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THE DEEP BLUE SEA

The Deep Blue Sea di Zingaretti: l’amore che fa male

The Deep Blue Sea
The Deep Blue Sea

Spicca sul palco l’eleganza disarmante di Lucia Ranieri. La regia di Luca Zingaretti è generosa e ponderata, lasciando spazio alla professionalità e alla sensibilità degli attori.

È giusto soffrire per amore? A questa domanda molti hanno cercato di dare una risposta, altri hanno provato ad azzardare una qualche giustificazione.
Spesso ci si limita ad amare accettando le conseguenze senza andare troppo alla ricerca dei perché. Ed è esattamente questo quello che racconta lo spettacolo The Deep Blue Sea di Terence Rattigan, interpretato da Luisa Ranieri e diretto da Luca Zingaretti.

Un’opera carica di malinconia e passione che, sullo sfondo dell’Inghilterra del dopoguerra, si consuma nell’arco di una sola giornata. Una storia di rinunce e di fatalità che indaga la grande capacità delle donne di donarsi completamente quando amano davvero. La drammatica eroina di questa storia è Hester Collyer Page che come molte donne è pronta a sacrificare se stessa per il suo uomo, trovandosi in balìa delle più drastiche decisioni.


Una regia generosa

Sulla scena viene ricreata l’atmosfera di una tipica abitazione inglese degli anni ‘50. Gli eventi si susseguono miscelando sapientemente un ritmo volutamente rilassato ai dialoghi serrati degli attori che riescono a trasmettere la disperazione dei momenti più critici. Ci si sente a disagio a entrare nella quotidianità di una coppia giunta al capolinea della loro storia. Ma la rappresentazione che punta tutto sull’emotività esige proprio questo.

Quella di Zingaretti è una regia ponderata di chi conosce bene l’opera di Rattigan e non si limita semplicemente a rappresentarla. Scava minuziosamente nel profondo e va oltre la fedele messa in scena per rintracciare il vero potere dell’amore e mutarlo in sensazioni personali. Una regia generosa che sul palco lascia posto alla professionalità e alla sensibilità degli attori. A spiccare tra tutti è Luisa Ranieri che con un’eleganza disarmante, incarna la voce femminile di chi ama troppo, riuscendo a trasmettere tutte le sfumature di una donna innamorata con le sue debolezze e i punti di forza.


L’altra faccia dell’amore

Lo spettacolo è una spietata cronaca di quello che sta dietro la vita di coppia. Mostra l’altra faccia dell’amore, quella che nasconde egoismo e folle irrazionalità, quella in grado di far innamorare perdutamente due persone a tal punto da ucciderli lentamente a vicenda. Mentre sulla scena si narra fin dove si spinge l’essere umano per raggiungere l’oggetto del proprio desiderio, pian piano s’intuisce un finale che sa di amaro.

Ma in questa storia, come nella vita reale, non esiste giusto o sbagliato e nessuno ha torto o ragione. Esiste solo la consapevolezza della complessità di un sentimento così forte che ognuno di noi vive come meglio può. Chi, in fondo, è in grado di stabilire in che modo è giusto amare?

Visto il 20-11-2018
al Argentina di Roma (RM)