Shakespeare a colazione: il cult della black comedy amato da David Fincher

Shakespeare a colazione: il cult della black comedy amato da David Fincher

Il film di Bruce Robinson ha fatto scuola per la black comedy moderna, diventando cult e restando per sempre nel cuore di tutti, anche di David Fincher.

Shakespeare a colazione: il cult della black comedy amato da David Fincher
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Vi siete mai trovati dentro la proverbiale strana coppia? Quella simpatica sensazione per cui se non avete un amico matto, fuori dagli schemi e vagamente psicopatico allora forse quell'amico siete proprio voi? Il cinema ha raccontato l'amicizia "tossica" in commedia innumerevoli volte, c'è però un film squisitamente british che ha fatto scuola, ormai perso fra le pieghe delle pellicole: Shakespeare a colazione di Bruce Robinson, del 1987.
Ma perché questo gioiellino dark e sopra le righe ha significato tantissimo per la black comedy? Beh, registi come Shane Black, Alexander Payne e David Gordon Green hanno arraffato a piene mani dal film, ricordandolo come una delle ispirazioni più importanti per la loro poetica cinematografica.
E se questo non dovesse bastarvi, oltre al fatto che è stato prodotto da George Harrison e Ringo Starr, anche David Fincher è un fan sfegatato di Shakespeare a colazione, tanto da volerlo infilare a forza in Alien 3. Pronti a fare questo strano viaggio assieme?

Withnail e io

Il titolo originale, Withnail and I, fa subito capire che avremo a che fare con questo Withnail, un Richard E. Grant allucinato, adorabile e perennemente ubriaco o strafatto di qualche sostanza. Il film è ambientato nel 1969, e il caro Withnail vive a Camden Town con Marwood (l'io del titolo), quello "razionale" dei due, che però non riesce mai ad arginare il delirio monsonico del suo coinquilino. Entrambi, neanche a dirlo, sognano di fare gli attori, ma vivono alla giornata con due sterline e tanta droga.
Noi veniamo quindi catapultati ai confini della pulizia, come solo un appartamento di due artisti squattrinati può essere, mentre i continui battibecchi fra Withnail e Marwood tengono viva la nostra attenzione. Il bello? Withnail non ha freni inibitori, srotola sentenze allucinate pronte a restare impresse, tornado di comicità nera dove nulla viene risparmiato. A partire da sé stesso.

Cult della commedia nera

Sempre in maniera scanzonata, Shakespeare a colazione ci bombarda di black comedy, mettendo tanti piccoli germogli per una sorta di buddy-movie che prende il tè alle cinque. Magari mescolato con qualche sostanza allucinogena.
Da qui nasce The Nice Guys di Shane Black (ma se vogliamo gran parte del suo cinema di strane coppie), così come Strafumati di David Gordon Green e soprattutto un altro grandissimo autore di dramedy: Alexander Payne.
Shakespeare a colazione ha direttamente ispirato un altro cult come Sideways, che divora il rapporto tra Withnail e Marwood riportandolo nei due protagonisti interpretati da Thomas Haden Church e Paul Giamatti.
Ma ci vuole poco a collegarlo anche a Paura e delirio a Las Vegas, che fra droga e alcol sembra un nipote stroboscopico di Shakespeare a colazione, o ad alcune dinamiche allucinate fra Will e Spike in Notting Hill.

Pensate a un qualsiasi film da strana coppia e sicuramente il regista si è dovuto confrontare con la pellicola di Bruce Robinson. Perché l'autore inglese non si è fermato alla comicità. Ha davvero posto le basi per quel tipo di commedia drammatica ormai diventata mainstream nel cinema (soprattutto americano). Lo struggente finale di Shakespeare a colazione, pur rimanendo nei canoni che il film aveva fissato, ci agguanta con un risvolto ulteriore, ghiacciato sul volto di Richard E. Grant, che appeso come uno spaventapasseri a quella ringhiera recita proprio Shakespeare, inzuppandoci il cuore.

Il gioco alcolico di Shakespeare a colazione

Il dibattito su cosa trasforma un film in un cult è ormai senza quartiere, ma Shakespeare a colazione ha pure un gioco alcolico collegato, il che non fa che corroborare l'aura "mistica" che permea la pellicola.
Dato che il caro Withnail si scola una certa quantità di alcol durante il film il gioco consiste nello "stargli dietro", bevendo a tempo quello che ingurgita lui. Una comoda lista nel caso dovesse servire: circa nove bicchieri e mezzo di vino, mezza pinta imperiale di sidro (280ml, così sarete precisi), due shot e mezzo di gin, sei bicchieri di sherry, mezza pinta di birra e tredici dram di whisky. Ora, il dram è un'unità di misura ballerina, nel senso che, secondo un detto scozzese, "è una qualsiasi misura concordata tra l'oste che serve e l'avventore che paga". Quindi sta a voi, e a chi scegliete come oste.

A onor della cronaca Withnail beve anche uno shot di liquido per accendini, quindi magari è consigliato sostituirlo con qualcosa di meno letale: del rum ad alta gradazione alcolica o dell'aceto, solo per i più coraggiosi.
Dopotutto, Bruce Robinson ha davvero messo aceto nella lattina, per avere da Richard E. Grant una reazione molto più genuina.
Contando che durante le prove avevano usato dell'acqua, e Grant non sapeva della sostituzione, l'ha ottenuta senza alcun problema.
Ma ciò che rende Shakespeare a colazione ancora più cult è che Richard E. Grant è totalmente astemio. Bruce Robinson gli ha suggerito come fosse impossibile recitare la parte di un ubriacone senza aver mai provato i postumi di una sbornia, quindi il povero Grant ha riempito un bicchiere di vodka, con un goccio di Pepsi in cima per gradire, e poi ha tracannato il tutto.
Ovviamente non ricorda l'esperienza come una delle migliori nella sua vita. Soprattutto perché pare vomitasse spesso sul set.

David Fincher, reunion ed eterno cult

Non bastava ispirare per decenni un genere cinematografico, perché David Fincher in Alien 3 ha tentato la reunion di Shakespeare a colazione. Il piano era avere gli attori principali nel suo film, ma soltanto Paul McGann (Marwood) e Ralph Brown (lo spacciatore Danny) sono poi apparsi nel terzo capitolo della saga sugli xenomorfi.
Fincher, da grandissimo fan, ha provato in ogni modo a inserire anche Richard E. Grant per il ruolo di Clemens, ma la produzione scelse poi Charles Dance, ritenendolo più adatto. Sembra che il futuro Tywin Lannister abbia interpretato il personaggio nello spirito di Withnail, ma potrebbe anche essere una leggenda metropolitana.

Resta il fatto che ogni elemento di Shakespeare a colazione lo ha elevato a cult, portando anche un autore come Fincher, lontano dalla black comedy, a volerlo omaggiare nella sua prima, sofferta, pellicola.
Perché il film di Bruce Robinson è come uno scrigno pieno di merletti strappati dimenticato in soffitta, nascosto da una cassa di birra, ma capace di rimanere impresso per sempre una volta che ci si innamora delle disavventure di una delle strane coppie più follemente adorabili della storia del cinema.

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