Basilica di San Michele Maggiore - Pavia (Italia)

 

La basilica attuale � tipica del cosiddetto stile romanico lombardo del sec. XII; � �orientata�; a croce latina, col transetto assai sporgente sul perimetro rettangolare di essa, a tre facciate �a capanna�, ossia a due spioventi. La principale, scandita verticalmente da quattro semipilastri pi� in funzione decorativa che di contrafforti, che la dividono in tre zone, ciascuna col suo portale, offre, lungo le sue due pendenze e prima tra tutte le chiese romaniche, un coronamento a eleganti gallerie praticabili. Le tre fronti sono di arenaria, superiormente di mattoni. Nell'interno i massicci pilastri e le arcate e gli elementi decorativi sono pure di molle arenaria e di calcare. Questa pietra calcare arenaria tenera e gialliccia proviene dal vicino Oltrep�, e probabilmente dalle cave di Santa Giuletta. Ne resero ancor peggiori le condizioni il �cancro della pietra� e la �gelivit�, ossia i danni del gelo, intenso sempre e lungo d'inverno a Pavia, danni aggravatisi in questi ultimi decenni per il sopraggiungere dello � smog� ossia �inquinamento� dell'aria, e dell'uso, dicono, dell'acido solforico, sostituito, in qualche fabbrica, a quello del solfuro di carbonio.

La grande facciata a capanna, culminante in un'agilissima galleria lungo i due spioventi, e praticabile, offre alla vista incantata dei visitatori tre grandi portali a profonda strombatura, corrispondenti, nell'interno, alle tre navate, e divise tra loro dagli agili contrafforti che la scandiscono in tre zone verticali. Superiormente, nella zona mediana tre bifore, ciascuna a doppia ghiera, e colonnine con capitelli a stampella, ornati, formano come un loggiato per occasioni solenni. Pi� sopra, tre monofore centinate profonde, rifatte come in origine l� dove era stato praticato un finestrone enorme circolare; e, a corona, un'apertura cruciforme fiancheggiata da due oculi, come nella fronte di San Pietro in Ciel d'Oro. Tutte queste aperture risolvono il problema della luce nell'interno della navata maggiore; problema ancor pi� abbondantemente risolto, originariamente, con otto finestrelle praticate al sommo delle pareti laterali di essa - e ancora visibili, da qualche punto, dall'esterno - le quali dalle nuove volte del 1489, che furono impostate ad un livello inferiore, rimasero, cos�, escluse e private di quella loro funzione interiore preziosa, e ridotte ad illuminare solamente il sottotetto.

Sopra i due portali minori - quello di sinistra meno largo che quello di destra - due bifore illuminano nell'interno, solamente la prima campata dei due interni matronei, dei quali si dir� tra poco. Poich� la basilica �, come tutte le altre pavesi, �orientata�, ossia con l'abside verso oriente - donde venne la luce di Cristo - cos� la facciata principale rivolta verso occidente, si accende, tutta, nei pomeriggi, del sole che tramonta e che un d� rendeva splendenti le �scodelle� di lucida ceramica a colori, infisse qua e l�, delle quali alcuni frammenti si conservano nel Museo Civico.

 

 

 

 

 

LA FACCIATA MAGGIORE

© Copyright 2014 Basilica di San Michele Maggiore, piazza San Michele - 27100 Pavia (Italia)
Parrocchia: piazzetta Azzani, 2 - 27100 Pavia - Tel/Fax. 0382.477691