Oskar Schindler e la storia della Schindler’s list | Studenti.it

Oskar Schindler e la storia della Schindler’s list

Oskar Schindler, la storia dell'imprenditore tedesco che riuscì a salvare dall'olocausto tra i 1000 ed i 1300 ebrei grazie alla Schindler’s list
Oskar Schindler e la storia della Schindler’s list
ansa

1Oskar Schindler: chi era

Oskar Schindler (28 aprile 1908 - 9 ottobre 1974), 4 luglio 1957
Fonte: ansa

Chi salva una vita salva il mondo intero”.   

Oskar Schindler è stato un imprenditore tedesco che durante la seconda guerra mondiale, con l'aiuto della moglie e dei dipendenti, ha salvato circa 1.100 ebrei dai campi di sterminio, impiegandoli come operai nelle sue fabbriche di attrezzature per l'esercito tedesco.   

Figlio di un fabbricante di attrezzature agricole, Oskar Schindler nasce in Moravia il 28 aprile del 1908 nella cittadina di Svitavy (il nome tedesco è Zwittau). La città è in quel momento nell'impero austro-ungarico ed è da secoli una cittadina con popolazione di lingua tedesca e una minoranza di lingua ceca; nell'ottobre del 1938 Svitavy è annessa ai Sudetenland e occupata dall'esercito tedesco.  

Oskar Schindler è un ragazzo vivace e intraprendente, che della sua infanzia ricorda soprattutto i boschi, i motori smontati e riassemblati davanti a casa (con il benestare del padre) e le infinite funzioni religiose, alle quali assiste assieme alla sorella Elfriede per fare contenta la madre

Studente del Realgymnasium dove riceve un’istruzione tecnica, nel 1924 Schindler lascia la scuola e si mette a vendere attrezzature per conto della ditta di famiglia, dedicandosi solo al lavoro e alle gare in motocicletta.

2Il lavoro di Oskar Schindler

Emilie Schindler, nata Pelzl, moglie di Oskar Schindler. Argentina, 1990 circa
Fonte: getty-images

Nel 1928 ad appena vent’anni compie una scelta inaspettata: si sposa dopo un corteggiamento brevissimo con Emilie, una ragazza conosciuta a un ricevimento neanche due mesi prima. Le malelingue parlano di una possibile gravidanza o degli affari in calo della famiglia Schindler, che un’eventuale dote potrebbe risolvere, ma a lato pratico l’unione è disapprovata da tutte e due le famiglie; il padre della sposa versa solo in parte (e dopo un po’ di tempo) la dote da mezzo milione di Reichsmark.

Oskar cerca la propria strada anche lavorativamente e si mette a fare i lavori più disparati, fra i quali gestire una scuola guida; in seguito si arruola brevemente nell'esercito ceco, vive per un breve periodo a Berlino e torna in Cecoslovacchia per aprire un allevamento di polli.

Nel 1935 l’azienda di famiglia fallisce, il padre va a vivere in un appartamento e taglia i rapporti con moglie e figli. Oskar ne risente solo per quello che riguarda i sentimenti della madre, per il resto ama stare in compagnia, ama il vino e le donne; per gestire più facilmente i propri affari, si iscrive alla SdP, il partito nazista dei Sudeti.

3Oskar Schindler agente segreto

Diventa direttore commerciale della Elettrotecnica Morava a Brno e frequenta feste e ricevimenti intrecciando relazioni commerciali e amorose; a una di queste feste nel 1936, viene avvicinato da una agente dell’Abwehr e si fa convincere a diventare un agente: inizia a raccogliere informazioni di controspionaggio (dell'esercito ceco). Una scelta rischiosa ma in linea con i tempi:

  • può raccogliere informazioni preziose per i propri affari;
  • costruisce rapporti utili in vista di un probabile conflitto;
  • viene esonerato dal servizio militare.

Le sue attività non passano inosservate e nel 1938 è arrestato dalle autorità cecoslovacche con l'accusa di spionaggio e condannato a morte; provvidenza vuole che negli stessi giorni ci sia l'annessione dei Sudeti alla Germania, così Schindler viene graziato, liberato e addirittura promosso di livello all'interno dell'Abwehr

Curiosità: Durante la Seconda guerra mondiale un team composto da 345 uomini e donne tra cui storici dell’arte, curatori di musei, artisti e architetti, fu coinvolto in operazioni di salvaguardia e recupero di beni artistici trafugati dai nazisti. I Monuments men, così venivano chiamati, si attivarono in una vera e propria caccia al tesoro per recuperare le opere trafugate, evitare che venissero distrutte, evitare ulteriori saccheggiamenti.

4La Deutsche Emailwaren-Fabrik – DEF

La fabbrica di Oskar Schindler a Cracovia
Fonte: getty-images

Dopo l'invasione nazista della Polonia, Schindler si trasferisce a Cracovia per cercare investimenti e, grazie ai suoi modi e alla sua bravura nel reperire prodotti al mercato nero, riesce ad eccellere nelle relazioni con i gerarchi locali. Costruisce una solida rete di contatti grazie anche a generose tangenti e si trasferisce in un appartamento nella zona più elegante, dove convive con Ingrid una donna tedesca, e contemporaneamente intreccia una relazione duratura con Victoria, la segretaria polacca. 

Si interessa a una fabbrica in fallimento precedentemente di proprietà di ebrei, la Rekord che produce oggetti smaltati: 

  • concorda con il tribunale il prezzo per rilevare l’attività,
  • assume i 45 dipendenti rimasti,
  • firma contratti con l’esercito tedesco per le prime forniture,
  • assume anche il direttore amministrativo, Abraham Bankier, che lo aiuta a cercare investitori ebrei per fare ripartire la produzione.

Gli ebrei di Cracovia hanno sempre meno diritti e libertà, finanziando l’attività di Schindler riescono a impiegare del denaro che potrebbe essere sequestrato in qualsiasi momento e, in cambio, ottengono una quota di prodotti, stoviglie, facilmente commerciabile. Stabilisce la propria produzione nel distretto industriale di Zabłocie, fuori da Cracovia e ribattezza la fabbrica come Deutsche Emaillewaren-Fabrik Oskar Schindler.  

5Oskar Schindler e la produzione di armi

Ghetto di Cracovia, 1939
Fonte: getty-images

Dal piccolo gruppo iniziale di operai, dopo tre mesi la produzione è aumentata di molto e Schindler assume diverse centinaia, per lo più ebrei.  

Nell’inverno del 1940 l’Ispettorato Armamenti gli chiede di dedicare un reparto alla produzione di bombe anticarro, proposta subito accolta, aumentando ulteriormente le assunzioni.  

In questo periodo si inaspriscono le condizioni degli ebrei polacchi. Dopo un decennio di soluzioni politiche sfavorevoli, impostate a fare di loro un capro espiatorio per la recessione economica, nel marzo del 1941 viene emanato un editto per la creazione di un ghetto e un altro per cancellare il diritto al salario degli ebrei, che hanno diritto solo alle razioni alimentari, ridotte. Nel 1942 la metà degli operai della DEF sono ebrei.  

6Il campo di Płaszów

Dalla fine del 1941 al 1944 Schindler fu arrestato tre volte, con l’accusa di corruzione e di fornire aiuto ad ebrei; le denunce partono ovviamente da polacchi o tedeschi alle sue dipendenze, ma viene sempre rilasciato per assenza di prove.

Nell'autunno del ‘42, dopo rastrellamenti e violenze quotidiane nel ghetto, a Cracovia viene aperto un campo di lavoro vicino alla fabbrica, il campo di Płaszów, sotto il comando di Amon Göth.

Schindler mantiene ottimi rapporti con questo ufficiale, facendo arrivare costantemente prodotti di lusso alla sua villa: i suoi sforzi sono premiati con la concessione di baracche separate per i propri lavoratori, lontano dalle violenze e dal sadismo di Göth, in ragione della necessità di tutelare questi operai specializzati nella produzione di armi.

7La Schindler’s list

Lista di Schindler esposta nello Yad Vashem a Gerusalemme
Fonte: ansa

Nell'agosto del 1944 con l’invasione russa, i nazisti applicano senza pietà la pulizia etnica di Cracovia; la fabbrica di Schindler viene dismessa ma lui riesce ad ottenere il trasferimento della fabbrica di armamenti, con i macchinari ma soprattutto con i suoi operai, a Brněnec (Brunnlitz) nei territori sudeti.

Con l'aiuto dei suoi collaboratori più stretti, compila in breve tempo una lista di lavoratori essenziali per i suoi affari, una lista di persone che ancora una volta vengono sottratte ai campi di sterminio. Recuperato anche un gruppo di persone erroneamente inviato ai campi di concentramento, 700 uomini e 300 donne giungono alla nuova sede della fabbrica, dove vengono impiegati insieme ad altri 100 ebrei abbandonati a Brněnec nei vagoni che li trasportano da un campo di concentramento a un altro. 

Della precedente produzione rimane attivo, almeno sulla carta, solo il reparto armamenti: in realtà i 1098 ebrei producono solo munizioni, e per di più difettose, fino alla fine della guerra.

Nel corso della guerra, Schindler fece redigere a macchina varie liste con nomi di ebrei che egli tentò di salvare dall'Olocausto, riuscendovi in buona parte, sempre con la scusa di assumerli come manodopera per la sua fabbrica. Nelle liste erano inseriti i nomi, il genere, data di nascita, religione, nazionalità e ruolo all’interno della fabbrica. Tra le liste più importanti, c'è ne una che conta 1117 nomi e che fu conservata da uno dei sopravvissuti. Cronologicamente l'ultima lista risale al 18 aprile 1945 e contiene 801 nomi. Questa fu ritrovata per caso nel 1999, in una valigia che lo stesso imprenditore dimenticò nella casa di una coppia di amici a Stoccarda, per passare poi nelle mani dei collezionisti californiani Gary Zimet ed Eric Garin. Di questa, nel 2009 fu esposta anche la copia-carbone presso la biblioteca di Sydney, in Australia. Con la fama che ottenne la sua storia negli anni più recenti, la battitura originale fu messa in vendita all'asta su eBay nel luglio 2013 partendo da una base di ben tre milioni di dollari.

8Gli ultimi anni di Oskar Schindler tra povertà e pochi affari

Nel 1945 la popolazione tedesca viene espulsa dai territori sudeti per effetto dei decreti Beneš; per Schindler il pericolo è ancora più grande: è ricercato dalle autorità cecoslovacche per le attività di spionaggio e da quelle degli alleati perché membro del partito nazista.

Schindler e sua moglie scappano, fino a stabilirsi nel 1949 in Argentina senza molte risorse economiche o amici cui appoggiarsi.

Tenta senza successo di avviare delle attività, ma di fatto si mantiene grazie alla donazioni da parte degli Schindlerjuden, che lo sostengono e ne raccontano le azioni, facendogli arrivare un prezioso riconoscimento: nel 1962 lo Yad Vashem lo nomina Giusto tra le Nazioni

Oskar Schindler muore il 9 ottobre del 1974 a Hildesheim, in Germania Ovest. 

9Oskar Schindler, un Noè moderno

Poldek Pfefferberg, un sopravvissuto alla Shoah
Fonte: getty-images

Nel 1980 uno dei sopravvissuti, Poldek Pfefferberg, stabilito da anni negli USA dove ha aperto un negozio di pelletteria, incontra uno scrittore australiano, Thomas Keneally, che chiede informazioni su una valigetta esposta in vetrina; la simpatia e la fiducia fra i due è immediata e Pfefferberg gli mostra tutto il materiale raccolto sul moderno Noè, come viene chiamato Oskar Schindler nella sua famiglia, e gli chiede di valutare se sia possibile farne una storia

Keneally rimane colpito dalla persona e da quello che è riuscito a compiere: intraprende una serie di viaggi nei quali visita con Pfefferberg i luoghi della storia in Polonia, parla con i sopravvissuti e alla fine ne fa un romanzo: The Schindler’s Ark, vincitore nel 1982 del Booker Prize.

Pfefferberg entusiasta del successo ottenuto dal libro, incontra in sinagoga la madre del regista Steven Spielberg e sfrutta la conoscenza per avere il numero di telefono del suo ufficio. Lo chiama una volta alla settimana per dieci anni, prima di convincerlo a girare il film nel 1992. Schindler’s list, un film girato in bianco e nero, in appena due mesi con la videocamera a spalla e nessun effetto speciale, nel 1993 vince 7 premi Oscar e fa conoscere a tutto il mondo la sua storia. La storia di un affarista spregiudicato e donnaiolo, ambiguo al punto giusto per sembrare il perfetto uomo d’affari nazista, ma in realtà talmente rispettoso della vita da mettere in gioco la propria per anni per salvare quelle degli altri.

10Oskar Schindler: le date importanti della sua vita

  • Nasce il 28 aprile del 1908 a Svitavy in Moravia.
  • Ad appena vent’anni si sposa con una coetanea.
  • Da sempre in affari, è direttore commerciale a Brno nel 1936.
  • Nello stesso anno diventa agente segreto per l’Abwehr, al quale passa informazioni sul governo cecoslovacco.
  • Nel 1938 è arrestato per tradimento e condannato a morte; con l’annessione dei sudeti viene graziato.
  • Nel 1939 Hitler invade la Polonia, Schindler si trasferisce a Cracovia per fare affari.
  • Rileva una ditta di stoviglie in fallimento e nel 1940 fonda la propria conosciuta come Emalia.
  • Tra il 1940 e il 1941 assume centinaia di lavoratori ebrei per convenienza economica.
  • Nel 1942, dopo che tutti gli ebrei sono stati chiusi prima nel ghetto di Cracovia e poi nel campo di lavoro di Płaszów, ottiene delle baracche separate per i propri lavoratori e li protegge dai trasferimenti attestando la loro specializzazione.
  • Nel 1944 fa stilare una lista con centinaia di nomi di ebrei, che vengono con lui nella nuova fabbrica trasferita nella zona dei sudeti.
  • Dopo il 1945 è in fuga per qualche anno, ricercato sia come traditore del governo cecoslovacco sia come nazista.
  • Nel 1962 è insignito del riconoscimento di Giusto tra le nazioni.
  • Muore il 9 ottobre del 1974 a Hildesheim, in Germania Ovest.

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