Senegal: uniti per scrivere la storia

Senegal: uniti per scrivere la storia

Il Senegal, campione d'Africa in carica, arriva in Qatar con molte aspettative.

FIFA
  • La Coppa del Mondo FIFA Qatar 2022 inizia il 20 novembre.

  • Il Senegal è nel Gruppo A insieme a Qatar, Ecuador e Paesi Bassi.

  • 20 anni dopo Corea/Giappone 2002, la generazione di Mané spera di emulare i quarti di finale conquistati da El-Hadji Diouf e compagni.

Il Senegal campione d’Africa in carica arriva in Qatar determinato a fare bene. Eliminato al termine della fase a gruppi di Russia 2018, negli ultimi quattro anni i Leoni della Teranga sono cresciuti in qualità ed esperienza. L’obiettivo è centrare un risultato migliore di quello ottenuto nel 2002, quando la nazionale africana si spinse fino ai quarti di finale nell’edizione di Corea e Giappone. A distanza di vent’anni, la Coppa del Mondo FIFA si disputa nuovamente in Asia: un segno propizio per i tanti superstiziosi che considerano la nazionale senegalese di oggi la migliore che il paese abbia mai avuto. Lo testimonia anche il fatto che dal 2018, la finale di UEFA Champions League ha sempre visto la partecipazione di almeno un giocatore senegalese: Sadio Mané nel 2018, 2019 e 2022 con il Liverpool, Idrissa Gana Gueye e Abdou Diallo nel 2020 con il Paris Saint-Germain ed Edouard Mendy nel 2021 con il Chelsea. Inoltre, la stabilità del progetto è garantita dal ct Aliou Cissé, che lo guida dal 2015. A lui quindi il compito di scrivere un’altra bellissima pagina del calcio senegalese.

Le partite del Senegal nel Gruppo A Le partite del Senegal nel Gruppo A 

21 novembre  Senegal-Olanda, 17.00 ora locale, Stade Al Thumama 

25 novembre  Qatar-Senegal, 14.00 ora locale, Stade Al Thumama  

29 novembre  Ecuador-Senegal, 16.00 ora locale, Stade Khalifa International

Lo stile e le idee tattiche di Aliou Cissé Lo stile e le idee tattiche di Aliou Cissé 

Soprannominato “Il Tattico” da Macky Sall, il Presidente della Repubblica del Senegal, Aliou Cissé è l’uomo più rappresentativo nella storia del calcio del suo paese. Capitano della nazionale alla Coppa del Mondo FIFA 2002 e ct in quella 2018, è stato lui a guidare i Leoni della Teranga al primo titolo assoluto di campioni d’Africa nel 2021. Ovviamente, sarà nuovamente lui a sedere sulla panchina del Senegal a Qatar 2022. Aliou Cissé è un uomo pragmatico. Le fondamenta della sua squadra si basano sulla solidità difensiva, anche contro quelle avversarie dominate in campo dal punto di vista del gioco.

Il Senegal gioca solitamente con un 4-3-3, modulabile in un 4-2-3-1, con ali rapide e un solido centrocampo in mezzo. Per evitare che la squadra si allunghi troppo o si trovi spaccata in due, Cissé non rinuncia mai a un mediano basso davanti alla difesa. “Il nostro ct è un vero leader, e noi siamo la sua truppa,” ha dichiarato Abou Diallo. C’è molta complicità con i suoi “ragazzi”, com’è solito definirli lui: è questo forse un aspetto preciso della filosofia di Aliou. “Il fatto che sia stato il capitano della nazionale lo rende molto credibile. Noi tutti lo ascoltiamo sempre con la massima attenzione,” ha concluso il difensore senegalese.

Giocatore chiave : Sadio Mané Giocatore chiave : Sadio Mané 

“Ma c’è ancora bisogno di presentazioni?”, ha scherzato Abdou Diallo riferendosi al suo compagno. A trent’anni, Sadio Mané ha un palmares a livello di club davvero invidiabile: nel 2019 ha vinto la UEFA Champions League e nel 2020 il titolo di campione d’Inghilterra con il Liverpool. Trasferitosi in estate al Bayern Monaco, il calciatore nato Bambali è stato accolto con grande calore dai tifosi della squadra bavarese, ben consci delle sue qualità. “Per noi è un giocatore chiave, che fa la differenza e che ci può far vincere qualsiasi partita. Ci attende un mese molto intenso alla Coppa del Mondo, nel quale avremo sicuramente bisogno di giocatori geniali come lui, in grado di decidere le partite. Sadio è esattamente questo,” ha aggiunto Abdou Diallo. Giocatore polivalente, il numero 17 del Bayern può giocare sia da attaccante esterno, sia da centravanti. Nel gioco del Senegal, la sua velocità e le sue percussioni sono fattori fondamentali. “Sadio Mané è molto generoso e fa di tutto per raggiungere i suoi obiettivi,” ha detto Abdou Diallo. E dopo aver vinto la Coppa delle Nazioni Africane a febbraio, il giocatore cresciuto nelle fila dell’AS Génération vuol far sognare i suoi tifosi anche in Qatar.

Da tenere d'occhio: Nampalys Mendy Da tenere d'occhio: Nampalys Mendy 

Rivelazione dell’ultima Coppa delle Nazioni Africane, Nampalys Mendy ha sorpreso persino il suo ct: “È esattamente ciò che ci mancava,” ha detto di lui Aliou Cissé dopo i quarti di finale vinti contro la Guinea Equatoriale. All’interno della rosa del Senegal, Nampalys Mendy offre soluzioni di gioco diverse dai suoi compagni. Il suo ruolo è quello di perno basso di fronte alla difesa, in grado di recuperare palloni ma anche di gestirli con intelligenza per i compagni: è difatti il mediano del Leicester a dettare i tempi di gioco della sua squadra. Il 30enne nativo di Seyne-sur-Mer giocherà in Qatar la sua prima Coppa del Mondo: l’età è quella giusta per non avere alcuna paura e fare bene anche lì.

Il Senegal alla Coppa del Mondo Il Senegal alla Coppa del Mondo

La storia del Senegal alla Coppa del Mondo inizia nel 2002, allo stadio di Seul in Repubblica di Corea. I Leoni della Teranga affrontano la Francia campione in carica. È una gara ovviamente importante, sotto tutti i punti di vista: per la storia che lega i due paesi, ma anche perché dei 23 elementi selezionati per il Mondiale, ben 20 giocano in Francia. In pochi avrebbero scommesso sulla vittoria della squadra guidata da El-Hadji Diouf contro i Bleus, che però s’impongono grazie a un gol di Pape Bouba Diop. Quel momento fa ormai parte della storia del paese africano: “Quando siamo tornati in hotel, abbiamo visto in tv che in tutto il mondo non si parlava che di noi. In Cina, in Asia, in Sudamerica, in ogni casa del Senegal. Avevamo fatto qualcosa di straordinario,” ha dichiarato El-Hadji Diouf a FIFA+. C’era il rischio che la pressione generata dalla prima vittoria in assoluto a un Mondiale fosse impossibile da gestire, e invece il Senegal supera persino la fase a gruppi. Negli ottavi poi, gli uomini di Bruno Metsu eliminano la Svezia di Henrik Larsson e di un giovane Zlatan Ibrahimović. Battuti per 1-0 dalla Turchia ai quarti di finale, i Leoni della Teranga rientrano a Dakar orgogliosi di quanto fatto. La campagna di qualificazione a Germania 2006 risulta molto più complicata di quanto non ci si aspettasse. La strada che porta alla fase finale è sbarrata dal Togo: una sconfitta dolorosa, che induce alcuni degli eroi del 2002, tra cui Aliou Cissé, Khalilou Fadiga e El-Hadji Diouf, a ritirarsi dalla scena internazionale.

Bisogna attendere il 2018 per rivedere nuovamente il Senegal alla fase finale di una Coppa del Mondo. Accade in Russia, dove la generazione di Sadio Mané debutta contro la Polonia. E come per uno scherzo del destino, anche questa volta è il numero 19 Mbaye Niang, come 16 anni prima Pape Bouba Diop, a segnare il primo gol. Il Senegal vince per 2-1 e crede di poter ripetere l’impresa del 2002. Purtroppo però, il 2-2 contro il Giappone e la sconfitta per 1-0 contro la Colombia condannano i Leoni della Teranga a un’eliminazione quanto mai incredibile. Il Senegal ha una classifica identica a quella dei Samurai Blu: 4 punti, 5 gol segnati e 3 subiti. Come da regolamento FIFA, a decidere è la regola del fair play, favorevole ai giapponesi (4 cartellini gialli al posto di 6). Il Senegal è la prima nazionale a essere eliminata alla Coppa del Mondo per il numero di ammonizioni ricevute. Cosa ci si può attendere dal Senegal in Qatar? “Tanta voglia di vincere,” ha risposto convinto Abdou Diallo, il difensore dei Leoni della Teranga.