#TellMeRock, 25 Aprile 1967: i cinquantasette anni di Light My Fire e l’insoddisfazione di Jim Morrison

EDITORIALE – A Robby Krieger, chitarrista dei Doors, non era mai passato per l’anticamera del cervello di scrivere canzoni, ma nel dicembre 1965, quando la band era ancora “il gruppo di Jim Morrison“, ognuno assecondava gli input degli altri.

Così quando il tastierista Ray Manzarek invitò tutti a scrivere almeno una canzone, anche lui si mise alla prova.

Il primo risultato, Light My Fire, fu straordinario. Il secondo, Love Me Two Times, eccellente. Le completò lo stesso giorno, in un’ora, in un irripetibile sblocco creativo.

Musicalmente Light My Fire risente di due ispirazioni: la prima è Blueberry Hill, di Fats Domino, mentre l’organo e l’assolo di chitarra pagano qualche debito alla cover in stile jazz di John Coltrane di My Favourite Thing di Julie Andrews.

Il testo è interamente farina del sacco di Krieger, a parte un verso di Morrison, e non è necessario essere profondi conoscitori dell’opera del leader dei Doors per capire di quale si tratti: è l’ultimo verso della seconda strofa, quello che dice “il nostro amore può diventare una pira funeraria”.

Canzone molto lunga, sette minuti, ma dal testo brevissimo, composto di soli undici versi. Nel suo diario Morrison ha stupito tutti dicendo che Light My Fire, prima hit dei Doors pubblicato come singolo il 25 aprile del 1967, e rampa di lancio dell’opera prima uscita cinquantacinque anni fa, “non gli piaceva per niente e che detestava il pubblico quando la richiedeva a gran voce nei concerti” .