Sliver - Film (1993)
Sliver
Locandina Sliver

Sliver

( Sliver )
Voto del pubblico
Valutazione
2.5 di 5 su 6 voti
Regista: Phillip Noyce
Anno: 1993
Paese: USA
Durata: 108 min
Distribuzione: United International Picture, CIC Video
Sliver è un film di genere giallo, thriller, sentimentale del 1993, diretto da Phillip Noyce, con Sharon Stone e Martin Landau. Durata 108 minuti. Distribuito da United International Picture, CIC Video.
Genere: Giallo, Thriller, Sentimentale
Anno: 1993
Paese: USA
Durata: 108 min
Distribuzione: United International Picture, CIC Video
Sceneggiatura: Joe Eszterhas
Fotografia: Vilmos Zsigmond
Musiche: Howard Shore
Produzione: Paramount Pictures, Robert Evans Company

TRAMA SLIVER

Sliver è un film del 1993 diretto da Phillip Noyce.
Carly Norris (Sharon Stone), redattrice newyorkese, decide di voltare definitivamente pagina dopo la fine del suo matrimonio. Si trasferisce così in uno sliver, il caratteristico e imponente grattacielo di Manhattan, ignorando il fatto che la precedente affittuaria del suo appartamento è morta in circostanze poco chiare. Soddisfatta di quello che le sembra un ottimo affare, la donna continua il suo trasloco facendo la conoscenza degli altri inquilini, ma ben presto arriva una nuova notizia a turbarla: un anziano professore, anch'egli abitante del palazzo, perde la vita battendo la testa sul bordo della vasca da bagno.
Carly non riesce più a ignorare gli strani episodi che avvengono intorno a lei ma, nel frattempo, si lascia andare a una relazione sessuale con l'affascinante Zeke Hawkins (William Baldwin), proprietario dell'edificio. Dopo l'ennesimo incidente mortale, lo scrittore di gialli Jack Landsford (Tom Berenger), che pare intenzionato a investigare sugli strani episodi, accusa proprio Zeke di esserne l'autore. Carly si ritrova così coinvolta in un mistero che si fa sempre più fitto e deve uscirne il prima possibile...

CRITICA DI SLIVER

"D'altra parte il film è costruito a misura di Sharon Stone, Grace Kelly mancata. A parte l'espressione celestiale durante 'l'atto mancato' nella tinozza, la rolling Stone, la rotolante stella del soft, non si risparmia proprio nulla in quanto a efficacia espressiva. E' una donna dolce e vulnerabile per via del recente divorzio. E' una elegante material girl che lavora in una casa editrice. E' una ragazza apprensiva quando apprende che nel suo appartamento si è suicidata la precedente inquilina. E' una femmina disinibita nel caso le necessità lo impongano. (...) In una New York tirata a lucido (stile 'Nove settimane e mezzo') dove si chiacchiera di pesi, palestre, videogame, Pavarotti, coktail, tartufi e trasgressioni, 'Sliver' lascia insoddisfatti un po' tutti e indignati i non meno focosi amanti del thriller." (Fabio Bo, 'Il messaggero', 8 ottobre 1993)"La regia l'ha curata Phillip Noyce, abituato - si ricordi 'Ore 10 calma piatta' - a far scaturire la suspense da ambienti angusti, in cifre intenzionalmente claustrofobiche. Anche qui, nel chiuso di tutti quegli appartamenti, le stesse cifre hanno abbastanza modo di imporsi, ma l'azione le diluisce con dei colpi di scena che non vanno molto a segno, in un confuso alternarsi di situazioni anche secondarie sostenute di rado, tra le pieghe di un racconto senza nerbo, da tensioni davvero coinvolgenti. Anche Sharon Stone, nonostante tutto il film le sia costruito attorno per rinnovare i fasti piccanti di 'Basic Instinct', non riesce quasi mai ad imporsi, ne con gli atteggiamenti sexy, questa volta solo dozzinali, né in virtù di una mimica ridotta qui a pochissime espressioni, tutte di scarsissimo rilievo." ('Il Tempo', 8 agosto 1993)"Il film - non casualmente tratto da un romanzo di Ira Levin, lo stesso di 'Rosemary's baby' - ha un andamento strano: parte bene, si ferma a mezz'aria con troppo romanticismo, riparte e diventa interessante con la nevrosi da video. Ma i tempi sono lunghi, i caratteri incerti e non scatta mai il meccanismo definitivo. La tensione rimane frenata, nonostante il profumo del peccato e l'incastro dei 540 video tapes che giocano tra loro, senza sfiorare il vero problema della vita mediata dal video. I due maschiacci sono Tom Berenger e William Baldwin, nevrotico del pulsante, che ha una parte del corpo molto espressiva e qui notevolmente valorizzata. Non sono gli occhi: aperte le scommesse." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 3 ottobre 1993)

CURIOSITÀ SU SLIVER

Il film è tratto dall'omonimo romanzo di Ira Levin del 1991.

Nel film il grattacielo si trova al numero 113 della 38th East Street, mentre l'edificio utilizzato per le riprese, chiamato Morgan Court, si trova al civico 211 di Madison Avenue.

Il film, che in tutto il mondo ha incassato più di 120 milioni di dollari, è riuscito a conquistare il primo posto al botteghino in negli Stati Uniti.

INTERPRETI E PERSONAGGI DI SLIVER

Attore Ruolo
Sharon Stone
Carly Norris
Martin Landau
Alex Parsons
Tom Berenger
Jack Landsford
William Baldwin
Zeke Hawkins
Colleen Camp
Judy
Nina Foch
Signora Mcevoy
Keene Curtis
Gus Hale
Polly Walker
Vida Jordan
CCH Pounder
Victoria Hendrix
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