Stallone torna sui social dopo le accuse di aver creato un set tossico per Tulsa King 2 - Tag43

Stallone torna sui social dopo le accuse di aver creato un set tossico per Tulsa King 2

Fabrizio Grasso
16/04/2024

Sly ha postato su Instagram una sua foto con il look di Dwight Manfredi, boss della mala che interpreta nella serie Paramount+. Nessun accenno però al caso secondo cui avrebbe denigrato alcune comparse durante le riprese. Intanto un altro attore ha parlato contro il divo: «Sono più incazzato che ferito, non ho mai sperimentato nulla di simile».

Stallone torna sui social dopo le accuse di aver creato un set tossico per Tulsa King 2

Sylvester Stallone è tornato sui social per annunciare lo sviluppo della seconda stagione di Tulsa King, la serie Paramount+ in cui interpreta un boss della mala americana. Sly ha infatti postato su Instagram una sua foto mentre indossa il completo elegante di Dwight Manfredi, suo personaggio e protagonista della narrazione. «Ho suonato la campana per Tulsa King, parte due…», ha scritto il divo di Hollywood. Nessuna menzione ancora sulle accuse di aver denigrato alcune comparse durante le riprese, tanto da creare un ambiente tossico sul set spingendo un’agenzia di casting a lasciare la produzione. L’ultimo post in merito alla serie risaliva all’1 aprile, quando in un video della piattaforma streaming aveva annunciato l’inizio dei lavori: «Non avete idea di cosa accadrà, fidatevi di me».

 

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Stallone e le accuse sul set di Tulsa King: nuovi attacchi da una comparsa

Il 9 aprile, la società di casting Rose Locke con sede ad Atlanta aveva annunciato l’addio allo spettacolo sulla scia delle accuse a Sylvester Stallone che, oltre a interpretare il protagonista, è anche produttore esecutivo. Il divo di Rambo e Rocky avrebbe, assieme a uno dei registi chiamati per dirigere le puntate, preso in giro e offeso alcune comparse con insulti sul loro peso e definendole «brutte palle di lardo». Avrebbe preteso poi la presenza di «belle ragazze che girassero attorno» a lui durante le riprese. Mentre Craig Zisk, coinvolto nella produzione, ha negato a Tmz ogni accusa, Stallone non ha ancora commentato. Intanto una nuova comparsa ha alimentato il caso a Deadline. Thomas Mooneyham, che ha lavorato anche a Civil War al cinema dal 18 aprile, è certo di essere il «ragazzo grasso con il bastone» citato da Stallone pur non avendo sentito personalmente le dichiarazioni.

 

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Ha spiegato di aver letto le accuse sul gruppo Facebook dell’agenzia di casting e di aver subito intuito che Sly ce l’avesse con lui. «Ero seduto a un tavolo», ha raccontato, ricordando le riprese sul set di Tulsa King. «Io utilizzo un bastone per colpa di un dolore osseo alle ginocchia. Stallone era circa tre metri di distanza, mi ha guardato più volte e ha riso assieme al regista dopo avergli detto qualcosa». Spiegando di sentirsi «più incazzato che ferito», Mooneyham si è detto infastidito dal fatto che altri possano aver sentito la star insultarlo alle spalle. «Ero l’unico lì a portare un bastone», ha spiegato, lasciando intuire che le offese non potevano essere indirizzate che a lui. «Lavorare con Stallone era il mio sogno», ha concluso a Deadline. «Io e mio figlio guardiamo insieme la serie, ma non ho mai sperimentato una cosa del genere».

Tulsa King, trama e cast della serie con Sly

La prima stagione della serie, disponibile anche in Italia su Paramount+, segue le vicende del boss Dwight Manfredi, soprannominato Il Generale per il suo potere a New York. Il criminale, interpretato da Sylvester Stallone alle prese con la prima produzione seriale in carriera, all’inizio della storia esce di prigione dopo aver scontato 25 anni. Ha ormai perso il suo posto nella mala e si ritrova ad aprire un negozio a Tulsa, nel cuore dell’Oklahoma. Decide di mettere insieme un nuovo gruppo malavitoso, composto dai personaggi più improbabili, per creare un nuovo e personale impero. Nel cast, oltre a Sly, anche Max Casella, Domenick Lombardozzi e Andrea Savage.