Il canto del cigno - Film (2021) - MYmovies.it

Il canto del cigno

Film 2021 | Drammatico

Regia di Benjamin Cleary. Un film Da vedere 2021 con Awkwafina, Mahershala Ali, Glenn Close, Naomie Harris, Adam Beach. Cast completo Titolo originale: Swan Song. Genere Drammatico - USA, 2021, - MYmonetro 2,50 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 5 novembre 2021

Il film esplora quanto lontano arriviamo a spingerci e quanto siamo disposti a sacrificare, per rendere la vita delle persone che amiamo più felice possibile. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Golden Globes, 1 candidatura a BAFTA, 1 candidatura a Critics Choice Super,

Consigliato nì!
2,50/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 2,50
PUBBLICO 1,50
CONSIGLIATO NÌ
Un piccolo sci-fi movie dal cast di pregio, che solleva dubbi etici di non ovvia risoluzione.
Recensione di Emanuele Sacchi
venerdì 17 dicembre 2021
Recensione di Emanuele Sacchi
venerdì 17 dicembre 2021

In un futuro prossimo, Cameron Turner, illustratore, ha appreso di avere i giorni contati, a causa di una malattia terminale in stato avanzato. Non riuscendo a confessare la verità alla moglie Poppy e al figlio, Cameron valuta la possibilità di affidarsi all'ultimo ritrovato della scienza: la clonazione di esseri umani e la duplicazione dei ricordi pregressi dall'originale al proprio clone, che potrà sostituirlo in tutto e per tutto. Cameron è di fronte a un bivio: fare la cosa giusta, causando un dolore irrimediabile (Poppy è uscita da una lunga depressione causata dalla morte del fratello gemello), o scegliere di defilarsi silenziosamente senza che nessuno se ne accorga?

Spesso le riflessioni più urticanti e sconcertanti sulla nostra contemporaneità provengono dal mondo della fantascienza. Ce l'hanno insegnato Philip K. Dick, Asimov, Stanislav Lem, Clarke e non solo loro. Periodicamente anche il cinema - si pensi a Ex Machina, principale modello di Il canto del cigno - si cala nelle acque di un futuro incerto, talora distopico talaltra semplicemente problematico, per porre l'uomo di fronte a dubbi etici e filosofici di sottile inquietudine ma tangibile urgenza.

Quello che tormenta Cameron Turner è il classico caso limite: può una situazione estrema portarci a compiere un passo che non avremmo mai intrapreso in situazioni normali, perché bloccati da barriere etiche? Nel duello mortale tra Pathos e Ethos verrebbe da rispondere in maniera affermativa, se non calcolassimo il fatto che creare un precedente di questo genere comporta l'apertura di un uscio che è difficile serrare, al pari del celeberrimo vaso di Pandora.

Ma il dopo non è questione che riguardi Il canto del cigno, che astutamente si concentra su quel che porta Cameron a decidere in un senso o nell'altro. Benjamin Cleary si affida a Mahershala Ali per il ruolo di Cameron e del suo clone Jack e il due volte premio Oscar si conferma un talento incredibile, per la capacità di dialogare letteralmente con se stesso e di mostrare le emozioni contrastanti dei due Cameron, che differiscono per impercettibili nuance.

Ad arricchire ulteriormente il cast figura il dottor Scott di Glenn Close, che in un primo momento ci può far pensare ai mad doctor di tanto cinema di fantascienza, ma si rivela solo un discutibile Caronte, uno psicopompo che forza qualche limite nel nome della scienza ma in fondo ha in mente il bene comune, di Cameron e - per estensione - dell'umanità.

Che un simile apologo - che ripropone la scienza come portatrice di benefici, in un mondo sempre più soggiogato dalla tecnologia ma sempre più scettico su di essa - provenga dalla piattaforma di streaming di uno dei maggiori produttori di dispositivi interconnessi getta una luce inquietante sull'operazione.

Ma se anche Il canto del cigno fosse lo spot per convertire le multinazionali OTT in presunti filantropi, è giusto analizzarlo per il suo valore, che passa anche dalla traccia di sé lasciata a giorni di distanza dalla visione. Qualche rigidità di sceneggiatura non consente voli pindarici, ma in alcune sequenze Cleary sembra sfiorare temi ancor più interessanti di quello principale: quando Cameron assiste alle gesta del clone attraverso una microcamera inserita nella lente a contatto, è come se vivessimo il sinistro presagio di come potrebbero evolversi le nostre vite (di spettatori). La vita stessa diviene una proiezione da gustare sul divano di casa, l'attante diviene figura passiva che osserva ma non può modificare le azioni del proprio avatar. Forse, più che sulla clonazione, il film di Cleary è in tralice una riflessione sul metaverso incombente. E forse non è un vaticinio così ottimista come potrebbe apparire.

Sei d'accordo con Emanuele Sacchi?
PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 19 dicembre 2021
astromelia

spero non sia mai si avveri questa sceneggiatura...si potrebbe discuterne,ma l'uomo diventerebbe meno di una particella cosmica se si avverasse e non credo che a quel punto i sentimenti esisterebbero più, cosa che sta già avvenendo,diciamo infine un film per passare quasi due ore in relax......

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
martedì 21 dicembre 2021
Pietro Masciullo
Film TV

La fantascienza del XXI secolo sembra sempre più attratta dalla previsione di credibili scenari tecno-sociali ambientati nell'immediato futuro, dal seminale Minority Report a Lei o Ex Machina, fino a serie popolarissime come Black Mirror. Il fatto poi che molti prodotti distribuiti su piattaforma si interroghino apertamente su urgenti istanze tecnoetiche è un discorso certamente da approfondire.

giovedì 16 dicembre 2021
Alice Sforza
Il Giornale

Cameron (Mahershala Ali in grande spolvero), malato terminale, incontra il suo duplicato, geneticamente identico, creato in laboratorio. È destinato non solo a imitarlo fisicamente, ma anche a ereditarne tutti i ricordi e pensieri più intimi, in modo che possa prendere il suo posto dopo la morte, proteggendo così la sua famiglia (ignara della malattia) dal provare dolore.

domenica 12 dicembre 2021
Lorenzo Ciofani
La Rivista del Cinematografo

A considerarne gli elementi fondamentali, c'è poco di nuovo in Il canto del cigno: in un futuro distopico in cui la sensibilità umana passa attraverso l'intelligenza digitale, un padre di famiglia, a cui è stata diagnosticata una malattia terminale (il sempre carismatico Mahershala Ali, anche produttore, leader di un cast largamente inclusivo che vede anche la cinoamericana Awkwafina e il nativo Adam [...] Vai alla recensione »

NEWS
TRAILER
venerdì 5 novembre 2021
 

Regia di Benjamin Cleary. Un film con Awkwafina, Mahershala Ali, Glenn Close, Naomie Harris, Adam Beach. Dal 17 dicembre su Apple TV+. Guarda il trailer »

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