Sto pensando di finirla qui

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Sto pensando di finirla qui
Una scena del film
Titolo originaleI'm Thinking of Ending Things
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno2020
Durata134 min
Rapporto1,37:1
Generethriller, drammatico, grottesco
RegiaCharlie Kaufman
Soggettodal romanzo di Iain Reid
SceneggiaturaCharlie Kaufman
ProduttoreAnthony Bregman, Charlie Kaufman, Robert Salerno, Stefanie Azpiazu
Produttore esecutivoGregory Zuk, Peter Cron
Casa di produzioneLikely Story, Projective Testing Service
Distribuzione in italianoNetflix
FotografiaŁukasz Żal
MontaggioRobert Frazen
MusicheJay Wadley
ScenografiaMolly Hughes
CostumiMelissa Toth
Interpreti e personaggi
  • Jesse Plemons: Jake
  • Jessie Buckley: giovane donna
  • Toni Collette: Suzie, la madre di Jake
  • David Thewlis: Dean, il padre di Jake
  • Guy Boyd: inserviente scolastico
  • Hadley Robinson: studentessa/cameriera al Tulsey Town n1
  • Gus Birney: studentessa/cameriera al Tulsey Town n2
  • Abby Quinn: studentessa/cameriera al Tulsey Town n3
  • Colby Minifie: Yvonne
  • Jason Ralph: fidanzato di Yvonne
  • Anthony Grasso: capo di Yvonne
  • Teddy Coluca: cliente della tavola calda
  • Jason Ralph: fidanzato di Yvonne
  • Ryan Laughtner Steele: ballerino che interpreta Jake
  • Unity Phelan: ballerina che interpreta la giovane donna
  • Frederick E. Wodin: ballerino che interpreta l’inserviente
Doppiatori originali
Doppiatori italiani

Sto pensando di finirla qui (I'm Thinking of Ending Things) è un film del 2020 scritto e diretto da Charlie Kaufman.

Il film è l'adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo del 2016 di Iain Reid.[1]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Mentre vediamo sprazzi della vita quotidiana di un inserviente scolastico (es.: assiste alle prove del corso di teatro, guarda un film di Robert Zemeckis), una giovane donna [2], sebbene «sta pensando di finirla qui» con il suo ragazzo Jake, accetta di andare a conoscere i genitori di lui che hanno una vecchia fattoria un tempo piena di maiali. Durante il tragitto, Jake tenta di recitare Ode: intuizioni di immortalità nei ricordi dell'infanzia di William Wordsworth mentre la giovane donna, i cui ricordi stanno sbiadendo, recita una lunga e morbosa poesia sul ritorno a casa che ha composto di recente.

Arrivati alla fattoria, mentre fuori imperversa una tempesta, le cose in casa si fanno sempre più strane: il cane di famiglia appare e scompare, i genitori di Jake invecchiano e ringiovaniscono fino a morire, Jake e la giovane donna cambiano acconciatura e abiti e lei persino nome (prima Lucy, poi Lucia e Louisa ed infine Ames) e, sempre lei, aggirandosi per la casa, scopre che la maggior parte delle cose che fa e pensa (dipinti, poesie, opinioni) appartengono in realtà ad altre persone (es.: i suoi quadri appartengono in realtà al famoso pittore Ralph Albert Blakelock). Inoltre, la giovane donna, è tutta sera che evita le chiamate delle sue amiche Lucy e Yvonne ma poi, su consiglio di Jake e dei suoi genitori, risponde e sente la voce di un uomo suggerirle di rispondere a una domanda.

Messisi in macchina per tornare in citta, Jake, dopo aver fatto riferimento a diversi eventi di quella sera che la giovane donna non ricorda, apparentemente a causa dell'alcool, e aver parlato del film Una moglie di John Cassavetes, si ferma a prendere un gelato da tre alunne della scuola in cui lavora l'inserviente e, mentre due di loro sono maliziose con Jake, la terza, che ha un'estesa eruzione cutanea, è gentile e dice alla giovane donna di restare lì con lei. I due però si rimettono in marcia e Jake, infastidito dal gelato che, sciogliendosi, sta macchiando l'auto, porta la giovane donna - che dice di essere cresciuta in una fattoria, sebbene poco prima avesse detto di aver sempre vissuto in appartamento - al suo vecchio liceo per buttare i cartoni; qui, i due, dopo aver discusso sul significato della canzone Baby, it's cold outside di Frank Loesser, si baciano spiati dal vecchio inserviente così, mentre Jake si allontana innervosito, la giovane donna, dopo aver parlato da sola di come è difficile dire di "no", entra nella scuola, incontra il vecchio inserviente a cui non riesce a descrivere l'aspetto del fidanzato, e, infine, insieme a Jake, assiste a un balletto che racconta la loro storia d'amore e che si conclude però con un inserviente che uccide Jake e rapisce lei - in realtà è un balletto tratto dal musical Oklahoma!.

A questo punto vediamo prima il vecchio inserviente che, dopo aver avuto dei flashback dei genitori di Jake, si spoglia e seguire il cartone animato di un maiale sanguinante e poi un Jake anziano vincere il premio nobel e cantare Lonely Room da Oklahoma! davanti ai genitori, alla giovane donna che ora è vecchia e a un'intera platea che lo applaude.

Il giorno dopo si vede solo il furgone dell'inserviente coperto di neve nel parcheggio della scuola mentre non c'è l'auto della coppia; in realtà, infatti, Jake è l’anziano inserviente che, tra scene di ballo e rappresentazioni teatrali, ha fatto definitivamente i conti con il proprio passato, ha accettato il suo crollo definitivo e l'ha quindi "finita qui".

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato distribuito a livello globale il 4 settembre 2020 su Netflix.[3]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sto pensando di finirla qui: il trailer del nuovo film di Charlie Kaufman!, su badtaste.it, 6 agosto 2020. URL consultato il 7 agosto 2020.
  2. ^ Nel corso del film, il suo nome, il suo impiego e il suo passato cambiano di continuo.
  3. ^ Il trailer di Sto pensando di finirla qui di Charlie Kaufman (ricordate Se mi lasci ti cancello?), su Wired, 7 agosto 2020. URL consultato il 7 agosto 2020.
  4. ^ (EN) Gregory Ellwood, ‘Nomadland” Named Best Film Of 2020 By Boston Society of Film Critics, su theplaylist.net, 13 dicembre 2020. URL consultato il 13 dicembre 2020.
  5. ^ (EN) Ryan Adams, Chloe Zhao’s Nomadland Leads Chicago Film Critics Association 2020 Nominations, su awardsdaily.com, 18 dicembre 2020. URL consultato il 18 dicembre 2020.
  6. ^ (EN) Darel Javens, Chicago critics choose ‘Nomadland’ as 2020's best movie, su Chicago Sun-Times, 21 dicembre 2020. URL consultato il 22 dicembre 2020.
  7. ^ (EN) Zach Sharf, Gotham Award Nominations 2020: ‘First Cow,’ ‘Nomadland,’ and All Best Picture Noms by Women, su indiewire.com, 12 novembre 2020. URL consultato il 15 novembre 2020.
  8. ^ (EN) San Diego Film Critics Society 2020 Awards Nominations, su sdfcs.org, San Diego Film Critics Society Awards, 8 gennaio 2021. URL consultato l'8 gennaio 2021.

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