Sei minuti a mezzanotte (2020): Recensione, trama e cast film

Sei minuti a mezzanotte (2020): Un dramma bellico senza guizzi

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Sei minuti a mezzanotte

Titolo originale: Six Minutes to Midnight

Anno: 2020

Paese: Regno Unito

Genere: Drammatico / Thriller / Storico

Produzione: West Madison Entertainment

Distribuzione: Koch Media

Durata: 1 hr 39 min (99 min)

Regia: Andy Goddard

Sceneggiatura: Andy Goddard, Celyn Jones, Eddie Izzard

Fotografia: Chris Seager

Montaggio: Mike Jones

Musiche: Marc Streitenfeld

Attori: Eddie Izzard, Judi Dench, Carla Juri, James D’Arcy, Jim Broadbent

Trailer Italiano di Sei minuti a mezzanotte

Trama di Sei minuti a mezzanotte

Mancano poche settimane all’invasione tedesca della Polonia e allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, e nella campagna dell’Inghilterra meridionale sorge l’istituto femminile di Miss Rochol (Judi Dench), frequentato da rampolle di gerarchi nazisti in ascesa. Thomas Miller (Eddie Izzard, anche sceneggiatore) è il nuovo insegnante d’inglese scelto dalla Rochol come precettore delle ragazze, in realtà una spia al soldo del governo britannico per cercare d’intralciare il crescente potere di Adolf Hitler.

Ben presto, la missione di Miller diventa un serrato e silenzioso duello con la signorina Ilse Keller (Carla Juri), insegnante e a sua volta agente governativo tedesco con il compito di smascherarlo.

Recensione di Sei minuti a mezzanotte

Apprezzato per il suo lavoro di regista televisivo per apprezzati serial come Downton Abbey e Jessica Jones, Andy Goddard è la mente dietro la realizzazione estetica di Sei minuti a mezzanotte, un thriller di spionaggio a tema bellico, ispirato a fatti realmente accaduti e adattato per il grande schermo dallo stesso regista assieme al protagonista Eddie Izzard e a Celyn Jones.

Produzione tutta all’inglese, il film è stato rilasciato on-demand su CHILI, TimVision e Infinity, e vanta un cast artistico di primo ordine: il compositore fidato di Ridley Scott Marc Streitenfeld e due giganti come Judi Dench e Jim Broadbent in ruoli rilevanti. Racconto di spionaggio e doppi giochi vecchio stile, Sei minuti a mezzanotte ha nell’attinenza ai fatti storici e nella recitazione dei due interpreti citati i suoi massimi pregi, che potranno accontentare chi non richiede poi troppo a questa tipologia di pellicole. Il resto delle sue componenti ristagna in una piattezza qualitativa che non fa uscire il film dall’anonimato.

Judi Dench in Sei minuti a mezzanotte

Adottando lo stesso stampo estetico patinato delle sue regie televisive, Andy Goddard si dimostra lontano dall’essere il regista adatto a un progetto come Sei minuti a mezzanotte. La sua mano non influisce mai sulla narrazione, la sua regia non ha guizzi e appiattisce inesorabilmente la potenziale raffinatezza visiva di alcuni momenti topici, che con ben altre luci e con un sistema d’inquadrature meno banale ne avrebbero di sicuro giovato. Ma con i “se” non si fa il cinema, e il risultato con il trascorrere dei minuti non fa che accrescere la sensazione di star perdendo tempo con un prodotto al livello delle più sciatte produzioni originali Netflix.

Neppure l’intrigante soggetto di partenza viene sviluppato nel migliore dei modi. La narrazione palleggia tra il racconto alla Attimo fuggente e la piega del thriller spionistico senza che gli sceneggiatori si preoccupino di curare un minimo i raccordi tra un cambio di tono e l’altro, e poco meglio viene fatto con la caratterizzazione dei personaggi, appena abbozzati e quindi troppo distanti per suscitare empatia nel pubblico o far percepire il reale peso che la Storia ha sulle vicende. A parte Judi Dench e Jim Broadbent, non ci sono acuti di rilievo dal punto di vista attoriale, che tocca invece livelli assolutamente medi e poco avvincenti. Come il film stesso, troppo artefatto e freddo per essere credibile.

Eddie Izzard e Carla Juri in Sei minuti a mezzanotte

In conclusione

Note positive

  • L’attinenza storica.
  • Le interpretazioni di Judi Dench e Jim Broadbent.

Note negative

  • Messa in scena sciatta, da prodotto televisivo di scarsa qualità.
  • La recitazione mediocre.
  • La pigrizia della scrittura.
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