Shazam! Furia degli dei - Recensione

Il potere della famiglia.

Shazam! Furia degli dei - La recensione

LA RECENSIONE IN BREVE

  • Un'avventura per tutta la famiglia, leggera, per chi cerca intrattenimento con un pizzico di classico eroismo.
  • Divertente dall'inizio alla fine, il film sembra quasi voler offrire una parodia del genere dei supereroi, prendendosi ben poco sul serio.
  • La messa in scena e il comparto tecnico sono tutt'altro che eccelsi, ma il tono ironico del film mitiga alcuni scivoloni visivi e narrativi.

Fa sempre strano (chissà per quanto lo sarà!) analizzare le saghe uscite prima e dopo la pandemia. Shazam! è stato lanciato nel 2019, con un sequel già in cantiere previsto entro il biennio successivo (non a caso, infatti, il secondo capitolo è ambientato due anni dopo gli eventi dell'originale) mentre mi ritrovo qui a parlare di Furia degli dei esattamente quattro anni dopo. Che non sono nemmeno tanti considerata la situazione, ma con quello che è successo nel mondo reale sembra trascorsa un'eternità, con il primo film che pare essere addirittura ambientato in un altro mondo. A pensarci bene, mi è sembrato di avvicinarmi a un rilancio di un brand a distanza di vent'anni.

Da quando Hollywood è ripartita, i vertici di Warner Bros. hanno deciso di "disconoscere" lentamente il DC Extended Universe, svelando un malcelato reboot (totale o parziale lo decideranno gli incassi e le reazioni del pubblico) affidato alla guida di James Gunn e Peter Safran, aspetto che ha reso l'attesa e il chiacchiericcio attorno a Shazam! Furia degli dei quasi inesistenti. D'altronde, perché interessarsi di qualcosa che, nel giro di qualche anno, sarà totalmente cancellata per lasciar spazio a un nuovo universo?

I trailer, poi, lasciavano intendere una virata più cupa per il franchise, forse più in linea con Black Adam, personaggio con il quale Shazam avrebbe sicuramente incrociato il cammino prima o poi, se l'universo cinematografico basato sui fumetti DC Comics non fosse stato cancellato e re-immaginato ancora una volta. Nonostante le impressioni iniziali, tuttavia, Shazam! Furia degli dei si rivela una commedia spintissima, quasi una parodia del genere supereroistico, fatta di tante risate con occasionali momenti eroici.

Una famiglia accogliente

Dopo gli eventi del primo film, Billy Batson non è più il solo a diventare un eroe al grido di "Shazam!", ma può contare sul supporto di un'intera famiglia al suo seguito. La Shazam Family protegge incessantemente Philadelphia, ma a ogni intervento i danni causati non sono pochi, cosa che li fa detestare dalla città il più delle volte. Del resto sono tutti giovani o giovanissimi e mantengono la personalità fanciullesca anche una volta trasformati. Billy cerca in tutti i modi di tenere unita la sua nuova famiglia il più possibile, dopo essere stato abbandonato praticamente da sempre, ma questa volontà si scontra con la vita reale e con la necessità di ognuno di trovare i propri spazi.

Tra interventi mal riusciti e tentativi fallimentari di tenere nascosta la loro doppia identità, i membri della Shazam Family si fanno subito voler bene e la pellicola regala diverse risate. In particolare il Grazer di Jack Dylan ruba parecchio spazio al protagonista, arrivando quasi a sostituirlo nel rapporto col suo doppio e nella ricerca del suo ruolo nel mondo. Zachary Levi ci mette tutto il cuore possibile ma risulta a volte accessorio, nonostante sia spesso il motore trainante della narrazione. La nascita di un amore per Grazer, sul quale non mi soffermo per evitare spoiler, porta allo scontro con le figlie di Atlante, le cattive del film capeggiate da una Helen Mirren piuttosto convincente (affiancata da una dispotica Lucy Liu). Cattive, sì, ma spesso ridicole, aspetto che permette al film di David F. Sandberg di mantenere il tono sopra le righe che la pellicola porta avanti, anche se quando serve mettere da parte le risate e lasciare il posto (seppur brevemente) a momenti di estrema serietà, le antagoniste sanno comunque risultare estremamente temibili.

Il cast dei comuni mortali è convincente, anche se il grosso del film è affidato a due di loro.

La sceneggiatura, però, appare piuttosto semplice, con un preteso narrativo che sa di già visto e qualche trovata facilona utile a far avanzare la storia nel verso desiderato, tuttavia le continue gag stemperano i momenti in cui lo spettatore inizia a farsi qualche domanda di troppo, aspetto che aiuta certamente nel giudizio finale.

Fantastica avventura

Un ciclo di film sulle reti private molto famoso accompagnava i pomeriggi negli anni '90 di quei ragazzini oggi trentenni, proponendo film di genere fantastico con protagonisti bambini o adolescenti spesso impegnati a convincere (ovviamente senza successo) gli adulti di qualche pericolo, affrontare creature magiche o ancora ottenere qualche tipo di potere. Così come il primo film, anche Furia degli dei prosegue su questo percorso e per tutta la sua durata si porta dietro la sensazione di trovarsi di fronte a una di quelle vecchie pellicole concepite per un pubblico di giovanissimi.

Non aiutano, in tal senso, una messa in scena poco convincente e un comparto tecnico in più di un'occasione lontano dalla sufficienza, soprattutto quando si tratta di rendere a schermo creature mitologiche o anche solo la super velocità o il volo, due dei poteri più usati dalla Shazam Family. Anche in questo caso, nella maggior parte dei casi ci pensa il tono del film a stemperare la situazione a far chiudere più di un occhio, complici i colori sgargianti che, nell'universo cinematografico DC, scarseggiano praticamente da sempre (e che in questo caso, al contrario, la fanno da padrone). Non è un caso, insomma, che i due Shazam! abbiano sempre fatto storia a sé in un mondo tetro legato all'immaginario di Zack Snyder, aspetto peraltro confermato dallo stesso Gunn nell'annuncio del nuovo DCU.

Cosa resta di Furia degli dei? Non ci sono difetti giganteschi, forse le debolezze escono proprio quando il film tenta di legarsi al resto del morente DC Extended Universe, tra citazioni un po' forzate e un cameo (già spoilerato dall'ultimo trailer, ma preferisco sorvolare) veramente gratuito che, tra l'altro, ha anche il ruolo di deus ex machina per ribaltare una situazione apparentemente impossibile. Le battute legate al mondo dei supereroi funzionano e contribuiscono a dare l'idea di un film che cerca di non prendersi troppo sul serio, aspetto che rende più godibili certi passaggi.

La stessa mitologia di Shazam, degli dei e dei loro poteri è piuttosto raffazzonata, ma è palesemente un pretesto per raccontare quello che è il cuore del film, ovvero la consapevolezza che la famiglia resta tale anche quando i suoi membri si separano per prendere le differenti strade che la vita mette loro davanti. A queste riflessioni sono destinati i pochi momenti davvero seri del film, che tutto sommato risultano piuttosto ben confezionati, forse perché quando ridi tanto con i protagonisti di un racconto subisci di più i loro momenti drammatici.

Risate, colori, divertimento e una buona dose di azione sempre comprensibile: David F. Sandberg torna dietro la macchina da presa dopo il primo capitolo senza tuttavia proporre guizzi registici particolari, ma con una narrazione per immagini solida, al netto del già citato comparto tecnico deboluccio, che dà vita a un film molto leggero, con una vena eroica estremamente tradizionale. Un film, insomma, che è pronto ad accogliervi in sala a braccia aperte, purché non vi aspettiate nulla di più di un grande fumetto colorato con il quale farvi grasse risate. Per gli affezionati del DC Extended Universe, inoltre, è presente un assaggio di ciò che, molto probabilmente, resterà un percorso incompiuto considerato il grande reset universale che Warner Bros. e DC hanno ormai in serbo per i prossimi anni.

Shazam! Furia degli dei è disponibile da oggi al cinema.

Verdetto

Shazam! Furia degli dei è un'opera per ragazzi che riporta alla mente tutti quei film capaci di riempire il sabato pomeriggio di moltissimi trentenni di oggi. Un racconto sulla famiglia studiato per la famiglia, condito da un sacco di risate messe al punto giusto e guidato da un cast in grande forma, con Zachary Levi e soci sempre sul pezzo sia nelle controparte umana che in quella supereroistica. Il sequel di Shazam! punta su un tono che sa spesso e volentieri di parodia, aspetto che permette di chiudere un occhio su alcune leggerezze in termini di sceneggiatura e su un comparto tecnico piuttosto grezzo quando si tratta di mettere in scena creature e poteri. Andate in sala se cercate divertimento a cuor leggero.

In questo articolo

Shazam! Furia degli dei - La recensione

7.2
Discreto
Shazam si espande e mette su famiglia in un film molto divertente, con un tono leggero e parodistico che mitiga alcuni problemi di sceneggiatura e messa in scena.
Shazam! Furia degli dei
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