Sanremo, i "Swing Kids" preparano il nuovo spettacolo “Back to the Fifties” - Riviera24
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Sanremo, i “Swing Kids” preparano il nuovo spettacolo “Back to the Fifties”

Il programma musicale comprende brani che descrivono il passaggio dallo swing classico agli albori del jazz moderno

Riviera24- Swing Kids

Sanremo. Si chiamano “Ragazzi dello Swing”, perché nella primavera 2016 si sono costituiti come orchestra-laboratorio per unire i giovani talenti del jazz ponentino su chiamata del “Sultano dello Swing” Freddy Colt.

Dopo sette anni di attività la band si qualifica come “Orchestra Stabile dello Swing Italiano”, una compagine di undici elementi più eventuali ospiti. I “Swing Kids” sono cresciuti, hanno raccolto molte esperienze in questi anni calcando palchi di rassegne jazz, di eventi speciali e di teatri non solo in Liguria ma anche a Trieste, Asti, Verona.

Hanno accompagnato con la loro sonorità fortemente sincopata le voci di cantanti famosi come Petra Magoni, Federico Stragà, Franco Fasano, hanno sposato progetti di rivalutazione di grandi del passato come Pippo Barzizza, Enzo Ceragioli, Gianni Ferrio, Gorni Kramer e altri. Tra i solisti che si sono uniti alla band in alcune occasioni troviamo jazzisti di buon nome come Lorenzo Hengeller, Mauro Ottolini, Giampaolo Casati, Felice Reggio, spesso sotto l’egida del fantomatico “Sultanato dello Swing”.

Lo scorso anno l’orchestra diretta da Freddy Colt è stata scelta dalla Fondazione Lelio Luttazzi per le celebrazioni del centenario del Maestro in diversi concerti. Dopo aver inciso due cd (“Varietà in Jazz” nel 2017 e “Time Pavillion” nel 2023), i Swing Kids sono pronti per nuove sfide e soprattutto per una stagione estiva all’insegna dello stile prediletto.

È in preparazione il nuovo spettacolo dal titolo “Back to the Fifties”, un salto agli anni Cinquanta, al dopoguerra italiano, periodo di grande innovazione. E il programma musicale comprende brani che descrivono il passaggio dallo swing classico agli albori del jazz moderno, attraverso composizioni di jazzisti italiani e di successi di “crooner” come Arigliano e Bruno Martino, che risentivano negli arrangiamenti e nella stessa vocalità del jazz californiano allora in voga.

L’orchestra – forte di due ottoni, tre sax e completa sezione ritmica – comprende validi musicisti non solo del Ponente, oltre ad una voce femminile ed una maschile. Una formula collaudata in grado di coinvolgere il pubblico in una sorta di viaggio nel tempo, anche grazie ad accurate scelte di abbigliamento per le quali il direttore artistico è ben noto da trent’anni a questa parte. Non resta che attendere il debutto alle soglie dell’estate, e seguire le date che verranno divulgate prossimamente.

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