The Lobster - Film (2015) - MYmovies.it

The Lobster

Film 2015 | Fantascienza, +13 118 min.

Titolo originaleThe Lobster
Anno2015
GenereFantascienza,
ProduzioneGrecia, Gran Bretagna, Irlanda, Paesi Bassi, Francia
Durata118 minuti
Regia diYorgos Lanthimos
AttoriColin Farrell, Rachel Weisz, Jessica Barden, Olivia Colman, Ashley Jensen Ariane Labed, Angeliki Papoulia, John C. Reilly, Léa Seydoux, Michael Smiley, Ben Whishaw, Roger Ashton-Griffiths, Rosanna Hoult.
Uscitagiovedì 15 ottobre 2015
TagDa vedere 2015
DistribuzioneGood Films
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 2,90 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Yorgos Lanthimos. Un film Da vedere 2015 con Colin Farrell, Rachel Weisz, Jessica Barden, Olivia Colman, Ashley Jensen. Cast completo Titolo originale: The Lobster. Genere Fantascienza, - Grecia, Gran Bretagna, Irlanda, Paesi Bassi, Francia, 2015, durata 118 minuti. Uscita cinema giovedì 15 ottobre 2015 distribuito da Good Films. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,90 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 26 ottobre 2015

Il film girato dal regista punta di diamante della new wave greca, ambientato in un futuro distopico in cui essere single è una colpa e una maledizione. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, Il film è stato premiato al Festival di Cannes, 1 candidatura a Golden Globes, 1 candidatura a BAFTA, 6 candidature e vinto 3 European Film Awards, 1 candidatura a Critics Choice Award, In Italia al Box Office The Lobster ha incassato 725 mila euro .

The Lobster è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato sì!
2,90/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,83
PUBBLICO 2,86
CONSIGLIATO SÌ
Nell'universo grottesco e paradossale di Lanthimos la violenza psicologica della società diventa reale.
Recensione di Gabriele Niola
venerdì 15 maggio 2015
Recensione di Gabriele Niola
venerdì 15 maggio 2015

In un futuro prossimo e immaginario essere single oltre una certa età è vietato, pena l'arresto e la deportazione in un grande hotel nel quale si è obbligati a trovare l'anima gemella in 45 giorni di tempo, tra punizioni e questionari assurdi. Uomini d'affari, professionisti, donne in carriera e individui meno realizzati tutti insieme sono costretti a cercare un affiatamento possibile perchè se non dovessero trovarlo nel mese e mezzo a disposizione saranno trasformati in un animale a loro scelta.
Appena fuori dall'hotel c'è un bosco dove si trovano i ribelli, individui fuggiti dall'hotel che vivono liberi e single a cui non è concesso di stare con nessuno. Il protagonista passerà prima nel grande hotel senza trovare quell'amore obbligatorio che troverà in mezzo ai ribelli, là dove non è consentito.
Cosa succederebbe se potessimo andare in deroga ad alcune fondamentali regole sociali? Quante delle strutture, delle convenzioni e delle ipocrisie che il vivere in una società ci impone rimarrebbero tali e quanto invece potremmo sviluppare forme d'interazione nuove? Yorgos Lanthimos sembra chiederselo in ognuno dei suoi film e la risposta che si dà oscilla costantemente tra il pessimistico e il grottesco: non molto cambierebbe, nemmeno una revisione degli assunti di base può salvare l'uomo da se stesso.
La famiglia di Dogtooth che cresce i figli lontano da tutto e tutti, mentendogli costantemente per creare una bolla intorno a loro, come il nucleo di attori che impersonano i cari estinti dei loro clienti in Alps non sono troppo lontani da questi single che hanno passato i quarant'anni, sono soli e hanno effettivamente poco tempo davanti a sè per trovare qualcuno prima di regredire allo stato animale.
Dunque c'è di nuovo un mondo a parte, ai confini della società reale (che non vediamo praticamente mai), uno in cui le persone non si comportano più come ci aspetteremmo perchè qualcuno li ha costretti a privarsi di alcune nozioni fondamentali. In questa maniera The Lobster rende esplicito il dilemma di chi, nel mondo occidentale, ritrovandosi "scoppiato" oltre una certa età sente di avere poco tempo e ha la percezione di dover correre per rimettersi in pari con il modello imperante, con ciò che tutti gli altri si aspettano da lui.
Attraverso la struttura di un film di fantascienza (da una parte c'è una tirannia che impone ritmi di vita alienanti e punizioni esemplari, dall'altra un gruppo di ribelli che vive nei boschi) The Lobster racconta con una metafora a maglie larghissime la maniera in cui la ricerca di una persona con cui vivere oltre una certa età passi attraverso riti comuni, strutture predisposte ad hoc, incontri programmati e una serie di "regole" che danno la misura dell'affiatamento. I grotteschi interessi in comune che il protagonista condivide con quelle che, di volta in volta, possono essere sue possibili amanti, la scansione degli incontri, il rituale dell'accoppiamento grottesco e l'odio condiviso per chi sembra meno in grado di riuscire ad accoppiarsi, appaiono stavolta come una versione pompata e incattivita delle reali dinamiche sociali. Anche la violenza onnipresente, spietata, brutale e insensibile sembra una versione concreta di quella più sottile violenza psicologica operata dal condizionamento sociale.
Nel cinema stralunato di Lanthimos, spesso così intricato, denso e convulso da essere difficilmente penetrabile, le domande sono sempre le migliori e più giuste da porsi oggi ma gli obiettivi da colpire sono sempre molti e sotto l'ombrello di questa paradossale ricerca di un'anima gemella per non diventare un animale sembrano rientrare diverse altre idee, nessuna delle quali però davvero centrata quanto la principale. Non è difficile leggere nel film anche una certa sfiducia nell'organizzazione sociale contemporanea o una rappresentazione della mercificazione dei sentimenti da parte di tutte le istituzioni che si propongono come coagulanti nella ricerca di un altro individuo da amare, ma forse, proprio nel grande affresco, nella molteplicità di letture e nel desiderio di realizzare un film dai molti livelli di lettura, il film fallisce.
Influisce inoltre ben poco il fatto che stavolta il regista greco abbia a disposizione un cast internazionale di nomi noti. Lo stile distante, asettico e impenetrabile della recitazione rimane infatti lo stesso di sempre, semmai è il senso di sfasamento metacinematografico dato dalla presenza di volti commerciali in un'impresa così distante dallo stile più immediato e comprensibile a creare un piccolo salto di senso, confermando l'idea alla base del film, quella di un mondo parallelo in cui ciò che conosciamo non agisce o reagisce come penseremmo.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
giovedì 22 ottobre 2015
pepito1948

In pieno conflitto sociale sul progetto di regolamentare le unioni di fatto, in cui matrimonialisti e unionisti si contrappongono emarginando dal dibattito i poveri single, ecco irrompere nei cinema italiani questo film stralunato, disorientante e destabilizzante, proveniente dalla vicina e maltrattata Grecia. La storia, definita a torto di fantascienza, è ambientata in una società molto [...] Vai alla recensione »

venerdì 16 ottobre 2015
Alexander Tioz

In Alps, una delle prime preoccupazioni dei membri del gruppo di attori/sostituti era chiedere alle persone vicine al "soggetto mancante" quale fosse il suo attore preferito, quasi a a voler capire che sfumatura dare per la propria interpretazione: Yorgos Lanthimos, per questa sua prima esperienza anglofona, risponde "Colin Farrell".

venerdì 16 ottobre 2015
Frank76_

Una grottesca fiaba moderna che rappresenta - in maniera divertente ma anche crudele - il rapporto di coppia e il suo problematico e indissolubile legame con la società. The Lobster, per l'alchimia perfetta dei generi che mai si sovrastano e sempre si completano, per il suo ritmo che riesce ad essere ora contemplativo ora frenetico, per il suo contenuto che è davvero serio [...] Vai alla recensione »

martedì 20 ottobre 2015
Alex2044

Una buona idea . Un film curioso , sorprendente , spiazzante . Una critica feroce delle società totalitarie . Il tutto con un ambientazione retrò intrigante . Tanto da far apparire il film più un prodotto di modernariato che di fantascienza . La possibilità che per sopravvivere si debba formare una coppia , senza distinzioni di sesso , prefigura una società terribile [...] Vai alla recensione »

lunedì 7 marzo 2016
Kronos

Se bastasse la stravaganza a rendere bello un film, questo sarebbe un capolavoro. Ma le idee in "The Lobster", per quanto insolite, richiedono un'eccessiva sospensione dell'incredulità per risultare emozionanti. Per cominciare, una società distopica in cui i single vengono rastrellati e imbucati in luoghi di "rieducazione" alla vita di coppia, avrebbe richiesto [...] Vai alla recensione »

giovedì 1 dicembre 2016
Emanuele

Un'opera davvero insolita, di una bellezza raggelante e di una profondità enorme. Il film di Lanthimos è innanzitutto il primo film girato in lingua straniera per il greco, il che serve ad alzare maggiormente la cifra qualitativa del tutto. Il film è ambientato in un futuro distopico, dove gli uomini senza compagno/a sono deportati e sono destinati a trasformarsi in animale, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 28 ottobre 2015
domiU.U

Un contesto distopico mal costruito abbinato ad una storia piuttosto mediocre, che non arriva a nessuno dei punti che mette in tavola. Già dai primi minuti risulta evidente la piega che il film prenderà; il tutto sembra risollevarsi verso la metà, per poi tornare, verso la fine, alla sua piattezza iniziale. Una serie di immagini forti,disturbanti ed eccessivamente crude che non [...] Vai alla recensione »

giovedì 26 novembre 2015
Antonietta DAmbrosio

The Lobster – recensione Il mondo di Lanthimos è un futuro poco distante dove i single sono fuori legge e vengono internati in un hotel, luogo circondato da una splendida cartolina dai toni freddi, ed hanno 45 giorni per trovare l’anima gemella, periodo entro il quale vengono esposti i vantaggi pratici della vita di coppia in modo sterile e grottesco.

lunedì 9 novembre 2015
HerzogHerzogUberalles

Diretto benissimo e recitato in modo ineccepibile, è un film però deludente, inutile ed irritante... Nonchè furbo, apparentemente di denuncia e di ricerca, utilizza invece tutti i trucchi e le tecniche del cinema più commerciale per tenerti in sala. Poteva aver senso qualche anno fa, ma nel 2015 porre ancora questioni del genere con un linguaggio così commerciale [...] Vai alla recensione »

giovedì 13 dicembre 2018
Black_Sabbath/94

I rapporti. Che cosa rappresentano oggi nella nostra società? Sono la rappresentazione della realizzazione personale dell’individuo? Avranno delle valenze e dei significati differenti nel futuro?  Sono questi gli interrogativi che possiamo trovare nella pellicola firmata dal regista, Yorgos Lanthimos, un film distopico, visionario forse a tratti criptico ma che mette in scena [...] Vai alla recensione »

mercoledì 14 settembre 2016
elgatoloco

"The Lobster"(ossia"L'aragosta"per materializzare il sogno del protagonsita, dovendo scegliere del fine della trasformazione)di Lanthimos è chiaro specchio di una personalità e di una cultura divenuta"distopica"(à la H.G.Wells, à la  George Orwell, per citare solo pochi nomi, i più noti)dopo le amare delusioni patite rispetto [...] Vai alla recensione »

giovedì 19 novembre 2015
mardou_

Sono sempre stata affascinata dalla fantascienza distopica per il modo di raccontare con stridente ferocia un futuro immaginario spaventoso. Penso a capolavori della letteratura come “ Brave New World” di Huxley o “1984” di Orwell che hanno saputo descrivere ed anticipare molti tratti caretteristici della nostra realtà moderna che allora erano semplicemente il peggiore dei mondi possibili.

mercoledì 11 novembre 2015
andilento

Ho ancora davanti agli occhi l'hotel per single in cerca, le battute di caccia fra ominidi. Peccato, però, peccato che uno spunto interessante come quello di Lanthimos, la bestialità dei comportamenti umani, venga trattato in modo così parossistico da risultare pesante. Mi torna in mente la giovinezza dei vecchi ricchi di Sorrentino in un altro hotel sospeso nel vuoto, guarda un po' che coincidenza: [...] Vai alla recensione »

sabato 16 luglio 2016
Francesco2

Non conoscevo il cinema di Lanthimos, ma la prima cosa che mi viene in mente vedendo questo film è come i personaggi siano "sospesi nel tempo". "The Lobster", per evitare inutili (?) preamboli e/o -forse- per assurgere ad opera oltremodo provocatoria, ci dice poco o nulla dei protagonisti, almeno fino alle scene dei genitori. Spesso, probabilmente, persino comprendere perché si trovino in [...] Vai alla recensione »

giovedì 29 ottobre 2015
marcot

Film lento ma stupendo. La storia si sviluppa in un futuro "distopico" ma uguale alla nostra realtà, se non per le regole, dove gli opposti sono più vicini di quel che sembra e si fatica a riconoscere "buoni" "cattivi" e, soprattutto, sentimenti veri. Una grande critica al mondo delle relazioni, al cosa le persone sono disposte a fare, al modello di società [...] Vai alla recensione »

domenica 6 marzo 2022
Dandy

Al primo film in lingua inglese,il regista(come sempre co-sceneggiatore)sfrutta la cornice distopica per le sue tematiche abituali,in bilico tra grottesco e fredda impassibilità.Gli individui sono disumanizzati e i rapporti come sempre pilotati,meccanici anche quando conflittuali(si conversa e ci si aggredisce con la medesima indifferenza)e i sentimenti sono artificiosi e schematici sia dentro [...] Vai alla recensione »

martedì 21 aprile 2020
Luca Scialo

Yorgos Lanthimos è un regista originale, che guarda la realtà da angolature originali, inimmaginabili, inverosimili.Questa pellicola conferma questa prospettiva del regista greco, presentandoci una società dove i single sono perseguitati. Al punto da essere costretti ad entrare in un albergo dove entro 45 giorni devono trovare l'amore, altrimenti saranno trasformati in un animale a loro scelta.

mercoledì 13 aprile 2016
Filippo Catani

Nella società del futuro è proibito essere single. Coloro che lo sono vengono rinchiusi in un hotel dove hanno a disposizione 45 giorni per trovare la propria anima gemella. In caso contrario verranno tramutati in un animale a loro scelta. Agghiacciante, disturbante, drammatico capolavoro realizzato da Lanthimos e ambientato in un futuro distopico.

giovedì 5 novembre 2015
Mokujohn

Il film è ambientato in una realtà immaginaria ma contemporanea alla nostra in cui è vietata la condizione di single. In questa realtà 3 sono le ambientazioni, ognuna associata ad uno stato molto rigido di relazioni interpersonali: la città delle coppie sposate in cui i single sono sostanzilamente dei fuorilegge; l'hotel dove le persone sole hanno un'ultima [...] Vai alla recensione »

sabato 24 ottobre 2015
foffola40

la prima parte del film è facilmente comprensibile nella sua metarealtà e colpiscono la quantità di luoghi comuni sulla coppia, sui comportamenti a due, che senti dalla mattina alla sera per strada, in casa e altrove. l'ironia non sfugge nemmeno ai più sprovveduti . La seconda parte, quella dei ribelli che vivono nel bosco, ma poi hanno regole crudeli e rigide come quelli [...] Vai alla recensione »

domenica 3 febbraio 2019
Kariba111

Ti consiglio di vedere questo film se ti piacciono le atmosfere inquietanti che ti lasciano a mezz’aria, tra risate amare, spunti e domande,senza nessuna risposta. Fotografia e riprese meravigliose, la colonna sonora entra a far parte del film, completando questo alone di stranezze. Relazioni, sessualità, figli, tutto è considerato, esagerato e  raccontato con tanti silenzi [...] Vai alla recensione »

domenica 5 giugno 2016
lamoreaitempidelcolera

Film doloroso per lo sguardo lucido e disincantato sulle relazioni di coppia, spesso fondate su ipocrisie condivise e sulla consapevolezza inconfessata che è meglio essere soli in due piuttosto che essere soli da soli. Il pessimismo non è , però, totale. L'Amore esiste e sorprende;  nello sconforto, salva; nella freddezza, conforta; nella desolazione, ravviva.

giovedì 26 maggio 2016
Peer Gynt

Decisamente il miglior film di Lanthimos visto finora, perché il regista greco ha qui la voglia di dare senso e compiutezza alle vicende illogiche dei suoi personaggi e al suo solito stile straniante. Siamo di fronte ad un apologo, una sorta di fiaba filosofica che si inserisce nel genere fantascientifico solo per l'ambientazione della vicenda in un futuro non meglio precisato, ma che della [...] Vai alla recensione »

giovedì 29 ottobre 2015
Nanni

Il mondo di "The lobster" è governato da esplicite e durissime regole che determinano e disciplinano i destini delle coppie. O ti leghi a qualcuno in tempi prestabiliti o finirai per essere trasformato in un animale, con l'unica possibilità di decidere quale. Quelli che riescono a scappare...................... Con il suo bel lavoro dal finale aperto Yorgos Lanthimos, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 28 ottobre 2015
AldoT

A caldo il film ascia interdetti e in qualche misura insoddisfatti. Bisogna prendere le distanze.e lasciar passare qualche giorno per maturare una visione d'insieme del film  L'idea molto interessante viene realizzata con una molteplicità di sfaccettaure e sottostesti che forse non aiuta la riuscita del film. Attori bravi, tema interessante , ambientazione curata ma la resa finale [...] Vai alla recensione »

martedì 27 ottobre 2015
marcello1979

 Visionario... Sembra la riproduzione di una canzone di Elio e le storie tese.. Animali, esseri umani apatici ,asociali ma anche spaventati della solitudine. E' un viaggio nella natura umana, passando dalla solitudine voluta a quella trovata arrivando alla rabbia ,toccando i confini dell' invidia.. Può sembrare grottesco ma non lo è, una disamina attenta da come la natura [...] Vai alla recensione »

martedì 12 gennaio 2016
Eugenio

Ci sono film in cui permane anche dopo che scorrono i titoli di coda finali un velo di inquietudine dell’aria. Dai grandi registi come Akira Kurosawa,Fritz Lang o Stanley Kubrick, recentemente bravi cineasti come Lars Von Trier (Dogville, Nimphomaniac ) Michael Haneke (Funny Games) o Francois Ozon (Nella casa, Una nuova amica) sono stati capaci di instillare nello spettatore un sentimento di [...] Vai alla recensione »

mercoledì 18 novembre 2015
maumauroma

Siamo in un futuro indeterminato in un luogo indefinito. Un bell'albergo e una fitta foresta. Nell'hotel-spa sono ospiti i single che devono trovare l'anima gemella entro 45 giorni pena la trasformazione nell'animale preferito.Nel bosco vivono i single impenitenti e incalliti fuggiti dall'hotel.E' guerra fra i due gruppi per la sopravvivenza ma a volte puo' nascere anche [...] Vai alla recensione »

martedì 27 ottobre 2015
Howlingfantod

Sicuramente questo film segna la ragione del punito in chi vuole sentirsi sul punto di un desiderio di non essere come gli altri, nel senso di coloro che escono normalmente da una sala cinematografica, infatti può darsi il caso di uscire dal cinema dopo aver visto questa “aragosta” con l’impressione di volersi essere inflitti una pena inutile, su cose che si intuiscono appartenerci, l’ ipocrisia dei [...] Vai alla recensione »

domenica 25 ottobre 2015
jaylee

Talvolta iniziare dalla trama non solo è buon senso, ma è un must. Questo è proprio il caso di The Lobster. In un futuro o in un luogo più o meno lontano, i separati o coloro che sono rimasti single decidono di trascorrere un certo periodo in un bellissimo resort sulla costa, dove possono fare sport, varie attività ricreative e conoscere eventuali nuovi partner.

venerdì 1 aprile 2016
Guidobaldo Maria Riccardelli

Buon soggetto, fantasioso ed irriverente, così come il ritmo, sempre ben sostenuto e calibrato a dovere (specie nella prima parte). Insomma, si tratta di una buona pellicola, certamente da visionare, ma, e su questo nutro pochi dubbi, si tratta della peggiore di Giorgos Lanthimos. Innanzitutto non ho gradito tre scelte tecniche, fino ad ora mai esplorate dal cineasta ateniese, complici nel [...] Vai alla recensione »

lunedì 16 novembre 2015
NERONE BIANCHI

L'idea di partenza di questo lavoro è molto bella, visionaria e ricca di suggestioni. Siamo in un mondo dove è considerato grave reato il vivere da soli, quelli che si ostinano a farlo vengono rinchiusi in un hotel dove hanno a disposizione 45 giorni di tempo per trovarsi una o un partner, se riescono hanno diritto ad una stanza matrimoniale per due settimane, superate le quali c'&egra [...] Vai alla recensione »

domenica 8 novembre 2015
ROBERT EROICA

  THE LOBSTER Durante una scena in cui un gruppo di persone si accinge ad una strana caccia all’uomo, un personaggio dice all’altro: “devi puntare sull’effetto-sorpresa, non sulla velocità”. E forse il segreto di “The Lobster” potrebbe essere proprio questo: affrontare ogni blocco narrativo come uno spiazzamento continuo ai danni dello spettatore [...] Vai alla recensione »

domenica 1 novembre 2015
vanessa zarastro

The Lobsterè un film strano, una pellicola grottescacon dettagli talvolta raccapriccianti di gusto decisamente surrealista, in linea con il cinema intricato - talvolta definito “stralunato” -del regista greco Yorgos Lanthimos. In un ipotetico “oggi” (un presente parallelo) in una realtà trasfigurata forse Irlanda o forse un altro affascinante paese nordico, David [...] Vai alla recensione »

venerdì 12 febbraio 2016
Nobody

 Un film particolare, ambientato in un futuro dove le persone non possono vivere  senza un compagno o compagna, e hanno la possibilità di trovare in 45 giorni la propria anima gemella altrimenti vengono trasformati in un animale da loro scelto. È un film psicologico, filosofico e presenta una critica nei confronti delle  false convenzioni sociali che la società di [...] Vai alla recensione »

martedì 17 novembre 2015
Nunziettì

The lobster Geniale. Un film mai visto. Nella sua pazzesca rappresentazione della realtà non passa attraverso l'uso del 'come se' o della metafora ma passa direttamente e senza fronzoli al nocciolo del problema. Non ci sono allegorie né falsità ma solo un racconto della realtà tagliente e non convenzionale. Un ottimo film da vedere 2 volte. La prima per divertirsi la seconda per capire

mercoledì 17 febbraio 2016
Stoker92

Meglio soli che mal accompagnati! O forse no, nel distopico mondo di Yorgos Lanthimos dove la coppia è il massimo punto di arrivo per far sì che la società funzioni, tutti noi dobbiamo essere corrisposti a qualcuno, pena la trasformazione in animale per avere in altra opportunità di trovare la nostra metà. Non importa essere felici, l importante è non rimanere da soli.

lunedì 16 novembre 2015
dian71cinema

NON SAREBBE AFFATTO MALE.. E' UN FILM SENZA DUBBIO FORTE..DA MOLTEPLICI PUNTI DI VISTA.. SIA PER L'OTTIMA E STRAVAGANTE SCENEGGIATURA..CHE SOLO PER L'ORIGINALITA' ANDREBBE PREMIATO TRA I MIGLIORI FILM DELL'ANNO..SIA PER UNA OTTIMA INTERPRETAZIONE DI NUMEROSI INTERPRETI CHE TROVIAMO NEL VARIOPINTO CAST DI ATTORI ED ATTRICI PIU' O MENO NOTI.

domenica 1 novembre 2015
kaipy

Quando il nostro presente diventa, in un prossimo futuro, distopico non può non condurci verso una riflessione sulla nostra società, sul modo in cui si costruiscono i rapporti e si creano modelli di comportamento, agghiacciante! Ma la cosa davvero più terrificante è la crudeltà insita in questo futuro... la prima parte è geniale, la seconda si ingolfa e si [...] Vai alla recensione »

martedì 19 gennaio 2016
Jeff Lebowsky

The Lobster è un film che ha avuto la capacità di catturarmi solamente con poco più di due minuti di trailer. Si è dimostrato una vera e propria perla di rara bellezza cinematografica, un film acuto ironico, drammatico e spiazzante. La storia è ambientata in un futuro distopico dove la società non permette che le persone rimangano sole, pena essere mandate in un albergo dove avranno 45 giorni di [...] Vai alla recensione »

sabato 31 dicembre 2016
tobia543

Ciao a tutti, parto dal presupposto che a me piace trovare in un film la "LINEARITA' E COERENZA" di una trama, per quanto esso possa essere del genere piu strambo che ci sia: diciamo che non ci devono essere delle super cavolate. Se ci sono cade nel fondo tutto il mio giudizio. Iniziamo col dire che non è il solito film. L'idea è buonissima.

domenica 14 febbraio 2016
astromelia

possiamo volare con la fantasia,ma per quanto impegno ci si possa mettere,dire che questo film sia riuscito o peggio premiarlo come capolavoro mi sembra utopistico,come si possa dare credibilità ad una seppure fantascientifica trama surreale,assistendo a gesti folli come accecarsi da sè,(e ti voglio vedere dove due cecati andrebbero nel mondo)il finale proprio rende risibile il tutto,non esaltiamo [...] Vai alla recensione »

giovedì 15 dicembre 2016
Ragthai

Purtroppo mi sono lasciato ingannare dal rating, avrei dovuto leggere le recensuioni nel dettaglio. Sono concorde con ha recensito negativamente questo film visionario e ansiogeno. Il classico film senza ne' capo ne' coda, insulso, noioso che i critici sbob apprezzano per le metafore e i messaggi nascosti. Se concepite il cinema come divertimento (in senso lato) ed evasione, lasciate perdere [...] Vai alla recensione »

sabato 12 marzo 2016
NandoClo

Non ce l'ho fatta a vederlo per intero, non appena l'attore Colin Farrell, raggiunge i boschi e parla con la capa dei fuggiaschi la quale le spiattella le sue condizioni, a quel punto ho lasciato perdere. Film di una noia mortale, grottesco? Se così non me ne sono minimamente accorto, tanto era preso tutto sul serio! M'aspettavo che le cose cambiassero tra i fuggiaschi, invece tra loro guai ad allacciare [...] Vai alla recensione »

domenica 25 ottobre 2015
ibbsen27

Lo ammetto. Il trailer mi aveva ingannato. Sapevo di andare a vedere un film grottesco e divertente ma mai avrei immaginato di imbattermi in un film inutile; dove non sono chiare le intenzioni. Vuole essere una critica a una società che esalta la coppia ed emargina (e caccia) i single. Ma poi quando si scopre il mondo dei single è violento e orribile.

martedì 15 agosto 2023
Rat Man

Questi sono gli aggettivi che lo definiscono al meglio. L'ho visto in TV giusto perchè se ne era sentito parlare quando ha ricevuto dei premi, e l'ho guardato fino alla fine tanto per vedere dove voleva andare a parare. Tutto completamente insensato, anche a volerci vedere una qualche metafora della società. Recitazione piatta e irreale, zero possibilità di immedesimazione [...] Vai alla recensione »

venerdì 30 dicembre 2022
Giacomino

Uno dei film più brutti e insignificanti che hoi visto in vita mia. Assurdo dall'inizio alla fine (ma quale fine?). Il regista è uno psicopatico grave che necessita di cure urgenti e intensive

lunedì 22 luglio 2019
cinephilo

Il primo Lanthimos mi ricorda Del Toro. Troppo fiabesco e alla ricerca di un'ambentazione forzatamente distopica per mettere in scena le condizioni di spaesamento e imbarazzo umano. Non un bel film. 

mercoledì 24 maggio 2017
Megudoc

Non sono riuscito a finirlo al primo giro, ma neppure al secondo. Molto incuriosito dalla trama ho, invece, quasi provato imbarazzo. Regole, regole e regole che sembrano cadute da un cielo plumbeo, assenza di ritmo (qualunque opera credo non dovrebbe essere noiosa) e la sterilità della sterilità.  Non credo sia "utile" rappresentare qualcosa di orrendo in modo orrendo, [...] Vai alla recensione »

giovedì 5 novembre 2015
giacomellir

Il film comincia bene e promette pure bene. Bell'idea, interessante l'approccio al rapporto di coppia, ma poi si impantana e non va più avanti. Alla lunga diventa un prodotto molto noioso, e si cerca di raccicarlo immettendoci scene di inutile cattiveria.

Frasi
"Un giorno mentre giocava a golf pensò che è più difficile fingere di provare sentimenti che non si hanno che fingere di non provare sentimenti che invece si hanno"
La donna miope (Rachel Weisz)
dal film The Lobster - a cura di Daniele Castello
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Cristina Piccino
Il Manifesto

Dai tempi di Kinetta (un colpo di fulmine) sono passati diversi anni (era il 2005), nel frattempo Yorgos Lanthimos è divenuto uno dei protagonisti di quel cinema greco esploso negli anni della crisi - a dispetto della troika - ha vinto il Certain regard di Cannes nel 2009 con Dogtooth, è stato in concorso a Venezia (2011) con Alps. Che il suo sia un cinema di geometrie autoritarie era abbastanza evidente [...] Vai alla recensione »

Alessandra Levantesi
La Stampa

Nella società vagamente futura prefigurata in The Lobster vige l'obbligo di vivere in coppia e chi resta solo è condannato a venir mutato in un animale a propria scelta. L'architetto Colin Farrell non ha dubbi: vorrebbe diventare aragosta a motivo della sua longevità e fertilità, ma è chiaro che per il greco Yorgos Lanthimos - al suo primo film di lingua inglese - quel crostaceo è un rimando al modello [...] Vai alla recensione »

Emiliano Morreale
L'Espresso

In un futuro nerissimo, in un hotel i single hanno 45 giorni per trovare un partner. Se non ci riescono, vengono tramutati in animali: ma un uomo fugge e si unisce alla resistenza. Tipico film internazionale da festival, di nichilismo compiaciuto ed elegante messa in scena, con ricco cast di attori. Premio della giuria a Cannes. Da L'Espresso, 29 ottobre 2015

Roberto Nepoti
La Repubblica

In un futuro non lontano tutti i celibi e le nubili sono confinati in un hotel di lusso, organizzato come una prigione, dove hanno 45 giorni di tempo per trovare l'anima gemella. Se non ci riusciranno saranno trasformati in un animale a scelta. Premio della Giuria a Cannes, The Lobster è uno strano racconto d'anticipazione apolide: regista greco e cast internazionale, non schiera l'ennesimo eroe del [...] Vai alla recensione »

Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

E se non si potesse essere più single? The Lobster, diretto dal greco Yorgos Lanthimos, immagina un futuro distopico in cui gli adulti single vengono rinchiusi in un hotel per trovare un nuovo partner compatibile: altrimenti, verranno trasformati in animali e liberati nella foresta. Ma c'è chi non si rassegna: i Solitari... Girato in lingua inglese, cast internazionale con Colin Farrell, Rachel Weisz, [...] Vai alla recensione »

Maurizio Acerbi
Il Giornale

In un futuro immaginario, chi resta single viene rinchiuso in un hotel di lusso dove ha tempo 45 giomi per trovare l'anima gemella, come capita ad un imbolsito Colin Farrell. In caso di fallimento, sarà trasformato in animale. Si può anche evadere ed entrare tra i ribelli dove, però, sono vietati approcci amorosi. Idea anche simpatica, che andava trattata in maniera sarcastica o grottesca.

NEWS
VIDEO
mercoledì 16 settembre 2015
 

Al suo esordio in lingua inglese, il greco Giorgos Lanthimos (Dogtooth, Alps) dirige Colin Farrell, Rachel Weisz, Léa Seydoux e John C. Reilly in un film definito dal New York Times "assurdo, inquietante e divertente".

GALLERY
domenica 24 maggio 2015
Giancarlo Zappoli

La 68^ edizione del Festival di Cannes si chiude con un bilancio del Concorso ufficiale che presenta delle luci ma anche molte ombre. Essendo sempre direttore artistico il brillante ed esperto Thierry Fremaux viene da chiedersi come mai ci sia stata tanta [...]

winner
premio della giuria
Festival di Cannes
2015
winner
miglior produzione
European Film Awards
2016
winner
miglior costumista europeo
European Film Awards
2015
winner
miglior sceneggiatore europeo
European Film Awards
2015
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