Sophie di Wessex e il principe Edoardo, il royal wedding che dura da 21 anni

Ventuno anni fa, il matrimonio tra l'ultimogenito della regina Elisabetta e Sophie Rhys-Jones. L'unico che è durato. Ritratto di una coppia low profile, che ha saputo evitare scandali, paragoni ingombranti e che oggi è sempre più sotto i riflettori
Sophie di Wessex e il principe Edoardo il royal wedding dura da 21 anni

La prima cosa che il mondo ricorda di Sophie Rhys-Jones, dal 19 giugno 1999 moglie del principe Edoardo d'Inghilterra, ultimogenito di Elisabetta II, è la somiglianza con Lady Diana. Quando venne annunciato il fidanzamento ufficiale tra i due, il 6 gennaio di quello stesso anno, la cosa non passò inosservata, complice la recente scomparsa della principessa del Galles. Sophie ci giocò  per un po', stesso taglio di capelli stessa vocazione benefica, ma l'originale, inarrivabile, la spinse poi a ritagliarsi una propria identità, scelta vincente su ogni fronte.

Sono trascorsi 21 anni dal giorno delle nozze a Windsor, (gli allibratori, all'epoca, puntarono 5 a 1 sul fatto che l'unione sarebbe durata almeno 20 anni), che gli sposi vollero diverso dal solito, non un royal wedding in pompa magna, tanto da bandire i famosi cappelli che a ogni matrimonio reale fanno discutere e, a volte, anche un po' sorridere, inaugurando la tradizione delle nozze reali vissute non come un evento di Stato, ma più personale. Era, però, anche la prima festa dopo la morte di Diana, e tutto il mondo guardava a quelle nozze, la scelta sottotono, per certi versi, fu anche necessità.

Sulla Rolls Royce Phantom di Sua Maestà, Sophie Hellen, che fino ad allora aveva lavorato in un'agenzia di pubbliche relazioni, figlia di un grossista di pneumatici e di una segretaria, arrivò con soli cinque minuti di ritardo, avvolta in un abito dalle linee essenziali disegnato da Samantha Shaw. Prima sposa moderna di casa Windsor, per lei nessun effetto meringa, e una tiara personalizzata, la Anthemion, realizzata da David Thomas di Asprey, gioielliere reale, e Garrard, utilizzando quattro elementi della Regal Circlet della regina Victoria (un'altra tiara, ndr).

Per lei ed Edoardo, in dono una contea in disuso dal 1066, quella di Wessex, e una vita lontana dai riflettori per lungo tempo, che all'epoca erano tutti per Carlo, libero di frequentare Camilla, e per William ed Harry, che stavano crescendo senza madre. Nel 2001 la coppia perde un figlio, una gravidanza extrauterina, nel 2003 l'arrivo non senza ansie della primogenita Louise, nata prematura, ultima royal baby a indossare l'abito da battesimo originale di casa Windsor, nel 2007 quello del secondogenito James.

Non è stato facile per Sophie adattarsi alla vita da royal, come lei stessa ha raccontato pochi giorni fa. Il primo incontro con Edoardo, nel 1987, quando lui frequentava una sua amica, poi quello fatale, nel 1993, in occasione di un evento benefico. Si sono frequentati per cinque anni prima di ufficializzare la loro unione, fondamentali, a detta di Sophie, per adattarsi alla vita di una Windsor.

E la regina Elisabetta la adora. È notoraimente la sua nuora preferita, non che gliene siano rimaste molte, ma Sarah Ferguson non lo è più ufficialmente, nonostante la vita con Andrea sia andata avanti anche dopo il divorzio, e Camilla, in fondo, non le è mai entrata nel cuore. Sophie, discreta e sempre al suo posto, mai uno scandalo, mai una chiacchiera, è tra le donne più vicine alla sovrana, l'unica, figli e nipoti a parte, che può contattarla in qualsiasi momento, anche senza farsi annunciare. Oggi, lei e il marito sono sempre più spesso sotto ai riflettori. Dopo l'addio alla royal family di Harry e Meghan, i Wessex sono stati chiamati a dare una mano a The Firm. Eventi benefici, incontri di rappresentanza e, quando si potrà, viaggi. È arrivato anche il loro momento. Con discrezione, come è sempre stato nel loro stile.

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