5 cose da sapere prima di guardare The Alienist

Una Manhattan violenta di fine Ottocento fa da sfondo a una nuova serie crime che racconta la storia di un profiler in anticipo sui tempi
5 cose da sapere prima di guardare The Alienist
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Se il crime è il vostro pane allora probabilmente amerete The Alienist, nuova serie tv che debutta il 22 gennaio negli Usa su Tnt ambientata nella New York di fine ottocento in cui un gruppo di investigatori cerca di applicare tecniche moderne, mal viste e rivoluzionarie per risolvere un brutale caso di omicidio.

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Una serie che, oltre a rappresentare il ritorno alla narrativa seriale di Cary Fukunaga (regista e produttore della prima stagione di True Detective), si inserisce sul filone di Mindhunter, ma partendo molto prima, quando pensare che il comportamento di un adulto potesse essere influenzato dall’infanzia veniva considerato una stupidaggine e la rilevazione di impronte un comportamento bizzarro che non avrebbe mai retto di fronte a una corte.

I diritti internazionali di The Alienist sono stati acquisiti da Netflix e sarà possibile vedere la serie online dal 19 aprile. Ma intanto ecco di che cosa si tratta.

1.Si basa su un libro

The Alienist è un libro di Caleb Carr scritto nel 1994 che racconta la storia di un serial killer particolarmente violento che agisce nel lower east side di Manhattan intorno al 1989 e di Lazslo Kreisler, un alienista messo sulle sue tracce. Con questo strano e arcaico termine venivano una volta definite le figure degli psichiatri e degli psicologi. Il termine, benché desueto, è ancora utilizzato in alcuni contesti legali. Particolarmente interessante è il fatto che Carr non si fosse dedicato fino a quel momento a libri di fiction, privilegiando i saggi storici di stampo militare. Per farsi approvare la stesura del romanzo da parte del suo editore lo presentò inizialmente come un nuovo scritto storico e solo all’ultimo momento della firma svelò le sue carte. The Alienist fa parte di una trilogia di romanzi: L’alienista (Newton Compton), L’angelo delle tenebre (Mondadori) e Surrender New York, mai uscito in Italia.

**2.Sarebbe dovuto essere un film **

Daniel Bruhl, Luke Evans, " The Alienist" (TNT photo)

Oltre a essere uno scrittore, Carr è stato anche uno sceneggiatore sia per il cinema che per la tv, senza però sfondare mai del tutto, anzi, spesso le sue esperienze lo hanno deluso per come le sue sceneggiature sono state adattate al cinema. The Alienist è stato scritto e pensato per diventare un film e negli anni ’90 i diritti furono acquisiti dal produttore Scott Rudin e dalla Paramount per 500mila dollari, tuttavia le sceneggiature proposte a Carr erano tutte così scadenti e lontane dal racconto originario che col tempo il progetto inizio a stagnare e diventare fin troppo costoso per essere rilevato da un’altra produzione, quindi alla fine non se ne fece di niente. Poi finalmente dopo anni, probabilmente grazie alle possibilità offerte dall’incredibile sviluppo della narrativa seriale, il progetto ha finalmente trovato una collocazione che fosse rispettosa del lavoro originario.

3.Un passato violento

Uno dei temi fondamentali del libro e del film è l’impatto della violenza sui minori, visto che le vittime del serial killer sono persone giovani che vengono ritrovate in giro per Manhattan. Carr ha più volte dichiarato che The Alienist è anche un modo per esorcizzare un passato violento è che sa di prima mano cosa vuol dire essere picchiati da piccoli.  Suo padre, Lucien Carr, era una delle figure principali della Beat Generation, frequentava Kerouac, Ginsberg, Burroughs e andò in prigione per aver pugnalato al petto un uomo che avrebbe tentato di violentarlo, anche se con tutte le attenuanti dell’epoca relative alla legittima difesa e al delitto d’onore.

4.È ricca di personaggi e riferimenti storici

Essendo ambientata in periodo particolarmente interessante per la storia americana, The Alienist vede la presenza di molti personaggi realmente esistiti.  Fra tutti spicca senza dubbio Theodore Roosevelt, che prima di diventare presidente degli Stati Uniti ricoprì la carica di governatore di New York. Nel racconto originale sono presenti anche il famoso finanziere J.P. Morgan e il gangster Biff Ellison. Lo stesso vale per alcuni luoghi storici, come l’ospedale di Bellevue e il Delmonico's, il primo ristorante di concezione moderna aperto con un menù a New York. Non mancano riferimenti ai crimini dell’epoca, come gli omicidi di Jack lo Squartatore, e ovviamente neppure citazioni di Adolf Meyer, Franz Boas e Sigmund Freud, che proprio in quegli anni rivoluzionavano il settore della psicologia.

5.Il cast

Lorenzo Fantoni

The Alienist ruota attorno a tre figure fondamentali. La prima è il dottor Lazslo Kreisler, ovvero il protagonista del racconto, una figura che anticipa i moderni profiler e cerca per la prima volta di applicare una metodologia scientifica nella ricerca di quelli che ancora non sono neppure classificati come serial killer. A interpretarlo c’è Daniel Brühl, poliedrico attore tedesco che abbiamo già visto in Bastardi senza gloria, Rush e Captain America: Civil War. Al suo fianco ci sarà John Moore, un illustratore che lavora per i quotidiani e che aiutera Kreisler nelle sue investigazioni. Il suo carattere decisamente più affabile rispetto a quello del celebrale Kreisler lo renderanno il perfetto contraltare nel classico topos del buddy cop ma virato in salsa ottocentesca. Nei suoi panni c’è Luke Evans, alla sua prima esperienza in una serie tv dopo anni di cinema action e fantasy. A chiudere questo terzetto ci pensa l’interessante figura Sara Howard che ha il volto di Dakota Fanning e si ispira alla figura di Isabella Goodwing, ovvero quella che nel 1912 diventò, dopo anni e anni di sforzi e lotta contro il pregiudizio, la prima detective donna. Anche nel caso di Fanning possiamo parlare di prima esperienza con la narrativa seriale e senza dubbio il suo personaggio potrà dare una sfumatura tutta diversa a una storia che altrimenti avrebbe visto la presenza del solito due di investigatori uomini con personalità differenti.