The Birth of a Nation - Il risveglio di un popolo

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The Birth of a Nation - Il risveglio di un popolo
Una scena del film
Titolo originaleThe Birth of a Nation
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno2016
Durata119 min
Generebiografico, drammatico
RegiaNate Parker
SoggettoNate Parker, Jean McGianni Celestin
SceneggiaturaNate Parker
ProduttoreNate Parker, Kevin Turen, Jason Michael Berman, Aaron L. Gilbert, Preston L. Holmes
Produttore esecutivoDavid S. Goyer, Michael Novogratz, Michael Finley, Tony Parker, Jason Cloth, Jane Oster, Barb Lee, Carl H. Lindner III, Derrick Brooks, Jill Ryan Ahrens, Ryan Ahrens, Armin Tehrany, Mark Moran
Casa di produzioneBron Studios, Mandalay Pictures, Phantom Four, Tiny Giant Productions
Distribuzione in italiano20th Century Fox
FotografiaElliot Davis
MontaggioSteven Rosenblum
MusicheHenry Jackman
ScenografiaGeoffrey Kirkland
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

The Birth of a Nation - Il risveglio di un popolo (The Birth of a Nation) è un film del 2016 scritto e diretto da Nate Parker.

Nel film Parker interpreta Nat Turner, uno schiavo afroamericano che guidò la rivolta degli schiavi, scoppiata nella Contea di Southampton in Virginia nell'agosto 1831. Il film è composto da un cast corale che comprende Armie Hammer, Mark Boone Junior, Aja Naomi King, Jackie Earle Haley, Penelope Ann Miller, Gabrielle Union e Aunjanue Ellis.

Il titolo è un chiaro riferimento ironico al controverso film muto del 1915 Nascita di una nazione (The Birth of a Nation), che descriveva in chiave apologetica la nascita del Ku Klux Klan.[1][2] È stato presentato in anteprima al Sundance Film Festival 2016, dove ha vinto il premio del pubblico e il gran premio della giuria.[3]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Nat Turner è uno schiavo di colore a cui viene insegnato a leggere, così da poter studiare la Bibbia ed essere un predicatore per i suoi compagni di schiavitù. Inizialmente esercita il mestiere di predicatore seguendo i principi impostigli dai bianchi, ma con l'andare del tempo si rende sempre più conto delle condizioni disumane in cui si trovano gli schiavi neri della sua regione. Nel 1831 guida un movimento di liberazione per liberare gli afroamericani in Virginia che si traduce in una violenta rivolta che culmina con la cattura e l'impiccagione dei rivoltosi e dello stesso Turner.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è scritto, prodotto e diretto da Nate Parker, che è anche protagonista nel ruolo di Nat Turner. Parker è venuto a conoscenza della storia di Turner ad un corso di studi afroamericani presso l'Università dell'Oklahoma.[4] Ha iniziato a scrivere la sceneggiatura del film nel 2009, aiutato dalla scrittore haitiano Jean McGianni Celestin, e ottiene una borsa di studio presso un laboratorio del Sundance Institute.[4] Determinato a scrivere la storia di Turner, ha chiesto pareri ad alcuni mentori, come lo sceneggiatore e regista James Mangold, per aiutarlo ad affinare la storia secondo i dettami di Hollywood.[4] Alcuni sostenevano che un film sulla figura di Nat Turner non avrebbe funzionato; un film in costume con grandi scene di combattimento sarebbe stato troppo costoso e senza un protagonista di rilievo che attirasse la gente al botteghino non avrebbe funzionato.[4] Turner era considerato un personaggio troppo controverso - dopo tutto, è stato responsabile della morte di decine di benestanti proprietari terrieri bianchi.[4]

A fine 2013, dopo aver terminato le riprese di Beyond the Lights - Trova la tua voce, ha detto ai suoi agenti che non avrebbe accettato altri ruoli fino a che il film su Nat Turner non fosse terminato.[4] Ha investito personalmente 100.000 dollari per assumere uno scenografo e per pagare esperti locali a Savannah, in Georgia.[4] Parker ha incontrato vari finanziatori, e i primi ad investire nel film sono stati i giocatori di basket Michael Finley (che aveva già prodotto il film The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca) e Tony Parker.[4] Parker alla fine ha riunito unici gruppi di investitori per finanziare il 60 per cento del budget di produzione di 10 milioni di dollari, e il produttore Aaron L. Gilbert attraverso la sua casa di produzione Bron Studios ha finanziato il restante 40 per cento.[4]

Le riprese sono iniziate il 1º maggio 2015 a Savannah, Georgia e sono durate 27 giorni.[4] Nel mese di agosto le riprese hanno avuto luogo in Louisiana.[5]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il 25 gennaio 2016 il film è stato presentato in competizione nella sezione U.S. Dramatic al Sundance Film Festival 2016.[6] Dopo la presentazione al Sundance Film Festival, Fox Searchlight Pictures ha acquistato i diritti per la distribuzione per un affare totale di 17.5 milioni di dollari. Offerte concorrenti provenivano anche da The Weinstein Company, Sony Pictures Entertainment e Netflix. Variety ha dichiarato che si tratta dell'accordo "più ricco nella storia del Sundance".[7]

Il film è stato presentato il 9 settembre 2016 al Toronto International Film Festival, accolto da una standing ovation[8], poi è stato distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi il 7 ottobre 2016.[9] In Italia è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma 2016 e poi distribuito nelle sale il 14 dicembre 2016.[10]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Nel weekend di apertura in Stati Uniti e Canada il film incassò 7,1 milioni di dollari a fronte dei 10 milioni previsti, finendo sesto al botteghino. Gli afro-americani rappresentarono il 60% del pubblico della prima settimana[11]. Nel secondo weekend gli incassi scesero del 61,2%, con un incasso di solo 2,7 milioni e un decimo posto al botteghino.

Nonostante il film abbia incassato quasi il doppio del budget, viene comunque considerato un flop finanziario[12][13]. Nel valutare il mediocre[14][15] weekend di apertura, il Washington Post riferì: "Sebbene alcuni spettatori potrebbero essere stati influenzati dalla controversia legale [nd. le accuse di stupro a carico del regista nonché attore protagonista Nate Parker], probabilmente le recensioni mediocri non hanno aiutato".[15][16]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Nate Parker ritira il Gran premio della giuria: U.S. Dramatic al Sundance Film Festival.
  • 2016 - Sundance Film Festival
  • 2017 - Satellite Award
  • 2017 - NAACP Image Award
    • Candidatura per il Miglior film
    • Candidatura per il Miglior regista a Nate Parker
    • Candidatura per il Miglior attore in un film a Nate Parker
    • Candidatura per la Migliore attrice non protagonista a Aja Naomi King
    • Candidatura per la Miglior sceneggiatura a Nate Parker
    • Candidatura per il Miglior film indipendente
  • 2017 - Black Reel Award
    • Candidatura per il Miglior regista a Nate Parker
    • Candidatura per il Miglior attore a Nate Parker
    • Candidatura per la Migliore attrice rivelazione a Aja Naomi King
    • Candidatura per la Miglior sceneggiatura a Nate Parker
    • Candidatura per il Miglior cast
    • Candidatura per la Miglior colonna sonora a Henry Jackman
  • 2017 - Directors Guild of America Award[17]
    • Candidatura per il Miglior regista di un'opera prima

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Armie Hammer Joins Nat Turner Biopic ‘Birth of Nation’, su variety.com. URL consultato il 25 gennaio 2016.
  2. ^ “THE BIRTH OF A NATION”: STANDING OVATION IERI AL SUNDANCE FILM FESTIVAL, su ciakmagazine.eu. URL consultato il 26 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2016).
  3. ^ Sundance 2016: The Birth of a Nation premiato sia dal pubblico che dalla giuria, su badtaste.it. URL consultato il 31 gennaio 2016.
  4. ^ a b c d e f g h i j (EN) 'Birth of a Nation': The Slave-Revolt Movie That Will Have Sundance Talking, su hollywoodreporter.com. URL consultato il 25 gennaio 2016.
  5. ^ (EN) Nate Parker's Future Past, su interviewmagazine.com. URL consultato il 25 gennaio 2016.
  6. ^ (EN) Sundance 2016: Titles That Have Buyer Attention, su deadline.com. URL consultato il 25 gennaio 2016.
  7. ^ (EN) Sundance: ‘Birth of a Nation’ Lands at Fox Searchlight in Record $17.5 Million Deal, su variety.com. URL consultato il 26 gennaio 2016.
  8. ^ (EN) ‘Birth of a Nation’ Debuts to Standing Ovation at Toronto Despite Controversy, su variety.com. URL consultato il 10 settembre 2016.
  9. ^ The Birth of a Nation arriverà nei cinema americani a ottobre, su movieplayer.it. URL consultato il 25 febbraio 2016.
  10. ^ The Birth of a Nation, su comingsoon.it. URL consultato il 26 ottobre 2016.
  11. ^ Hurricane Matthew Doesn’t Slow ‘Girl On The Train’, But Overall Ticket Sales Lower Than Jonas; Controversy Conquers ‘Nation’, su Deadline Hollywood.
  12. ^ Yohana Desta, The Birth of a Nation Flops Hard at Box Office Despite Damage-Control Attempts, su Vanity Fair, 10 ottobre 2016.
  13. ^ Josh Dickey, 'The Birth of a Nation' tanks at the box office, time to cancel that awards campaign, su Mashable, 9 ottobre 2016.
  14. ^ The Birth of a Nation Couldn’t Overcome Nate Parker at the Box Office, su Vulture.
  15. ^ a b Caitlin Gibson, The big debate over ‘The Birth of a Nation’ is over: Audiences just weren’t interested, su Washington Post.
  16. ^ Filmmaker’s Controversial Past Takes Its Toll On ‘Birth Of A Nation’ At The B.O., su Deadline Hollywood.
  17. ^ (EN) Directors Guild Film Nominations: ‘La La Land’, ‘Moonlight’, ‘Manchester’, ‘Arrival’ & ‘Lion’, su deadline.com. URL consultato il 12 gennaio 2017.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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