Nel 2016 Bryan Bertino (The Strangers, 2008) scrive e dirige un horror drammatico mascherato da monster movie. Il film, indipendente, ha avuto una piccola distribuzione anche nelle sale cinematografiche grazie alla nota A24. Oggi è disponibile su Amazon Prime Video. Per scoprire com’è, leggi la recensione di The Monster (film).
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THE MONSTER (FILM), RECENSIONE: ANALISI
UNA STRADA LUNGA E BUIA
Kathy (Zoe Kazan), madre divorziata, e Lizzy (Ella Ballentine), figlia, partono con l’auto. Lizzy ha deciso di andare a vivere con il padre a causa del difficile rapporto con la madre. Durante il tragitto, una ruota si buca, l’auto sbanda e investe un lupo. La macchina è in panne. Kathy e Lizzy si trovano sole, di notte, sotto un nubifragio, in una strada deserta interminabile circondata ai lati da una fitta foresta. In attesa dei soccorsi, le due ispezionano il lupo: non è morto a causa dell’impatto. Piuttosto, sembra sia stato sbranato da qualche animale che vive nei dintorni.
DRAMMA FAMILIARE E MONSTER MOVIE
The Monster è prima di tutto la storia di una madre e di sua figlia. Lizzy è una ragazzina di circa undici, dodici anni, matura per la sua età, che non riesce però a staccarsi dal suo peluche, l’ultimo frammento rimasto di un’infanzia che non ha mai davvero avuto. Kathy è una madre immatura, inaffidabile, che, dopo aver divorziato, ha deciso di frequentare l’uomo sbagliato. Il rapporto tra le due si sta lentamente sgretolando per colpa di un mostro: la dipendenza alcolica di Kathy.
Mia madre dice che i mostri non esistono. Ma si sbaglia. Sono la fuori, che ti aspettano, e ti osservano. Si nascondono nel buio. A volte dove puoi vederli; a volte dove non puoi. Ora lo so.
Come rappresentare questo dramma familiare in un horror? Con un monster movie. Bertino ragiona per metafore. Trasforma il legame oramai distrutto in un ambiente archetipico dell’orrore: una strada buia, illuminata da pochi lampioni, circondata da una foresta, e sommersa dai tuoni e dalla pioggia. E trasforma l’alcol in un mostro in carne e ossa, nascosto nella foresta, pronto in qualsiasi momento a porre fine al rapporto tra madre e figlia. Da elogiare il suo aspetto, quasi informe, con denti giurassici e pelle nera come la pece. Tutto realizzato con trucchi prostetici da Alec Gillis e Tom Woodruff Jr., due allievi del grandissimo Stan Wiston. Bertino non poteva scegliere luogo e mostro migliori.
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DUE PROTAGONISTE IN PARTE E UNA REGIA EFFICACE
Zoe Kazan e la giovanissima Elle Ballentine sono protagoniste di un’ottima prova. Credibili sia quando devono trasmettere il dramma sia quando devono trasmettere l’orrore. E sono ben supportate dalla regia di Bertino: semplice, statica, e, all’occorrenza, ragionata e simbolica. Come quando sottolinea il distacco tra madre e figlia separandole sullo schermo. Siamo a inizio film, le due salgono nell’auto e si mettono in viaggio. La macchina da presa prima inquadra Kathy dalla parte del conducente, e dopo inquadra Lizzy dalla parte del passeggero; sembrano su veicoli diversi. Due immagini forti, eloquenti.
Ma, ovviamente, trattandosi di un film horror, Bertino instilla anche tensione e paura con inquadrature suggestive. Classiche, ma non banali, che mostrano poco, ma quanto basta, e sfruttano al massimo l’ambientazione azzeccatissima.
FINALE (SPOILER)
Il finale è buono. Ma è la parte che funziona meno. Bello vedere la crescita di Lizzy, che, affrontando il mostro, abbandona definitivamente l’infanzia amara e diventa adulta: passaggio sottolineato da un gesto della ragazzina, che sacrifica il suo amato peluche per distrarre la creatura. Ma non è altrettanto bello vedere il sacrificio di Kathy. Un po’ troppo forzato, e soprattutto inutile. Si ha la sensazione che il gesto eroico non porti a nulla. Poteva essere trovata una soluzione migliore. Fortunatamente il finale riesce comunque a commuovere e ad appagare.
THE MONSTER (FILM), RECENSIONE: …E QUINDI
The Monster è un film toccante, è un film spaventoso: è un film fatto bene. Dalle prove attoriali alla regia; dalla fotografia alla realizzazione del mostro. Anche il finale è buono, peccato per la scelta fatta prendere a Kathy: poteva essere gestita meglio. Niente di compromettente però. Il film di Bertino convince in tutto o quasi. Nonostante ciò, non è consigliato a chi cerca un horror leggero e di puro intrattenimento. The Monster è molto di più.