 2012
Pecora Rossa

Una trama, solo all'apparenza, poco innovativa: scenario apocalittico post-atomico, un uomo, suo figlio e un lungo viaggio verso sud alla ricerca di una chimerica realtà meno desolante e crudele; ma seguendo bene i dialoghi, le immagini e le situazioni affrontate dai nostri due protagonisti ci accorgiamo presto che il film va ben oltre i soliti luoghi comuni cinematografici degli scenari [...] Vai alla recensione »

giovedì 24 luglio 2014
Fabian T.

Mi spiace andare controcorrente, ma "The road" rimane per me una delle peggiori storie mai viste al cinema. L'unica piccola curiosità che mi ha scaturito la triste visione di questo pseudo-film è: chi gliel'ha fatto fare al bravo Viggo Mortensen di impegnarsi così tanto in una recitazione davvero lodevole quando tutto il resto sembra palesemente non funzionare [...] Vai alla recensione »

lunedì 10 febbraio 2014
jacopo b98

 Una catastrofe colpisce la terra. A sopravvivere sono in pochissimi, tra cui un uomo (Mortensen) e suo figlio (Smit-McPhee); i due vanno verso sud, in cerca di una speranza della cui esistenza non sono certi. Padre e figlio vagano perciò per le desolate lande dell’America, lottando per la sopravvivenza. L’adattamento  di Joe Penhall del romanzo premio Pulitzer di Cormac [...] Vai alla recensione »

martedì 21 settembre 2010
paride86

Interessante riflessione sugli archetipi umani che parte da una non meglio precisata catastrofe ambientale. Cupo e poco appetibile, è sicuramente un film fuori dal coro che si fregia, però, della partecipazione di due attori che più hollywoodiani non si può: Viggo Mortensen e Charlize Theron. Da vedere.

sabato 30 giugno 2012
Sinkro

Dovete vederlo assolutamente se siete felici e la cosa non vi va a genio. La pellicola non è malaccio, contiene molte cose, molti simboli ma questi sfortunatamente non vengono spiegati. Di contro trasmette pienamente la sensazione di essere braccati e senza via di scampo. E' scoppiato qualcosa e siamo in un futuro apocalittico (reso molto bene dagli scenografi).

sabato 29 gennaio 2011
qiovanni

Cosa c'è di interessante in questo film? molto poco. Un padre che difende il figlio e lo educa. Un mondo sprofondato nell'abisso dove l'uomo messo alla prova dal destino deve ricordare o cercare di definire la differenza tra un animale e un uomo, tra il bene e il male. Un copione già visto.  Una trama scadente, anche improbabile.

martedì 31 agosto 2010
meltdown

In un futuro grigio post-atomico o post-catastrifico un padre e un figlio vanno in pellegrinaggio verso la costa sperando di trovare chissà che. Il figlio è un idealista che spera ancora nell'umanità resa crudele - e cannibale - dall'assenza di cibo. Il padre cerca di conciliare la "bontà" di cui si parla spesso nel film con l'istinto di conservazione.

giovedì 20 settembre 2012
ANDREA GIOSTRA

Bellissimo il film. Straordinario il romanzo di Cormac McCarthy, pubblicato in Italia con il titolo “La strada” nel 2007, da cui è liberamente tratta la sceneggiatura. Non sempre gli autori, gli sceneggiatori e il regista riescono a trasmettere con un film quello che viene raccontato con la scrittura in un romanzo d’autore. Io ho letto prima il romanzo quando è uscito [...] Vai alla recensione »

mercoledì 2 giugno 2010
joker_95

I un mondo terminale di un America desolata, con alberi che cadono e terremoti frequenti che non spaventano più nemmeno i protagonisti, un padre, di cui non si saprà mai il nome, viaggia con il suo "bambino" per raggiungere la costa. Questo è il tema di THE ROAD. Oltre allo sfondo angosciante, che ti fa capire la drammaticità del film, c'è anche una situazione di sopravvivenza estrema con persone diventate [...] Vai alla recensione »

giovedì 10 giugno 2010
Sandro Roy

Mi è molto piaciuto, soprattutto a livello tecnico. Pazzesca la ricostruzione postApocalittica. Anche a livello emotivo e sensazionale. Pochi film riescono ad angosciarti a tal punto da coinvolgerti totalmente nei sentimenti dei protagonisti. Eccellente l'interpretazione di Viggo Mortensen, ridotto per l'occasione a pelle ed ossa.

sabato 29 maggio 2010
Federer85

Un film di una bellezza unica,originalissimo,mix di generi diversi(drammatico,thriller,futuristico,con anche un pizzico di horror)con una fotografia da brividi,una storia molto coinvolgente ed un Viggo Mortensen forse anche meglio delle prove in History of Violence e la Promessa dell'Assassino.Lo consiglio caldamente,soprattutto ai palati fini.

venerdì 11 giugno 2010
simo 87

Questo "The Road" è un gran film tratto dal più bel romanzo dello scorso anno dell'autore Cormac Mccarthy (il romanzo ha vinto il premio Pulitzer). Non ha avuto forse molto successo a causa della crudezza dell'ambientazione ma è un film che va assolutamente visto. Il film ci porta in una situazione estrema, tutto è ridotto all'osso: i dialoghi, l'ambientazione, la trama stessa della vicenda.

martedì 23 marzo 2010
fabruss

grandissimo film, lento ma coinvolgente, da brivido in alcune scene. cibo per gli occhi e per la mente: il fatto che non l'abbia visto quasi nessuno fa presumere che l'umanità è effettivamente quella del film.

sabato 6 marzo 2010
JohnnyilSanto

Ogni tanto si fa ancora Cinema con la "c" maiuscola, finalmente un film degno di essere chiamato tale, e infatti chissà se e quando lo potremo vedere nella nostre sale;  adattamento cinematografico dell'omonimo libro vincitore del premio Pulitzer, prodotto con un budget di "appena" venti milioni di dollari, si gusta piacevolmente in lingua originale dove si [...] Vai alla recensione »

lunedì 31 maggio 2010
soldato1978

...Chi ha un figlio non può non commuoversi nell'osservare con quanta forza e determinazione questo padre fa di tutto per tenere in vita il proprio figlio in questo mondo ostile e spietato,dove tutto è avverso e niente è come prima...Grande prova di Viggo Mortensen e secondo me sentiremo parlare sempre più spesso di questo ragazzino kodi Smith ottima prova anche la sua...Il [...] Vai alla recensione »

domenica 30 maggio 2010
Roberto Simeoni

Non ho letto il romanzo, ma il film l'ho trovato ben fatto, coinvolgente, grazie a una straordinaria interpretazione di tutti gli attori e ad una straordinaria fotografia e scenografia. Da segnalare anche le musiche, molto suggestive. La regia è vincente nella capacità di creare angoscia senza bisogno di calcare la mano sulla violenza (bastano poche inquadrature ed è l'immagin [...] Vai alla recensione »

venerdì 28 maggio 2010
fabriziopluc

FOCUS
INCONTRI
venerdì 4 settembre 2009
Marlen Vazzoler

Viggo Mortensen: Dan Alcott mi ha mandato gentilmente la sceneggiatura e mi ha offerto la possibilità di interpretare il ruolo, poi ho letto il libro, e ho visto che si trattava di una bellissima storia d'amore, difficile da vedere e ancora più difficile da raccontare. Ma penso che John Hillcoat abbia impostato molto bene la storia anche se è abbastanza difficile fare un buon adattamento di un racconto che molte persone conoscono, leggono e amano.

Frasi
Noi siamo buoni...e portiamo il fuoco
Una frase di L'uomo (Viggo Mortensen)
dal film The Road - a cura di Giuseppe
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Anche qui infatti l'umanità è ridotta ai minimi termini: un padre (Viggo Mortensen), un figlio (Kodi Smit McPhee), il ricordo della madre suicidatasi anni prima per non finire anche peggio (Charlize Theron), un pugno di sopravvissuti a qualche misteriosa Apocalisse che ha desertificato l'America e imbarbarito i rari superstiti fino al cannibalismo. Un mondo di puro orrore in cui ogni sconosciuto [...] Vai alla recensione »

Davide Turrini
Liberazione

Curioso che appena dopo il paternalistico Baaria di Tornatore, i programmatori del concorso di Venezia 66 abbiamo proposto il filotto The road , per la regia dell'australiano John Hillcoat, e Life during wartime , del genietto statunitense Todd Solondz. Film che mettono al centro della loro storia il rapporto, problematico, tra padri e figli. Hillcoat trae spunto totalizzante dal libro di Cormac [...] Vai alla recensione »

Luca Mastrantonio
Il Riformista

Un incubo ad occhi aperti. Per svegliare le nostre coscienze. The Road, il film che John Hillcoat ha tratto dal romanzo di Cormac McCarthy, è la cosa più preziosa finora passata al Lido. Preziosa come un diamante, se devi tagliare il vetro, come un paio di scarpe, se devi camminare per cercare cibo nella terra desolata. Il film mette crudamente in scena la lotta per la sopravvivenza di un padre e [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

America amara. Due film fuori dal giro dei blockbuster esplorano le depressioni striscianti nella comunità statunitense: diversissimi tra loro per approccio, gusto e stile, «The road» e «Life during wartime» sviluppano infatti le rispettive storie su uno sfondo gremito di segnali negativi e cupe prospettive. Più completo e ambizioso, il film che l'australiano John Hillcoat ha tratto da uno dei bestseller [...] Vai alla recensione »

Alessandra Levantesi
La Stampa

Una civiltà, la nostra, distrutta da una qualche misteriosa catastrofe: in un paesaggio di straziante desolazione, perennemente grigio sotto i raggi di un pallido sole, un uomo e il suo bambino viaggiano verso il Sud nel tentativo di sopravvivere. Macilenti, sporchi e impauriti si nascondono alla vista di altri esseri umani, i pochi rimasti, perché sono molti quelli che la fame ha trasformato in cannibali. [...] Vai alla recensione »

Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Verso ovest, dove c’è il mare, in un paese indefinito, in una post catastrofe globale di macerie e campi bruciati, padre e figlio resistono alla fine del mondo che, forse, non è ancora finito. La vita in un carrello. Contiene la prova della perdita materiale di tutto. È la luce cinerea, invischiata di polvere, oppressa dall’oscurità diffusa, che ci porta dalla pagina al film, per prima cosa.

Valerio Caprara
Il Mattino

«The road», visto e perduto alla Mostra di Venezia, riemerge nelle sale grazie a una coraggiosa distribuzione fuori dal giro. Ne valeva la pena perché traspone sullo schermo l'omonimo bestseller di Cormac McCarthy, schivo e «scorretto» scrittore già onorato al cinema dagli Oscar conquistati da «Non è un paese per vecchi» dei fratelli Coen; in questo caso, però, il tema propone una variante del frequentatiss [...] Vai alla recensione »

Mariuccia Ciotta
Il Manifesto

Vita difficile per The Road dell'australiano John Hillcoat, presentato in concorso a Venezia 2009, nonostante l'ambizione e il coraggio di tradurre in immagini le tonalità intimiste del libro premio Pulitzer (2007) di Cormac McCarthy, autore tra l'altro di Non è un paese per vecchi, portato al cinema dai fratelli Coen. Il film non ha avuto una buona accoglienza negli Stati Uniti, anche se vanta nel [...] Vai alla recensione »

Dario Zonta
L'Unità

La storia festivaliera e distributiva di The Road è abbastanza singolare, e vale la pena di riprenderla. Il film è stato presentato in concorso all'ultimo festival di Venezia. Intorno a questa pellicola c'è stata giustamente una certa attesa, visto il grande successo di pubblico e di critica che ha avuto il libro omonimo scritto dal grande Cormac McCarthy, così fortemente evocativo e di per sé cinematograf [...] Vai alla recensione »

Paola Casella
Europa

Congelato dalla distribuzione per mesi, si dice perché considerato troppo deprimente, The road è invece un interessante excursus nella fragilità del maschile abbandonato a se stesso da quel femminile che sarebbe l'unica sua difesa contro un mondo insensato e crudele. Viggo Mortensen, sempre convincente, è un padre che si ritrova a dover mettere in salvo il proprio figlio (maschio) in un'America post [...] Vai alla recensione »

Charles McGrath
The New York Times

A WORD Viggo Mortensen uses a lot about himself is “fried.” By his account, he’s been fried for almost two solid years, ever since 2007, when his performance in David Cronenberg’s “Eastern Promises,” which entailed, among other things, stubbing out a cigarette on his tongue and wrestling nude in a Turkish bath, earned him an Academy Award nomination as best actor and required him to do an unaccustomed [...] Vai alla recensione »

Charles McGrath
The New York Times

ERIE, Pa. — Cormac McCarthy’s Pulitzer Prize-winning novel, “The Road,” takes place in a world that, because of some unexplained catastrophe, has just about ended. The sky is gray, the rivers are black, and color is just a memory. The landscape is covered in ash, with soot falling perpetually from the air. The cities are blasted and abandoned. The roads are littered with corpses either charred or melted, [...] Vai alla recensione »

Fabio Canessa
Il Domenicale

Se il cinema ha il compito di rispecchiare il nostro modo di vivere, la sessantaseiesima Mostra di Venezia ci ha mostrato soprattutto vari modi di sopravvivere. Le nostre esistenze sono rappresentate sugli schermi del Lido da personaggi abulici e senza forza di volontà, incapaci di amare e di decidere, irresponsabili e insoddisfatti. O dai morti viventi di George Romero, dagli zombi di “Rec 2”, dai [...] Vai alla recensione »

Lietta Tornabuoni
La Stampa

Dolore, morte e umorismo dominano le avventure esistenziali dei personaggi, alla disperata ricerca d'amore, emozionanti e tristi: i modi del raccontare e l'analisi dei protagonisti sono originalissimi e perfetti. Solondz è uno dei pochi registi che, oltre a dirigere magnificamente gli attori, riesca a riprodurre il caos contemporaneo di ciascuno e del mondo, ricavandone un film molto bello.

Peter Travers
Rolling Stone

A father and son are transformed into homeless scavengers by a cataclysmic event: the destruction of the world. The Road, starring Viggo Mortensen as a once-civilized man shepherding his 11-year-old boy (Kodi Smit-McPhee) through an America ravaged into rubble, is adapted from Cormac McCarthy’s Pulitzer-winning 2007 novel. Whoa! That means film junkies, sucking on the jugular of Twilight escapism, [...] Vai alla recensione »

Thomas Sotinel
Le Monde

Cette route revient toujours à son point de départ : le roman de Cormac McCarthy, récit du voyage qu'entreprennent un père et son fils à travers les Etats-Unis, quelque temps après un cataclysme indéfini. Le réalisateur australien John Hillcoat a parfaitement compris le propos et le style du romancier texan, c'est un bienfait et une malédiction pour ce film souvent saisissant et pourtant victime d'une [...] Vai alla recensione »

Kenneth Turan
The Los Angeles Times

"The Road" is a road you'll wish hadn't been taken. Not because anything's been badly done, but because there's a serious imbalance in the complicated equation between what the film forces us to endure and what we end up receiving in return. Given that it's based on Cormac McCarthy's somber novel, winner of the Pulitzer Prize for a devastating report from the end of the world witnessed by a man who's [...] Vai alla recensione »

Maurizio Cabona
Il Giornale

Presentato in concorso all'ultima Mostra di Venezia, The Road (La strada) dell'australiano John Hillcoat schiera Viggo Mortensen, Robert Duvall, Charlize Theron e Guy Pearce. Ma, fra loro, solo Mortensen è sempre sullo schermo; gli altri appaiono, sì e no, per cinque minuti. Minuti duri anche per lo spettatore, perché l'apocalisse ha desertificato e gelato il mondo da un decennio.

Walter Vescovi
Il Secolo d’Italia

Dopo Baarìa di Giuseppe Tornatore, primo film italiano dopo vent'anni a dare l'avvio alla Mostra del Lido, ora è la volta delle star e dei film stranieri. Ad aprire le danze è stato The road di John Hillcoat con uno star-cast segnato dalla coppia protagonista Viggo Mortensen e Charlize Theron, con annesso cameo di Robert Duvall irriconoscibile nei panni di un anziano clochard.

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Immaginate un mondo senza forma, senza colori e soprattutto senza senso. Un mondo in cui tutto ciò che l'uomo ha costruito in millenni di storia (città, utensili, tecnologie, reti) è morto o sta morendo. Ma anche ciò che la nostra specie credeva di avere dentro di sé - l'umanità - è stato cancellato. In questo mondo sconvolto da una catastrofe imprecisata e definitiva (olocausto nucleare? Inquinamento? [...] Vai alla recensione »

Francesco Bolzoni
Avvenire

Non si parla di guerra in The Road. Si accenna a un devastante terremoto, in terre aride, dove ogni cosa è stata devastata e gli uomini sono spariti o pendono come lugubri manichini dal soffitto, si aggirano alla ricerca di cibo un adulto e suo figlio. Nelle lande desolate tutto è già avvenuto: compresi casi di cannibalismo. Pur crudele nelle sue svelte immagini Hillcoat non ama l'orrore, non insiste [...] Vai alla recensione »

Mariuccia Ciotta
Il Manifesto

In concorso anche l'atteso (l'uscita è stata a lungo rinviata) The Road dell'australiano John Hillcoat (ma il film corre per gli Usa) trasposizione (quasi) fedele del romanzo premio Pulitzer Cormac McCarthy (autore di Non è un paese per vecchi, portato al cinema dai Coen). Day-after girato nelle lande fredde dell'Oregon, pioggia post-atomica, fine del mondo, leit-motiv di molti film di prossima uscita. [...] Vai alla recensione »

Maurizio Cabona
Il Giornale

Ecco The Road («La strada») dell'australiano John Hillcoat. Pareva il primo grosso film americano in concorso alla Mostra: Viggo Mortensen, Robert Duvall, Charlize Theron, Guy Pearce sono nomi che impressionano. Ma solo Mortensen è sempre sullo schermo; gli altri appaiono per cinque minuti ciascuno, duri da sopportare, perché l'apocalisse ha desertificato e gelato il mondo.

Paolo D'Agostini
La Repubblica

Continua la fortuna cinematografica del romanziere Cormac McCarthy. Dopo la trasposizione di Non è un paese per vecchi, ecco The Road. A impegnarsi è il regista John Hillcoat, e a dominare la scena è Viggo Mortensen, che aggiunge un nuovo tassello alla conquista di una sorprendente autorevolezza. Difficile immaginare che si possa aver voglia di vedere un film tanto aspro e cupo.

Boris Sollazzo
Liberazione

Tempo fa sorse inaspettata una polemica: The Road non uscirà perchè deprimente. Autorevoli giornalisti e non si indignarono perché mai sarebbe arrivato nelle nostre sale il presunto capolavoro di John Hillcoat, figlio del capolavoro vero di Cormac McCarthy, un genio della scrittura che ha dato l'ennesima accelerata alla carriera registica di Clint Eastwood ( Mystic River ), l'esagerato Oscar ai Coen [...] Vai alla recensione »

Alberto Crespi
L'Unità

Forse The Road inizia dove Life During Wartime finisce. Forse i due film americani passati ieri in concorso a Venezia sono più vicini di quanto non sembri. Sono due riflessioni sulla paternità e sulla famiglia in tempi di catastrofe. Ma a separarli c'è l'abisso che divide le buone intenzioni dai grandi risultati, i mestieranti del cinema dagli artisti veri.

NEWS
LIBRI
giovedì 8 luglio 2010
Fabio Secchi Frau

Recensione **** Cormac McCarthy è come Charles Perrault, ma fin dal principio imprime un marchio totalmente nuovo, e di successo, a una storia strutturalmente molto vecchia. La formula è sempre la stessa per entrambi.

NEWS
venerdì 4 giugno 2010
Valeria Filippi

Spietate torture e magia fiabesca Sex and the City 2 balza al primo posto del box office nel primo weekend di programmazione, superando il milione e mezzo di euro di incasso. Il quartetto più glamour di piccolo e grande schermo ci offre divertimento [...]

NEWS
mercoledì 5 maggio 2010
Chiara Renda

Azione e tensione A fine maggio, con l'avvicinarsi della stagione estiva, arrivano in sala alcuni degli ultimi titoli di punta della stagione: si comincia con il Prince of Persia interpretato da un quanto mai avventuroso Jake Gyllenhaal, che porta per [...]

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