The Good Wife: trama, cast e spiegazione del finale di serie
Vai al contenuto
Serie TV - Hall of Series » The Good Wife » La spiegazione del finale di The Good Wife

La spiegazione del finale di The Good Wife

Introduzione

Cast

Trama

Finale

Introduzione

Game of Thrones

The Good Wife è sicuramente una delle serie americane più iconiche e famose di tutti i tempi. Prodotta dal 2009 al 2016 per CBS, ha per molti versi lanciato il genere giudiziario così come lo conosciamo oggi.

Ideata da Robert e Michelle King, la coppia – non solo sul lavoro, ma anche nella vita privata – ha creato una serie capace di raccontare le complessità e le sfumature di matrimoni, scandali, politica e giustizia scegliendo un nuovo punto di vista ancora inesplorato all’epoca. I riflettori, come si evince anche dal titolo, non sono infatti puntati sul perpetratore dei crimini narrati nella serie, ma guarda tutta la situazione tramite il punto di vista della moglie, fedele anche nel momento più oscuro della carriera politica e della vita privata del marito.

Il materiale presente all’interno della storia americana è abbondante: qualche anno prima della messa in onda di The Good Wife, infatti, il presidente Bill Clinton era stato il protagonista di uno scandalo assieme alla propria stagista Monica Lewinsky. Era interessante per gli autori esplorare le motivazioni che portavano queste donne a rimanere in un matrimonio così pubblicamente tradito, anche e soprattutto quando si trattava di intelligenti professioniste di successo che, per il bene della propria famiglia, avevano già rinunciato alla propria carriera in favore del proprio marito.

The Good Wife ha collezionato nell’arco delle sue sette stagioni 5 Emmy Awards e tra i suoi produttori esecutivi compaiono anche nomi di spicco come il regista Ridley Scott – vincitore dell’Oscar per film come Alien e Il Gladiatore – e l’autrice televisiva Dee Johnson, che spicca in serie tv di culto come E.R. – Medici in prima linea, Nashville e Rizzoli & Isles.

È stata trasmessa per la prima volta in italiano su un canale svizzero (RSI LA1) nel marzo del 2010, mentre in Italia è andata in onda su Rai 2 a partire dal 9 ottobre 2010. È attualmente disponibile in streaming su RaiPlay.

Cast

the good wife

The Good Wife, con le sue 156 puntate, è stata il trampolino di lancio – o almeno la palestra – di moltissimi attori famosi. Grazie ai numerosi filoni narrativi, ogni tipo di attore è comparso in questa serie tv: tipico del genere giudiziario, infatti, è l’utilizzo di diversi personaggi secondari.

Le vere stelle della serie, però, sono gli attori e le attrici che hanno prestato il proprio volto ai protagonisti. La prima tra tutte è sicuramente Julianna Margulies, l’affascinante e resiliente protagonista Alicia Florrick: dopo un ruolo così importante come quello della dottoressa Carol Hathaway nel medical drama E.R., Margulies è riuscita a dare carattere e corpo a un altro personaggio femminile forte. Nel 2010, però, l’attrice avrebbe dovuto riprendere il proprio ruolo all’interno della terza stagione dello spin-off The Good Fight, ma un disaccordo con la CBS ha troncato sul nascere la collaborazione. In un’intervista per Deadline, infatti, ha rivelato le sue motivazioni:

“I’m not a guest star; I started the whole thing with The Good Wife,” Margulies told Deadline. “I wanted to be paid my worth and stand up for equal pay. if Jon Hamm came back for a Mad Men spinoff or Kiefer Sutherland wanted to do a 24 spinoff, they would be paid.”

Non sono una guest star; tutto è nato con me in The Good Wife. Volevo ricevere i soldi giusti per il mio ruolo e affrontare il discorso di un’equa paga. Se Jon hamm tornasse per uno spin-off di Mad Men o Kiefer Sutherland per 24 verrebbero sicuramente pagati il giusto.”

Come la sua Alicia Florrick, Julianna Margulies non era pronta a sottostare a compromessi inaccettabili e ha preferito rinunciare. Dopotutto in questo ruolo l’attrice ha vinto non solo due Emmy nel 2011 e nel 2014, ma anche un Golden Globe nel 2009.

Altra grande star presente nel cast è Christine Baranski, attrice nominata per ben 15 volte agli Emmy e protagonista del suddetto spin-off The Good Fight (attualmente non disponibile nè in streaming nè su Rai 2 in Italia): nel 2017 ha infatto ripreso i panni di Diane Lockhart, capo e rivale/amica della protagonista. L’attrice è anche famosa nel mondo del cinema per film come Mamma Mia!, Chicago e Into the Woods.

Per i panni del marito fedifrago Peter Florrick, invece, fu scelto l’attore Chris Noth già noto al pubblico per il personaggio di Mr. Big in Sex and the City. L’attore accettò il ruolo perchè le premesse di The Good Wife erano molto allettanti: interpretare ed esplorare era una sfida aperta per le sue doti recitative. In un’intervista ha infatti affermato che:

“The idea of a disgraced politician was really appealing. I had no idea where it was going to go, but I knew it was in the political world and the political world holds a lot a dirty secrets and I thought it might be fun to jump on board and see where it goes.”

L’idea di un politico caduto in disgrazia era davvero allettante. Non avevo nessuna idea di come sarebbe andata, ma sapevo che avrebbe avuto a che fare col mondo politico e che in questo contesto ci sono molti segreti sporchi, cosa che ho sempre ritenuto divertente così ho accettato aspettando di vedere come sarebbe andata a finire.

Ecco il cast completo dei personaggi principali:

  • Alicia Florrick interpretata da Julianna Margulies,
  • Diane Lockhart, interpretata da Christine Baranski,
  • Will Gardner, interpretato da Josh Charles,
  • Cary Agos, interpretato da Matt Czuchry,
  • Kalinda Sharma, interpretata da Archie Panjabit,
  • Peter Florrick, interpretato da Chris Noth,
  • Jason Crouse, interpretato da Jeffrey Dean Morgan.

Trama

the good wife

The Good Wife inizia con una conferenza stampa: Peter Florrick, governatore dello Stato dell’Illinois, ammette e getta in pasto ai giornalisti, al pubblico e ai cittadini il proprio tradimento mentre sua moglie Alicia, sguardo basso e spalle incurvate, si mantiene silenziosa accanto a lui.

In seguito all’incarcerazione del marito, la donna deve rimboccarsi le maniche e per poter sopravvivere decide di rientrare in campo come avvocata e riprendere una carriera messa in pausa ormai anni prima come ulteriore sacrificio fatto per amore del proprio matrimonio. Già dalla prima stagione di The Good Wife è palese l’evoluzione di Alicia Florrick: da vittima, tradita e impacciata di fronte al proprio plateale fallimento, riesce a ritrovare una dignità e un rispetto per se stessa ritornando così al ruolo di donna in carriera che, con l’aiuto dei propri amici, può rimettersi in piedi.

The Good Wife è piena di personaggi femminili ben scritti: oltre alla nostra protagonista abbiamo Diane Lockhart, l’avvocata socia dello studio legale in cui Alicia Florrick torna a lavorare, una donna tutta d’un pezzo fatta di ideali e intelligenza che prima apprezza il lavoro della donna ma che, col passare delle stagioni, ne diventa rivale. Importante anche il personaggio di Kalinda Sharma, l’investigatrice privata che fino alla sesta stagione lavora con Alicia e il suo studio per cercare la verità riguardo i propri clienti e le cause in corso. È una donna astuta, spesso violenta e che utilizza modi non convenzionali per ottenere delle risposte: nonostante il suo lavoro spesso viaggi sulla linea tra legale e illegale, il suo talento è rispettato e riconosciuto da tutti.

Nell’arco delle stagioni si possono ritrovare innumerevoli temi trattati: dal deep web all’abuso di potere, dagli omicidi ai problemi razziali, The Good Wife è pronta ad affrontare e approfondire ogni tipo di punto di vista riproducendo con drammaticità la realtà americana di quegli anni. Questi casi – spesso dibattuti in tribunale – si sovrappongono poi alle trame personali dei personaggi: intrecci amorosi, ambizioni e fallimenti si susseguono nell’arco delle stagioni, portando avanti le relazioni tra i personaggi in modo magistrale.

L’evoluzione più interessante e oscura sta proprio nel personaggio di Alicia Florrick: se nella prima stagione si presenta come “la vittima”, la donna tradita e debole che deve affrontare i propri drammi familiari davanti la lente d’ingrandimento della politica americana, con il passare delle stagioni avviene un cambiamento a trecentosessanta gradi. La sua ambizione e la sua brama di potere la portano a diventare a sua volta carnefice, capace di sotterfugi e tradimenti pur di ottenere ciò che vuole. Se un grande dilemma per lei è rimanere col proprio marito traditore o divorziare per cercare un amore più stabile, il finale di The Good Wife rappresenta forse il momento più importante per capire il futuro del suo personaggio.

Spiegazione del finale di The Good Wife

the good wife

Una teoria molto apprezzata dai fan riguarda l’accurata scelta degli autori Robert e Michelle King di mantenere per quanto possibile una simmetria esatta tra l’inizio e la fine di The Good Wife.

L’ultimo episodio si apre con Peter Florrick in tribunale per difendersi dalle accuse di omicidio. Sebbene la situazione non sia delle migliori, prima della sentenza il giudice chiede di riesaminare le prove. È in questo caso che Alicia, pur di salvare suo marito, tradisce la sua amica e ormai rivale Diane. Contro la volontà di Diane, infatti, la protagonista chiama a testimoniare suo marito Kurt, esperto di balistica che nell’arco del processo aveva presentato la propria versione. Tramite un subdolo piano di retorica, convince la giuria della poca professionalità dell’uomo vista la sua precedente relazione con la sua ex-allieva e il suo conflitto di interessi che lo porta a propendere per una versione dei fatti che favorirebbe la moglie, Diane.

Questa scena è un vero e proprio colpo basso tra le due: ignorando le volontà di Diane, Alicia Florrick si assicura non solo di ferirla, ma di ottenere una riduzione della pena per suo marito. Con questi nuovi risvolti la giuria propone un nuovo patteggiamento all’ex-governatore dell’Illinois: un anno di libertà vigilata e la promessa di non scendere più in politica.

Ecco dunque che le ultime scene del finale di The Good Wife rispecchiano perfettamente quelle della prima puntata della serie: Alicia si ritrova, come allora, in una sala gremita di giornalisti in attesa della conferenza stampa del marito Peter Florrick.

In questo caso l’uomo deve annunciare le sue dimissioni, ma il ruolo di Alicia è completamente ribaltato: ora non è lei quella che deve subire la situazione, ma è essenzialmente colei che l’ha creata. Se infatti nella prima puntata marito e moglie scendono dal palco mano nella mano come per dimostrare con ipocrisia un rapporto ancora intatto, in questa scena Alicia abbandona dietro di sè Peter.

Negli anni infatti ci sono stati altri amori per lei: il più importante è stato sicuramente Will Gardner (interpretato da Josh Charles) – socio dello studio legale e morto all’improvviso nella quinta stagione -, ma l’uomo che crede di aver visto nella sala e che rincorre nel corridoio è Jason Crouse (interpretato da Jeffrey Dean Morgan). Con amarezza, Alicia si rende conto di aver scambiato qualcun altro per la sua ex fiamma e riceve la conferma dell’effimero rapporto instaurato con l’uomo.

Nella scena finale di The Good Wife vediamo un confronto diretto tra Diane Lockhard e Alicia Florrick: dopo 156 puntate le due chiudono la propria amicizia in uno dei modi più iconici della storia delle serie tv. Con un sonoro schiaffo, infatti, Diane saluta per sempre la nostra protagonista, lasciandola con la propria coscienza sporca: allo stesso modo Alicia, nella prima puntata, aveva sferrato lo stesso tipo di sberla al marito proprio per il tradimento ricevuto.

Con questo finale The Good Wife chiude così il cerchio, portando a perfetta conclusione la storia della propria protagonista: nonostante la parabola di Alicia sia tutt’altro che positiva, la serie racconta in modo magistrale la forza e l’ambizione di una donna che si riscopre pronta a tutto per eccellere e disposta a cambiare ogni parte di sè pur di sopravvivere.

LEGGI ANCHE – The Good Wife: Alicia Florrick is the new Hillary Clinton