Rai 1 chiude lo show di Chiara Francini: “Ho rischiato, forse ho esagerato” - La Stampa

Forte e Chiara. Ma non per Rai Uno. A sorpresa, Viale Mazzini ha deciso di sospendere il one woman show di Chiara Francini: ieri, con un comunicato stampa, la Direzione del Prime Time Rai ha ringraziato Chiara Francini che «ha confermato di essere una grande artista, accettando la sfida di portare questa sua idea nella prima serata di Rai 1». Tuttavia – si legge ancora – la terza e ultima puntata di Forte e Chiara non andrà in onda il prossimo mercoledì sera perché «pur veicolando valori importanti e originali, il progetto non ha prodotto i risultati auspicati». Tradotto dal Raiese all’italiano: gli ascolti finora registrati sarebbero stati troppo bassi. La prima puntata ha esordito con 2,1 milioni e il 13,9% di share, la seconda è calata a 1,7 milioni e l’11%.

«Signore, signori e tutto quello che sta nel mezzo, non ci siamo andati piano. Scusateci se siamo stati troppo forti, come un gintonic senza tonic», è stato il commento di Chiara Francini sui social. «Con Forte e Chiara abbiamo provato a mettere assieme in uno stesso show Cardinali e inviati di guerra, cliché sulle donne e pornostar, balletti con le piume e storie di bambini in un campo di concentramento, canzoni dei cartoni animati e Drag queen. Forse ho esagerato. Ma il rischio comprende una dose di coraggio. Chiudiamo qui, con una schitarrata ben impiumata». L’attrice non si lascia andare a invettive o critiche, ma prosegue sfoderando la sua ironica eleganza: «Prendiamola come una dieta: invece di una taglia in meno, una puntata in meno. Ma anche se più sottili, la gioia, la passione, la voglia di raccontare continueranno a imboccarci con grandi cucchiaiate! Ringrazio tutti quelli che hanno amato e non amato il mio show, i primi li aspetto a teatro, gli altri…pure! Buongustai! ».

Nessuna polemica, dunque. Ma di certo non è il massimo per TeleMeloni. A lasciare perplessi è prima di tutto il tempismo della scelta Rai. Al di là di qualsiasi discorso qualitativo o di merito, stiamo parlando di uno show di sole tre puntate, di cui due erano già andate in onda. All’appello ne mancava una sola. La toppa che è stata rimediata all’ultimo momento (la chiusura last minute) rischia di fare più notizia dei bassi ascolti, soprattutto in questo periodo storico della Rai, già ampiamente in crisi per l’addio di Amadeus. Tra l’altro in passato ci sono state produzioni ben più lunghe e meno riuscite di Forte e Chiara, collocate in fasce pubblicitariamente strategiche, che non sono state certo chiuse anzitempo (ogni riferimento a Pino Insegno è puramente casuale). Perché farlo ora, in questo difficilissimo frangente per la Rai, per giunta con un prodotto che è stato fin dall’inizio definito sperimentale? Se si investe su un’idea nuova, giudicata innovativa, bisogna poi crederci fino in fondo. E forse il vero problema sta proprio qui, a monte: ci sono fasce deputate alla sperimentazione e queste non sono il prime time. Se si sceglie di innovare alle 21 di sera, in diretta e con un one woman show, bisogna essere consapevoli del triplo salto mortale. L’Italia non è infatti un Paese da one woman show. Prima di Francini ha floppato gente del calibro di Loretta Goggi, Virginia Raffaele o Michelle Hunziker. L’anno scorso Benedetta primavera ha esordito con 2,9 milioni e il 18,6% per poi calare a 2,6 milioni e il 16% di share; a gennaio Colpo di luna ha debuttato con 2,7 milioni di spettatori (17,4%) per poi chiudere a 2,3 milioni e il 14,1%, mentre appena un mese fa, su Canale 5, la terza stagione di Michelle Impossible & Friends ha registrato il suo peggior esordio di sempre, fermandosi al 15,8% di share. Per trovare un successo bisogna andare indietro al 2017 quando Fiorella Mannoia sfiorò i 4 milioni di spettatori con Un, due, tre… Fiorella! Praticamente un’eccezione. Questi ascolti poco esaltanti sono la cartina tornasole di un linguaggio autoriale al femminile ancora da rodare, o di uno sguardo dello spettatore acerbo verso certi temi. O entrambe le cose.

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