Senza destino, film diretto da Lajos Koltai, racconta la storia di Köves (Marcell Nagy), un ragazzo ebreo che vive a Budapest con tutta la sua famiglia nel pieno della seconda guerra mondiale. La sua vita cambia radicalmente quando suo padre viene obbligato a trasferirsi nei campi di lavoro ed è costretto a consegnarsi nelle mani dei militari nazisti a Mauthausen, dove purtroppo morirà. Qualche tempo dopo anche Köves viene deportato: tutto accade a bordo di un autobus dal quale viene fatto scendere con la forza per essere trasportato prima ad Auschwitz e poi, dopo essere sopravvissuto a una selezione insieme a dei compagni, arriva a Buchenwald e successivamente a Zeitz.
Qui deve vedersela con i metodi barbari della milizia nazista: lavori forzati con turni interminabili, pochissimo cibo per tutti e condizioni igieniche pessime all’interno dei lager. Questa situazione lo devasta giorno dopo giorno e quello che fino a poco tempo prima era solo una adolescente, ora sembra solo l’ombra di se stesso. La sua salute si aggrava sempre di più fino a farlo svenire durante un turno di lavoro: i medici decidono allora di operarlo e trasferirlo di nuovo a Buchenwald per via di una grave infezione alla gamba. Quello che Köves teme, essendo diventato debole e agli occhi dei nazisti inutile, è di essere ucciso da un momento all’altro…
Il soggetto della pellicola è tratto dal libro intitolato Essere senza destino (1975), scritto da Imre Kertész (Premio Nobel per la Letteratura nel 2002) che ne ha curato anche la sceneggiatura.
Durante le riprese il film è stato messo in pausa così a lungo che il protagonista Marcell Nagy è cresciuto di ben quattro centimetri. Forget-Me Not Street (nome di una via che compare nella pellicola) è davvero una strada presente a Budapest a circa due isolati dalla stazione est (Keleti Pályaudvar).
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