Robert Pattinson: film, Batman, Twilight e fidanzata | iO Donna
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Robert Pattinson, l’evoluzione da vampiro ad eroe mascherato cambiando ruolo (e fidanzata)

Un talento precoce, Robert Pattinson, oggi 36 anni. Quando ne aveva solo 15, ha esordito come attore di teatro al Barnes Theatre Company di Londra, recitando in diverse rappresentazioni del Macbeth di William Shakespeare e di altri spettacoli, come Anything Goes e Our Town.

Nel 2004 approda in tv nel fantasy La saga dei Nibelunghi, dove interpretò il Principe Giselher, per poi essere notato dalla regista Mira Nair che lo sceglie per il ruolo di Rawdy Crawley nel film La fiera delle vanità (anche se le scene in cui appare verranno poi eliminate nel montaggio finale).

Ma le scene tagliate, in qualche modo, gli portano fortuna: dopo quel ruolo, nel 2005 ottiene la possibilità di vestire i panni di Cedric Diggory nel quarto capitolo della saga, Harry Potter e il calice di fuoco, replicando poi l’esperienza con Harry Potter e l’Ordine della Fenice nel 2007.

La sua vita, e nemmeno ancora lo sa, sta per cambiare per sempre. Nel luglio di quello stesso anno viene scelto come protagonista di Twilight, una delle saghe di vampiri e adolescenti più di successo di sempre. Viene scelto tra oltre cinquemila attori, che concorrevano per il ruolo del misterioso Edward Cullen.

Robert Pattinson a Cannes nel 2017. (Photo by George Pimentel/WireImage)

Robert Pattinson in Twilight

Il film non gli porta, però, solo grande successo per la sua carriera, ma anche per l’amore: sul set conosce infatti Kristen Stewart, la coprotagonista, che diventerà la sua fidanzata per quattro anni, fino a un tradimento di lei smascherato su tutti i media.

Una curiosità sul provino: la Stewart ha spiegato che Catherine Hardwicke, regista di di Twilight, era decisa nell’affidarle il ruolo femminile, dato che era «perfetta per interpretare Bella Swan». Le serviva, però, un co-protagonista maschile con cui creare la giusta chimica, la stessa da far arrivare anche al pubblico più giovane, da sempre considerato uno dei più ardui da conquistare.

Così organizzò un meeting privato a casa sua, dove alcuni attori dovevano leggere una parte del copione e poi baciare Kristen. Pare che Pattinson fosse molto svogliato. Come racconta la Stewart, ebbe «un approccio molto intellettuale come se pensasse “Non me ne frega un c*** di questo, ma dobbiamo farlo funzionare”. Per me era la stessa cosa».

Il bacio di scena, però, fu pazzesco e la regista scelse subito Pattinson come protagonista. «Abbiamo reso quel momento sicuramente migliore. È la chimica che chiunque interpreti quei ruoli ha bisogno di sentire».

«Twilight? Sono orgoglioso di averne fatto parte», ha ribadito l’attore. «Non sono più costretto ad inseguire un lavoro come mi capitava soprattutto prima di Harry Potter e il calice di fuoco. La popolarità che ne è derivata mi dà tuttora la tranquillità, anche economica, di scegliere solo progetti in cui credo. E Life ne è la prova».

Il film Life (2015)

Già, Life, il film in cui Robert Pattinson interpreta il fotografo Dennis Stock ai tempi (1955) della sua turbolenta amicizia con James Dean, che gli permise di ritrarlo in esclusiva sia a New York che nella sua casa natale in Indiana, nella piccolissima cittadina di Marion.

Robert Pattinson e Dane DeHaan alla premiere di ‘Life’ nel 2015. (EPA/BRITTA PEDERSEN)

Nei panni di James Dean – in molti avrebbero voluto lo stesso Robert Pattinson – c’era invece Dane DeHaan, uno dei nomi emergenti di Hollywood, mentre unico personaggio femminile è Pier Angeli, attrice italiana degli anni ’50 interpretata da Alessandra Mastronardi.

Girando quel film, «ho capito sulla mia pelle quanto possa essere difficile avere a che fare con una star», ha spiegato l’attore. «Quando sei sul red carpet in realtà i fotografi neanche li vedi, ti muovi facendo alcune mosse, spesso studiate, ma in cambio non hai visi, solo flash».

Da parte sua, «Dean però fu abile a tenere abbastanza nascosta la sua vita privata. Era un’altra epoca. Ma non per questo c’era meno voglia di sapere dettagli intimi del suo quotidiano rispetto a quanto succeda oggi».

Robert Pattinson versione cowboy… confuso

Successivamente, tre anni dopo, prende parte a Damsel, una commedia western in cui interpreta un ingenuo cowboy tanto accecato dall’amore da non capire che la fidanzata scomparsa non è stata rapita, ma è fuggita con un altro uomo.

Robert Pattinson e Mia Wasikowska, sua partner nel film Damsel. (PHILIPP GUELLAND)

«Un ruolo insolito per me, ma anche l’unico con cui forse posso riuscire a strappare qualche sorriso», ha raccontato. Non mi ritengo un attore comico, ho bisogno di una situazione per fare ridere e il copione di Damsel è così ben scritto che mi divertiva già leggerlo» ci dice.

Robert Pattinson nei panni di Batman

Con i suoi 33 anni, Robert è stato il secondo attore più giovane a interpretare Bruce Wayne nel film The Batman e vestire i panni del cavaliere oscuro, battuto in età solo da Christian Bale, che aveva 31 anni in Batman Begins nel 2005.

La pellicola, diretta da Matt Reeves e uscita nel 2022, ha avuto un enorme successo: solo nei primi otto giorni aveva già superato il totale di Dune diventando il maggior incasso della Warner Bros da quando le sale hanno riaperto post pandemia.

Pattinson ha dato al personaggio una connotazione personale: «Batman non è un eroe, è un personaggio molto complicato», ha spiegato al New York Times, «non penso che avrei mai potuto interpretare un vero eroe, c’è qualcosa di lievemente sbagliato in me. Penso che sia a causa del fatto che uno dei miei occhi sia più piccolo dell’altro».

Robert Pattinson e Zoë Kravitz alla premiere di “The Batman” nel 2022 a New York. (Photo by Dimitrios Kambouris/Getty Images)

I dubbi relativi alla scelta del cast si sono estinti «dato che la performance di Robert Pattinson è genericamente considerata come la migliore di tutti i tempi nei panni di Batman», ha sottolineato la società di analisi sociale RelishMix. «Mentre una buona fetta di pubblico ha adorato l’utilizzo della musica dei Nirvana, che è stata l’ispirazione per Matt Reeves durante la scrittura del film».

La storia con Kristen Stewart

Come abbiamo già raccontato, uno dei suoi più noti grandi amori è stato quello con Kristen Stewart. Il sentimento tra i due attori sbocciò nel 2009 proprio sul set, com’è accaduto a diverse coppie del mondo di Hollywood, tra cui Brad Pitt e Angelina Jolie e Ryan Reynolds e Blake Lively (ma si potrebbero citare infiniti esempi).

Innamorati contrastati per fiction da una natura diversa – Edward, il personaggio di Pattinson, era un vampiro, mentre Bella, ovvero la Stewart, era umana – i due a breve finirono per innamorarsi sul serio. Mandando in visibilio i loro fan, i quali non chiedevano altro che vederli uniti anche fuori dal set.

Robert Pattinson e Kristen Stewart nel 2011 ai tempi del loro amore. (EPA/ANDY RAIN)

Dopo tre anni d’amore, però, è venuta a galla un’infedeltà di Kristen Stewart: si scoprì che aveva tradito il compagno con il regista Rupert Sanders, che a sua volta era stato infedele alla moglie Liberty Ross. Il doppio intreccio di tradimenti ha l’epilogo che conosciamo: tutte le coppie – ufficiali e non – si sono sfasciate e ognuno ha preso la sua strada, tenendosi ben lontano dagli altri protagonisti della vicenda. 

I rapporti, oggi, sono distesi

Ma, ora che questa sua “distrazione” giovanile è finita in prescrizione, la Stewart si sente libera di parlare di quel suo “primo amore”. Ricordando se stessa e Pattinson in quei tempi, ha dichiarato con tenerezza al The New Yorker che «eravamo giovani e stupidi».

Oggi, tra i due i rapporti sembrano distesi, tanto che lei, riguardo l’interpretazione dell’ex in The Batman, ha detto che «Rob è pazzesco e sono orgogliosa di come stia andando la sua carriera e felicissima che sia stato scelto come Batman».

FKA Twigs, secondo grande amore di Robert Pattinson

Chiusa la storia con la Stewart, Robert Pattinson è stato tre anni (2014-2017) con la cantante FKA Twigs. Secondo quanto rivelato da un insider al Sun, l’attore avrebbe deciso di lasciare la cantante, con la quale stava dal settembre 2014, anche se la loro unione era stata ufficializzata sette mesi dopo, con tanto di anello e promessa di matrimonio.

Con FKA Twigs. (kika)

«Sono stati inseparabili per due anni», ha spiegato la fonte, «ma negli ultimi mesi hanno iniziato ad allontanarsi e a passare sempre meno tempo insieme».

Pattinson si sarebbe stancato della relazione rompendo il fidanzamento. «È una situazione difficile ma era oramai evidente che non erano più una coppia felice», ha aggiunto l’amico.

Robert Pattinson e Suki Waterhouse

Da quattro anni, Pattinson è felice accanto a Suki Waterhouse, giovane attrice britannica vista nel film The Bad Batch e Persuasion. Suki è anche un’affermata modella: ha sfilato per marchi importanti dell’alta moda tra cui Burberry, Alexander Wang, Miu Miu e Balenciaga.
La coppia non ama la mondanità e difficilmente i due hanno rilasciato interviste parlando l’uno dell’altra. Un insider ha però riferito a Hollywoodlife che «Rob ha mantenuto la sua relazione con Suki privata perché entrambi sanno com’è avere relazioni pubbliche con celebrità famose davanti al mondo. Quello che hanno è speciale e il loro legame è indissolubile. Entrambi vogliono le stesse cose nella vita: sposarsi e avere una famiglia insieme».

La quarantena insieme

La grande prova, per loro, è stata trascorrere la quarantena da Covid insieme, nel maggio 2020. Robert Pattinson, in quel periodo, aveva festeggiato il 34esimo compleanno in isolamento. Ma non deve essergli dispiaciuto troppo: ossessionato dalla privacy e schivo com’è, sicuramente non si sarebbe dedicato a una festa hollywoodiana.

Con lui, a scontare quel periodo di solitudine, c’era la fidanzata Suki Waterhouse, che ai tempi frequentava da un paio d’anni. Le riprese di Batman erano state momentaneamente interrotte a causa della pandemia globale, motivo del forte ritardo dell’uscita del film.

La vita che Pattinson faceva era tranquilla («Ho perso completamente il senso del tempo», aveva raccontato a GQ versione britannica), e dedita alla pigrizia assoluta. «Non sto facendo praticamente niente», aveva ammesso. La sua personal trainer gli aveva procurato alcuni pesi, che però, come aveva confessato, non aveva nessuna intenzione di utilizzare.

«Penso che se ti alleni continuamente, tu fai parte del problema», ha dichiarato in un’intervista, «imposti un precedente. Nessuno lo faceva negli anni ’70. Perfino James Dean: non era esattamente allenato».

Aveva anche una dieta da seguire, ma anche su questo aspetto non sembrava molto ligio al dovere: ha raccontato di aver mangiato quello che gli capitava, per lo più cibo in scatola e piatti di sua invenzione, come tonno e tabasco, e – non avendo previsto di doversi fermare a Londra per così tanto tempo – aveva solo tre magliette nell’armadio, che alternava ogni giorno.

Se Suki ha sopportato l’attore in quelle condizioni “estreme”, forse la vera super eroina – anche senza mantello – era lei!

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